«Eccomi qua, infilato in un bagaglio a mano, trasportato per l’aeroporto JFK. La proprietaria è Lena Knecht. Mi porta a casa. Di nuovo a Berlino, la città dove sono stato scritto. Dove quasi cento anni fa sono stato stampato per la prima volta da una piccola casa editrice. La città da cui il mio autore scappò il giorno in cui Hitler salí al potere. Il mio valore di seconda mano è modesto. Sono stato tradotto in tante lingue. Un paio di volte sono stato trasformato in un film. Ma eccomi qua in persona, leggermente sciupato e sbiadito. Leggibile, come sempre».
Tra le pagine, di Hugo Hamilton, Einaudi 2022, traduzione di Marco Rossari, pp.280
Il protagonista di questo romanzo è una prima edizione de La ribellione di Joseph Roth, una novella che narra la storia del suonatore di organetto Andreas Pum. Quando nel 1933 la vecchia copia del libro viene tempestivamente salvata dai roghi nazisti a Berlino, la sua vita comincia a intrecciarsi con le esistenze di tante persone: da quella del suo stesso autore, scrittore ebreo-austriaco in fuga, a quella di David Glückstein, professore ebreo di Letteratura tedesca alla Humboldt. Fino alle avventure di una ragazza che trova sul retro del libro una piccola mappa disegnata che la condurrà a Berlino, dove tutto è iniziato. Elegante e caleidoscopico, Tra le pagine è un libro che accende tutto il nostro amore, millenario, per la lettura e la letteratura.

Hugo Hamilton è nato a Dublino nel 1953 da padre irlandese e madre tedesca. La madre, tedesca, trasferitasi in Irlanda in seguito al matrimonio, e il padre, figura austera e autoritaria, fervente militante nazionalista segnarono indelebilmente il carattere e il modo di sentire del giovane Hugo. L’intransigenza nazionalistica del padre che non permetteva ai figli di esprimersi in inglese, ma solo in gaelico o in tedesco, fu avvertita da Hamilton come una vera e propria sfida. Ammetterà più tardi che per trasgredire agli ordini paterni si accostava alle pareti e di nascosto riproduceva i dialoghi in inglese che aveva ascoltato fuori casa.
Il problema di questa “schizofrenia” idiomatica e la difficile costruzione soggettiva del mondo che ne deriva, viene riproposta nel romanzo autobiografico Il cane che abbaiava alle onde. Protagonisti, appunto il padre tanto rigido da sembrare tedesco; la madre, tedesca, così comprensiva e tenera da apparire irlandese; il fratello maggiore e la sorellina, con i quali l’autore divide il continuo, spesso divertente, spaesamento provocato dall’uso di lingue, culture e logiche diverse. La Dublino in cui vivono, infatti, ha ancora tratti espressi con il linguaggio del conquistatore, l’inglese. Ma il nazionalismo paterno obbliga i figli a mantenere le relazioni sociali solo in gaelico, secondo il puro verbo dei padri. Eppure a casa regna la lingua materna, il tedesco, la lingua dei nazisti, e per questo motivo i giovani Hamilton saranno perseguitati dalle bande dei loro compagni irlandesi.
Prima di intraprendere la carriera di scrittore ha lavorato come giornalista e imprenditore musicale. E’ autore di otto romanzi di cui due noir e due memoir: tra questi Il cane che abbaiava alle onde sugli anni della sua infanzia multietnica è stato insignito del Prix Femina Étranger nel 2004. Ha scritto anche un’opera teatrale originale. Membro del collettivo di artisti irlandesi Aosdána, è stato insignito dell’Ordine al merito della Repubblica federale di Germania per il suo contributo unico alla letteratura e alla comprensione interculturale.
In traduzione trovate le opere:
- L’ultimo sparo (The Last Shot), traduzione di Isabella Zani, Roma, Fazi, 2006 (1991)
- Lo scoppiato (Headbanger), traduzione di Giovanna Iorio, Napoli, Cronopio, 2000 (1996)
- La maschera (Disguise), traduzione di Isabella Zani, Roma, Fazi, 2009 (2008)
- Il cane che abbaiava alle onde (The Speckled People), traduzione di Isabella Zani, Roma, Fazi, 2004 (2003)
- Il marinaio nell’armadio([The Sailor in the Wardrobe), traduzione di Isabella Zani, Roma, Fazi, 2007 (2006)

Pina, stavo leggendo la tua recensione di Hugo Amilton, interessanti anche gli altri suoi libri, e in alto a destra è comparsa la pallina rossa … clicco e trovo te: Marò! 😊
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