Avete presente i quadri di Escher, che rappresentano scale labirintiche e incongruenti che si intrecciano in una continua esplorazione dello spazio? Una delle sue principali fonti di ispirazione furono le incisioni di Giovanni Battista Piranesi; le opere di Escher, invece, sono state di ispirazione per tantissimi artisti e non solo.

Infatti la Dujiangyan Zhongshuge, la nuova libreria realizzata dagli architetti dello studio X+Living di Shanghai, già artefice di bookshop altrettanto spettacolari, sembra proprio uscita da un’opera dell’artista olandese.
Si trova in Cina, a Dujiangyan, nel Sichuan, ed è una vera e propria foresta di neon e specchi. I soppalchi, le scale a chiocciola, le piccole terrazze, i grandi archi che collegano le diverse aree della libreria regalano ai visitatori un’esperienza rilassante e straniante allo stesso tempo, ma senza dubbio irripetibile.

Lo studio che ha realizzato l’edificio ha preso ispirazione dal paesaggio della zona: il sistema di irrigazione del Dujiangyan, costruito attorno al 250 a.C. e oggi nell’elenco dei patrimoni dell’UNESCO, devia parte dell’acqua del fiume Min in un acquedotto che si dirige verso Chengdu, modificando il territorio a seconda delle necessità.
I corridoi e i passaggi tra una stanza e l’altra sembrano riprodurre questo sistema antichissimo di canali. La struttura delle colonne piene di libri riprende le foreste in bambù, così come il pavimento nero specchiato ricorda il letto del fiume Min e le panche in legno nei corridoi e nelle sale richiamano le tipiche imbarcazioni che navigano lungo il corso d’acqua.
L’ambiente nel suo complesso è amplificato dai soffitti a specchio – caratteristica tipica delle librerie progettate da X+Living –, che allargano visivamente lo spazio, rendendo gli interni alti e aperti. C’è poi un’area dedicata ai più piccoli, decorata con illustrazioni di panda che creano un ambiente giocoso e una bar per chi ama sfogliare un libro con una tazza di caffè in mano.

Foto credits: Corriere della Sera
Un’altra libreria della catena, si trova a Yangzhou, ed è caratterizzata da un tunnel “infinito” che sembra trasportare direttamente nello spazio, grazie anche all’utilizzo intelligente delle superfici riflettenti (foto sotto).

Che meraviglia!!! Adoro Escher, e mi piacerebbe molto vedere una sua retrospettiva! Buona giornata. 🙂
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C’era stata a Palazzo Reale, a Milano, qualche anno fa, molto interessante.
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Non lo metto in dubbio.
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Anche molto inquietante, porta leggermente fuori dalla realtà. 🙂
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Vero?
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Sì, e mi piacerebbe farci un giro.
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Il nastro di Möbius.
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E’ meravigliosa, ci si potrebbe perdere e perdersi dentro una libreria e il sogno di ogni forte lettore 😍
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Perdersi tra i libri…. Si, un sogno!!
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Ma vero eh! 😃
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stupenda!
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Labirintica….
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