Romanzi.it ha lanciato una nuova Box collezionabile, questa volta dedicata a Edizioni Clichy, dal titolo “Into the wild”. All’interno della Box troviamo tre romanzi bellissimi, che presentano tre storie di forti emozioni ambientate dove la natura selvaggia può farsi ostile.
Tre romanzi capaci di unire il ritmo serrato del thriller alla ricchezza di una scrittura raffinata, tra perdite e miracolosi ritrovamenti, paura, smarrimento, solitudine, rabbia ma anche speranza e dolcezza. Tre titoli imperdibili per lasciarsi trasportare dalla grande letteratura in un gelido vortice di emozioni.

Come sempre Romanzi.it seleziona, insieme ad un pool di librerie indipendenti, il meglio dell’editoria indipendente e la promuove mettendo sul mercato un’offerta davvero unica, che coniuga qualità letteraria, visione, innovazione e bellezza. Le box sono belle esteticamente, propongono libri scelti accuratamente dall’incontro tra editori, librai e portale.

A me è arrivata il giorno del mio compleanno e vi assicuro che non potevo ricevere regalo più bello! Se avete amici booklovers, questo è un regalo perfetto.

La Box 17 ha – come sempre per tutte le Box di Romanzi.it – una grafica stupenda ed evocativa, che ci trasporta immediatamente nel freddo nord; ecco quindi che diventa essa stessa un oggetto di grande bellezza e raffinatezza dai molteplici utilizzi, e che può essere messa in bella mostra ovunque. Al suo interno troviamo:

  • Adattarsi di Clara Dupont-Monod
  • Il giardino di marmo di Alex Taylor
  • Blizzard di Marie Vingtras
  • Il Magazine blurb! rivista che racconta l’editoria
  • Il segnalibro coordinato alla scatola
  • La sacca zainetto con il logo editore
La Box 17

Approfondiamo la conoscenza dell’editore.

Edizioni Clichy nasce a Firenze nell’ottobre 2012 dalla visione di Tommaso Gurrieri e Franziska Peltenburg-Brechneff, come una casa editrice indipendente con lo sguardo rivolto verso il mondo, dall’identità forte e riconoscibile. L’idea che spinge il progetto editoriale è quella di una proposta che operi una ricerca di qualità, bellezza e originalità.
Esplorare partendo dalla lezione dei maestri, portando ai lettori una proposta che stimola la curiosità, che stupisce, che lascia il segno per la necessità e l’urgenza dei temi che si affrontano e si declinano in modo allo stesso tempo profondo e leggero.
La coerenza, valore fondamentale, emerge nelle idee, nei personaggi, nelle storie, ma anche nella tipologia dei libri, immediatamente riconoscibili anche per la grafica e la scelta della carta.

A questa casa editrice sono molto affezionata anche per le guide legate al mondo dei libri, come la Guida tascabile per maniaci dei libri, e la Guida tascabile per maniaci dei viaggi letterari.

All’interno del magazine blurb!, oltre all’editoriale di Nicola Piccoli, troviamo l’intervista all’editore, l’intervista al social media manager della CE, l’intervista a Riccardo Huster della libreria Tralerighe, la presentazione della redazione di Clichy, l’approfondimento in merito alla linea editoriale che accomuna i tre volumi presenti nella box, e tanto altro.

Adattarsi di Clara Dupont-Monod

Sinossi
Adattarsi è una storia di emozioni, di perdite, di miracolosi ritrovamenti, di paure, di smarrimenti, di rabbie, di speranze e di infinite dolcezze. Ed è anche una storia di montagne, di rocce, di acqua e di vento, di luoghi e solitudini.

La vicenda è abbastanza semplice, nella sua terribile realtà: in una famiglia della montagna francese nasce un bambino, è bello e sorride e tutti vengono a rendergli omaggio. Ma dopo poco tempo ci si accorge che è gravemente disabile: non vede, non può muoversi, non crescerà, morirà presto. Questo sconvolge tutti gli equilibri della famiglia, ridefinendo per sempre il destino dei due fratelli, il maggiore e la minore, e dei suoi genitori. Perché questo bambino con gli occhi scuri che si perdono nel vuoto, è un neonato eterno, un bambino «inadatto», e traccia una frontiera invisibile tra la sua famiglia, gli altri e il mondo, l’intero mondo. Il figlio maggiore si fonde con il bambino, ci si attacca, ci si abbandona, ci si perde, capisce che da questa infinita fragilità può imparare che cos’è il mondo e che cos’è la vita. Nella figlia minore s’insediano invece dapprima il disgusto e la collera e poi l’esigenza di ricostruire un equilibrio accettabile. L’ultimo, che arriva dopo la morte dell’«inadatto», dopo che i due più grandi se ne sono andati, vive all’ombra dei fantasmi familiari portando dentro di sé, come una specie di angelo, la forza di una riconciliazione.

