Da pochi giorni è in libreria il nuovo romanzo dello scrittore franco-libanese Amin Maalouf – vincitore del Premio Terzani 2020 con il suo Il naufragio delle civiltà -; I nostri fratelli inattesi, è come una profezia. “L’Occidente ha perduto la strada, occorre una vera riflessione sul nostro vivere in comunità”. E la letteratura ci aiuterà a immaginare un mondo migliore?

Uno dei ruoli della letteratura è essere lucidi sui problemi del mondo, e l’altro compito è immaginare un mondo diverso. E in questo mio ultimo libro ho cercato di farlo. L’ho scritto prima della pandemia – ha raccontato Maalouf – ma indirettamente, a un certo punto c’è qualcosa che la evoca.

I nostri fratelli inattesi, di Amin Maalouf, La nave di Teseo 2021, traduzione di Anna Maria Lorusso, pagg. 264

Tra distopia e racconto filosofico, Amin Maalouf immagina, in un mondo prossimo all’autodistruzione, un salvataggio grazie alla fratellanza di pochi.

Non sono al servizio di nessuna nazione o potenza, e hanno un solo obiettivo: scongiurare un cataclisma planetario. Saranno ansiosi di tornare al loro ruolo di spettatori non appena il pericolo sarà passato.

Sinossi:

In una minuscola isola dell’Atlantico del nord, Antiochia, risiedono solo due persone, il fumettista canadese Alec Zander e la scrittrice Ève Saint-Gilles, autrice di un unico capolavoro. I due vivono le rispettive solitudini nei quarantasei ettari dell’isola, separati dal resto dell’arcipelago da uno stretto braccio di mare che, con la bassa marea, si può attraversare a piedi.

Ma la loro vita tranquilla e abitudinaria viene sconvolta da un blackout totale, tutti i mezzi di comunicazione sono fuori uso, e ciò li costringe a uscire dal loro geloso isolamento. Cosa sarà accaduto? Il mondo è stato vittima di una tragedia? Le minacce di un conflitto nucleare e di azioni terroristiche erano nell’aria già da tempo e la situazione internazionale così complessa e pericolosa da giustificare il timore di una catastrofe.

Alec riuscirà pian piano a risolvere il mistero. La crisi nucleare è stata evitata dalla comparsa di una misteriosa comunità, il “popolo di Empedocle”, in possesso di incredibili conoscenze e capacità che, per secoli, hanno custodito segrete vivendo tra gli esseri umani. L’incontro con questi fratelli inattesi sconvolge l’umanità e il corso della storia. Amin Maalouf affronta temi centrali del dibattito contemporaneo.