Remo Rapino – abruzzese, già docente di filosofia – con “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” (edito da Minimum fax) ha vinto la 58esima edizione del Premio Campiello. Lo scrittore ha avuto 92 voti sui 264 arrivati dalla Giuria Popolare di Trecento Lettori Anonimi.

La proclamazione è avvenuta in piazza San Marco a Venezia.
Al secondo posto si è classificato con 58 voti Sandro Frizziero con “Sommersione” (Fazi Editore), al terzo con 44 voti Ade Zeno con “L’incanto del pesce luna” (Bollati Boringhieri), al quarto con 39 voti Francesco Guccini con “Trallumescuro. Ballata per un paese al tramonto” (Scrittori Giunti) e al quinto con 31 voti Patrizia Cavalli con “Con passi giapponesi” (Einaudi).
“E’ stata un bella cosa guaglio’ poter incontrare tutte queste belle persone. Un’esperienza bellissima, un vero e proprio regalo che ho ricevuto. Un viaggio come nella poesia di Kavafis. Sono felice di essere felice” ha detto Rapino commentando a caldo la vittoria.
Non l’ho ancora letto! Ma lo farò. Buona domenica
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Buona domenica 😊
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🌺🌺
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Buoni propositi per l’autunno: leggere almeno i primi 5 classificati.
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Ottimi propositi!!
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Bello, io l’ho letto e mi è piaciuto molto. La storia di Liborio, un “cocciamatte”, le sue avventure che percorrono quasi un secolo, la sua lingua da semianalfabeta magnificamente simulata dall’autore!
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Bello che abbia vinto un libro non scontato.
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