I miei piccoli dispiaceri, di Miriam Toews, Marcos y Marcos 2015, traduzione di Maurizia Balmelli, illustrazioni Lorenzo Lanzi

Pubblico la scheda dell’editore; qui potete leggere la mia recensione

Elf è sempre stata la più bella.
Ha stile, idee geniali, ti fa morir dal ridere; le capitali del mondo la ricoprono allegramente di dollari per farle suonare il pianoforte e gli uomini si innamorano perdutamente di lei.
Yoli è la sorella squinternata. Ha messo al mondo figli con padri diversi, ha un amante avvocato, se si rompe la macchina fa sesso con il meccanico, ha il conto sempre in rosso e una carriera mancata.
E cos’è adesso questa storia che Elf vuole morire? Proprio in questo momento, poi, a due settimane da un’importantissima tournée.
“Elfie, ma ti rendi conto di quanto mi mancheresti?” Quali sono le cose giuste da dire per salvare una vita? Yoli la prende in giro, la consola, la sgrida, aggredisce lo psichiatra dell’ospedale, cammina lungo il fiume tumultuoso del disgelo, non sa più che pesci pigliare.
Cospira con la madre, con zia Tina, con il tenero marito scienziato di Elf, con Claudio, il suo agente italiano, e tra cene alcoliche, sms di figli ed ex mariti, sorrisi e ultime frontiere del pianto, lottano tutti per convincere Elf a restare. E in questo lungo duello di parole, carezze, umorismo nero si celebra la grazia e l’energia che occorrono per accettare il dono fragile della vita.

Scritto per dare forma a un dolore vero, I miei piccoli dispiaceri è un’esplosione di intelligenza, comicità e calore: Miriam Toews è una scrittrice grandissima, e in questo romanzo ha messo tutta la testa, l’anima e il cuore.

Toews MiriamMiriam Toews ha vinto prestigiosi premi letterari tra cui il Governor General’s Literary Award per il libro Un complicato atto d’amore (A Complicated Kindness) e il Rogers Writers’ Trust Fiction Prize per In fuga con la zia (The Flying Troutmans) e I miei piccoli dispiaceri (All My Puny Sorrows). In Italia, I miei piccoli dispiaceri ha vinto il premio per la narrativa straniera del Premio Sinbad degli editori indipendenti. Ha inoltre avuto un ruolo di attrice protagonista nel film Luz silenciosa, diretto da Carlos Reygadas, esperienza che ha ispirato il suo quinto romanzo, Mi chiamo Irma Voth (Irma Voth). I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue: oltre all’italiano, in tedesco, francese, portoghese, spagnolo, olandese, serbo, ceco, ungherese, danese, norvegese, svedese, ebraico, turco e mandarino.