Se avete amato Montalbano e subite il fascino delle atmosfere mediterranee, allora il flash di oggi è dedicato a voi. Infatti parliamo di Petros Markaris, il più noto giallista greco, e del suo commissario Charitos (protagonista di 12 romanzi).

Sullo sfondo delle indagini, c’è la Grecia di oggi, il suo volto cambiato dalla crisi, i poteri forti, la piccola e grande corruzione, l’urbanizzazione folle.

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E la mente va subito a Maigret e Camilleri ….

Petros Markaris è nato a Istanbul nel 1937. Ha collaborato con Theo Angelopoulos a diverse sceneggiature, tra cui “L’eternità e un giorno“, Palma d’oro a Cannes nel 1998. I romanzi con protagonista il commissario Kostas Charitos hanno incontrato un grande successo di lettori. Presso La nave di Teseo ha pubblicato “L’assassinio di un immortale” (2016), “I labirinti di Atene” (nuova edizione 2017), “Il prezzo dei soldi“(2017), “La lunga estate calda del commissario Charitos” (nuova edizione 2017), “Io e il commissario Charitos” (nuova edizione 2018) e “L’università del crimine” (2018).

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Il tempo dell’ipocrisia, di Petros Markaris, La nave di Teseo 2019, traduzione di Andrea Di Gregorio 

Il commissario Charitos è appena diventato nonno del piccolo Lambros, quando un imprenditore filantropo, proprietario di una catena di alberghi, viene ucciso con un’autobomba nei dintorni di Atene. L’attentato viene rivendicato da un gruppo che si firma Esercito degli Idioti Nazionali, ma i motivi dell’omicidio restano oscuri. I sospetti su terrorismo e criminalità organizzata svaniscono mano a mano che la polizia ricostruisce i segreti della vittima, ben nascosti sotto la vita di specchiata onestà che ha sempre esibito. Un messaggio ricevuto dagli investigatori conferma che sono sulla strada giusta: la vittima è colpevole di ipocrisia.

La scia di sangue non si ferma, alcune tra le più alte sfere della Grecia e dell’Europa vengono assassinate con la stessa accusa, che sembra l’unico elemento in comune tra loro.

Charitos, diviso tra il desiderio di guadagnarsi l’agognata promozione e quello di godersi il nipotino, conduce l’inchiesta come un direttore d’orchestra, che tutti ascolta e da ciascuno coglie un elemento che può rivelarsi decisivo, fino a scoprire chi si cela dietro l’Esercito degli Idioti Nazionali e perché ha deciso di vendicare l’ipocrisia e l’ingiustizia del nostro mondo. Kostas Charitos indaga su un nemico dai mille volti, che costringerà il suo implacabile desiderio di giustizia a fare i conti con la propria coscienza, e con le ragioni imprevedibili del cuore.

Qui potete leggere la mia recensione.

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L’assassinio di un immortale, di Petros Markaris, La nave di Teseo 2016, traduzione di Andrea Di Gregorio

Dalle indagini del commissario Charitos in Grecia, a quelle del suo collega Murat sulle infiltrazioni mafiose in Germania, dalle rotte dei migranti a un prete ortodosso che mette a rischio la sua vita per aiutarli, dal fallito attentato a Hitler alle persecuzioni contro i greci nella Turchia degli anni ‘50, Petros Markaris raccoglie in questo libro tutte le sfumature del suo Mediterraneo: il giallo, la critica sociale, il racconto autobiografico.

Con una scrittura al contempo polifonica e dalla forza immediatamente riconoscibile, le storie di L’assassinio di un immortale ci regalano eroi epici ma no in fondo umani, ognuno alle prese con la propria ricerca – della verità, della salvezza, della giustizia – per cui battersi ostinatamente come nuovi Ulisse dei nostri giorni.

Markaris i labirinti di Atene

I labirinti di Atene, di Petros Markaris, La nave di Teseo 2017, traduzione di Andrea Di Gregorio

Due extracomunitari lottano, fino alle coltellate, per riuscire a lavorare in un mercato ortofrutticolo. Un greco-russo, che ha fatto fortuna in Grecia con un ristorante, si trova vittima della mafia russa, che incendia il suo locale e fa sparire sua figlia. Due musicisti di strada litigano selvaggiamente agli angoli delle strade per conquistarsi l’attenzione dei passanti, fino a subire una punizione esemplare. Su questi e altri casi indagano con intelligenza e umanità Charitos e la sua squadra – contro le pressioni del capo della polizia e di chi vorrebbe proteggere i propri interessi – implacabili nell’inchiodare i colpevoli.

