Qualche giorno, esattamente il giorno di san Valentino, avevo postato l’opera di Banksy e dei versi di Emily Dickinson, per unirmi al messaggio del più noto street artist a richiamare l’attenzione sull’amore nocivo, sull’amore violento.

Come uscito su La Stampa: “non è durato neppure 24 ore il meraviglioso murale di denuncia contro la violenza sulle donne realizzato da Banksy sui muri di un edificio abbandonato a Margate nel Kent. Qualche solerte residente della cittadina, invocando surreali ragioni di sicurezza ha chiamato gli operai del Comune per far portare via il vecchio congelatore che era parte integrante dell’opera. Si è compiuto così proprio nel giorno di San Valentino un triplo sfregio: all’arte, all’amore e alle donne.”

Il pezzo, intitolato Valentine’s Day mascara, consisteva in un murale sul lato di una casa a Margate, nel Kent, raffigurante una donna che chiudeva un uomo in un vero congelatore accanto alla proprietà. Sono visibili solo le sue scarpe e lei, che indossa un grembiule e guanti per lavare i piatti, sembra sorridere ma ha un occhio nero e un dente mancante.

L’opera d’arte sembrava incorporare spazzatura a terra vicino al congelatore, tra cui una sedia da giardino rotta e una bottiglia di birra.

Resta da capire se verrà cancellata con un’incauta mano di bianco anche il resto dell’opera visto che senza quel frigorifero appare monca. Si tratta comunque dell’ennesimo sfregio subito da un’opera del famoso artista dal volto ignoto.

Che dire?