Il porto dei sogni incrociati, di Björn Larsson, Iperborea 2001, traduzione di Katia De Marco, pagg. 320

C’erano giorni, sull’Atlantico, senza una nuvola all’orizzonte, in cui il mare e il cielo erano dello stesso azzurro profondo. In quei giorni un sole tagliente illuminava masse d’acqua in tumulto, le creste candide delle onde si strappavano in brandelli di schiuma, la nave rollava su quelle enormi montagne d’acqua e un vento implacabile sollevava un pulviscolo di spruzzi che accendeva fugaci arcobaleni attorno alla prua. Era quel genere di giorni per cui certe persone sarebbero pronte, sia pure in senso figurato, a dare la vita. Ma che la maggioranza darebbe qualsiasi cosa per evitare, non fosse altro che per paura della morte. O della vita.

 

Oggi il mio flash autore vi propone uno dei libri di  Björn Larsson in cui protagonista è il mare; il mare come luogo da attraversare per raggiungere un porto, anche il più sperduto, ma nel quale incrociare destini i più diversi tra loro. 

«Un venditore ambulante di sogni», così si definisce Marcel, il capitano di lungo corso che, manovrando la sua nave tra le tempeste con la stessa eleganza con cui fa rotta tra gli incontri della vita, passa nel suo perenne errare di porto in porto perturbando cuori e destini. Quattro sono i porti in cui Marcel fa scalo, e quattro i personaggi che vengono calamitati dal fascino della sua insostenibile leggerezza: la giovane Rosa Moreno, che vegeta in un caffè sulle coste della Galizia, madame Le Grand, che raccoglie in un archivio le vite dei marinai sbarcati nel suo porto bretone, Peter Sympson, gioielliere irlandese che usa le pietre preziose come parametro della realtà, e Jacob Nielsen, ex ingegnere informatico che cerca di lasciare una traccia di sé su tutti i computer del mondo. Quattro esistenze ancorate alla solitudine, che hanno in comune l’insofferenza per la propria condizione e l’intensità dei loro sogni, e a cui l’incontro con Marcel dà la spinta per «alzare le vele e prendere i venti del destino». È nei porti, non più sugli oceani solcati dai pirati, che si svolge questo nuovo romanzo di Larsson, ambientato in un tempo che è il nostro, ma costruito con i ritmi da ballata delle ballate dei marinai. I porti come luoghi del possibile, al confine tra la terra e la sterminata libertà del mare, dove il capitano, come lo scrittore, passa accendendo i sogni e la fantasia, spingendo a salpare per la fluida intensità della vita.