A raccontare sono le pietre della corte, piazza e luogo della casa, che diventano voce «faulknerianamente» narrante, depositarie della memoria, del dolore e dell’abbandono. Un libro luminoso e magnifico sull’amore, la famiglia, la solitudine e la resistenza.

Il giardino di marmo di Alex Taylor

La mia recensione

Sinossi
Un romanzo d’esordio in cui il respiro della grande letteratura si unisce al ritmo serrato del thriller, una scrittura ricca e raffinatissima capace di costruire dialoghi degni del miglior cinema e di raccontare l’immensità degli spazi dell’America, tra paesaggi acidi e ormai privi di ogni reale umanità.

Riprendendo la migliore tradizione della narrativa statunitense, Alex Taylor riesce a dare ai grandi temi della tragedia greca e shakespeariana l’immediatezza e la semplicità del western, esplorando le più oscure profondità dell’animo umano.

Al centro di una storia che si avvolge in una spirale di violenza che appare inevitabile, è la figura del giovane Beam Sheetmire, figlio del generoso Clem e della dolente Derna, che dopo aver ucciso l’uomo che tentava di derubarlo senza sapere chi sia e quanto questo individuo apparso dal niente una notte sarà in realtà determinante per la sua vita, fugge precipitando verso l’abisso che il destino ha in serbo per lui, fra strani incontri e ancor più strani personaggi: un camionista insolitamente elegante, il gestore di un bordello senza più le braccia, un vecchio e malandato raccoglitore di ginseng che si nasconde in un cimitero e che non avendo più niente da chiedere alla vita decide di salvare la vita agli altri. Ma da chi sta scappando veramente Beam? Dalla giustizia, che ha il volto solcato dello sceriffo Elvis? O piuttosto da Loat Duncan, temuto assassino, che si rivela essere il padre dell’uomo ucciso da Beam e che nasconde uno sconvolgente segreto anche sul passato del ragazzo in fuga?

Alla fine a dare un possibile senso a questa discesa verso il male e verso il sangue saranno due donne, due madri, e a poco servirà augurare il meglio a un gheppio che si invola nel cielo grigio, perché mentre lo pensiamo l’uccello è già volato via.

Blizzard di Marie Vingtras

La mia recensione

Sinossi
Nella desolata Alaska, una feroce tempesta di neve, il blizzard, infuria senza tregua da giorni. Bess, una giovane donna trapiantata dalla California, che sa poco della vita a quelle condizioni estreme, esce nella neve con il bambino. Si china appena un istante, per allacciarsi le scarpe, e quando si rialza lui non c’è più. Il blizzard se l’è portato via, o invece il piccolo è riuscito a rifugiarsi da qualche parte?

Inizia una ricerca disperata che si scontra con una natura implacabile, e coinvolge tutti gli abitanti di quella strana comunità, ognuno dei quali si è trovato per ragioni diverse a vivere ai confini del mondo. C’è il burbero Benedict, il cui fratello è scomparso all’improvviso anni prima, che ama questo bambino con tutto sé stesso; c’è Cole, ubriacone razzista e misogino; c’è Freeman, vecchio reduce del Vietnam, che si è trasferito lì da poco, per chissà quali motivi; e poi ci sono le persone che popolano il loro passato, un passato che si rifiuta di essere dimenticato e che la tempesta e la disperazione riportano prepotentemente allo scoperto.

Con il ritmo del thriller e l’ampiezza del grande romanzo americano, tra echi di Russell Banks e di Jonathan Coe, Blizzard è un romanzo «a porte chiuse» che va in scena in mezzo a una natura che diventa protagonista, una narrazione corale in cui le voci interiori dei protagonisti permettono a Marie Vingtras, con una scrittura insieme commovente e terribile, di raccontare l’intimità tormentata dei suoi personaggi.

Che ne dite? Non vi viene immediatamente voglia di leggerli? Io lo farò presto e, man mano che li leggerò, posterò le recensioni. Seguitemi, e intanto ordinate la box prima che si esaurisca.

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Il segnalibro