Sull’amore e altre cose, di Mostafa Mastur, Brioschi editore 2020, traduzione dal persiano di Faezeh Mardani, pp. 153
Tornare ad Ahvaz o rimanere a Tehran? Dopo la laurea il giovane Hany – una specie di Holden iraniano -non ha un dubbio. Tanti soldi, ottimo cibo e belle ragazze, queste sono le sue priorità, e tanto gli basta per far pendere l’ago della bilancia verso la realtà cosmopolita della capitale. Qui però la vita non è facile, per potersi mantenere deve accontentarsi di quel poco che guadagna dando lezioni di fisica, e una volta lasciato il dormitorio dell’università l’unica possibilità che gli resta è dividere una cantina con due ragazzi, Karim Giogiò e Morad Sormè. Il primo coinvolto in affari di ogni tipo, leciti e non leciti, il secondo sempre immerso in bizzarre riflessioni esistenziali. Ma Hany non rimpiange mai la sua scelta, soprattutto dopo aver incontrato la bella Parastù. Il suo è un amore fulmineo e bruciante, come bruciante è il rifiuto di lei: “L’amore è essenzialmente fragile e passeggero, e una vita costruita sull’amore non può che essere una vita fragile.” Così, davanti al rischio di perdere la donna che ama, Hany impazzisce, l’ossessione lo travolge. Parastù deve essere sua… a tutti i costi.
Anche in questo romanzo, troviamo temi trasversali: l’Iran che diventa Repubblica Islamica, la modifica della Carta costituzionale, l’islamizzazione coatta di una società laica e intraprendente, la guerra in Iraq e il rapporto tormentato con l’Occidente, i passi indietro della condizione femminile.
Karim Giogiò e Morad Sormè in pratica sono le due “anime” materiali e esistenziali, in senso filosofico, di Hany o di un giovane iraniano sotteraneo e sommerso? E semmai lui è dubbioso che le ragazze e le donne con cui si accoppia mettano il velo in testa. E ogni notte sogna di tagliare a tutte le donne iraniane i lunghi capelli neri perchè così crede di salvarle. Il problema dei religiosi e degli uomini iraniani e anche di molte donne iraniane in realtà sia vedere quei capelli così scandalosi o invece le teste, il cervello, la mente, il pensiero, il desiderio, la vita visibile e interiore. E alla luce del sole, anche di sera e di notte.
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