 

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Il prezzo dei soldi, di Petros Markaris, La nave di Teseo 2017, traduzione di Andrea Di Gregorio

Torna per la sua decima indagine il commissario Kostas Charitos, creatura del prolifico scrittore Petros Markaris. Questa volta il commissario avrà a che fare con una serie di omicidi legati indissolubilmente alla situazione economico-finanziaria di una Grecia in lenta ripresa. La crisi sta per finire. La Grecia si sta risollevando. Finalmente, dopo anni di ristrettezze economiche, il popolo greco riesce a vedere la luce in fondo al tunnel. Vale anche per il commissario Kostas Charitos: finalmente può uscire a cena con la moglie e tirare una boccata d’ossigeno. Ma nel sottobosco brulicante di vita nella città di Atene, proprio durante i festeggiamenti pasquali, un omicidio spezza la quiete apparente dei primi capitoli. Un funzionario dell’Ente del turismo viene trovato assassinato in casa sua, con un colpo alla testa. Il commissario sa che, nonostante le apparenze e le pressioni burocratiche dei suoi superiori, non si tratta di una rapina finita male.

«La rapina è consolante», commenta. «Se non c’è una rivendicazione, allora non abbiamo a che fare con qualche organizzazione terroristica e quindi non dovremo confrontarci con il vice»

Forse è una questione legata alla corruzione? Il funzionario in fondo non è proprio uno stinco di santo… Kostas pensa che ci sia sotto ben altro e il giro di denaro sporco confermerebbe la sua ipotesi. Altri omicidi sembrano collegati. Peccato che debba scontrarsi con i burocrati della polizia e con personaggi oscuri che sembrano muovere nell’ombra i fili dell’intera vicenda.

Niente è come sembra: «Come ai tempi di mio padre, anche oggi non facciamo altro che scaricare le colpe su qualcuno e liquidare la questione», ma il commissario è un uomo retto e ligio al dovere, non si arrende, vuole scoprire la verità.

 

Markaris la lunga estate calda

La lunga estate calda del commissario Charitos, di Petros Markaris, La nave di Teseo 2017, traduzione di Andrea Di Gregorio

Quando un gruppo di terroristi si impossessa di un traghetto con trecento passeggeri a bordo, il commissario Charitos capisce subito che non sarà un caso come gli altri: su quella nave c’è sua figlia Caterina. Inizia così un’indagine che mette con le spalle al muro Charitos, che questa volta deve stare a guardare impotente mentre l’indagine è affidata alla squadra antiterrorismo. Intanto, ad Atene, un efferato serial killer, un vecchio colonnello torturatore, semina morti nel mondo corrotto della pubblicità. Un intrigo di crimine, politica e mass media rivela una città tentacolare e piena di insidie, in cui Charitos si muove con rigore e la sua proverbiale ironia, alla ricerca del filo rosso che leghi tra loro i delitti che insanguinano le notti ateniesi. Con La lunga estate calda del commissario Charitos, Petros Markaris ci offre un altro dei suoi gialli al calor bianco, per lasciarci ancora una volta senza fiato, in corsa insieme a lui per individuare il bandolo di una ingarbugliata matassa noir. Non c’è da meravigliarsi: il “Montalbano greco” è di nuovo fra noi.

Markaris io e il commissario

Io e il commissario Charitos, di Petros Markaris, La nave di Teseo 2018, traduzione di Andrea Di Gregorio

Dopo aver lavorato come dirigente in un grande cementificio e aver fatto lo sceneggiatore (ha collaborato molto con Theo Angelopoulos), Markaris si trova a essere “perseguitato” da un personaggio della sua fantasia, che gli chiede con prepotenza di prendere corpo, di diventare “reale”: Kostas Charitos, il protagonista dei suoi romanzi, un incrocio fra la figura del padre e alcune figure della società greca contemporanea. Markaris inizia così a riconsiderare la letteratura poliziesca da Montalbán ad Agata Christie, dal giallista svedese Henning Mankell a Simenon e alla Cornwell, tracciando i confini di un “poliziesco del sud” e un “poliziesco del nord”, per capire meglio come si colloca il suo commissario. Nel frattempo lavora per il cinema, studia e mette in scena Brecht, traduce Goethe, con una curiosità inesausta che è la stessa che aveva da ragazzo, quando bighellonava per il mondo ed era un giramondo felice.

 

Markaris università del crimine

L’università del crimine, di Petros Markaris, La nave di Teseo 2018, traduzione di Andrea Di Gregorio

Una notizia improvvisa scuote il commissariato di Kostas Charitos: il direttore Ghikas va in pensione e lascia proprio a Charitos il comando temporaneo della Centrale di polizia di Atene. Ma il commissario più famoso di Grecia non ha tempo di festeggiare la promozione. Viene infatti ucciso il ministro per le Riforme: nella rivendicazione si legge che il politico, già stimato professore universitario, è stato ucciso perché ha tradito la sua missione di docente per fare carriera politica, venendo così meno ai suoi doveri verso gli studenti. L’aria in città è tesa, ma Charitos e l’amata moglie Adriana assaporano una nuova felicità perché la figlia Caterina li renderà presto nonni, così si rilassano frequentando tre nuove amiche dalla simpatia irresistibile, conosciute durante una vacanza in Epiro. Qualche giorno dopo viene ucciso con un’iniezione letale un altro ministro, ex docente anch’egli. Quando spunta il cadavere di un terzo professore, la situazione sembra andare fuori controllo: il governo chiede un’immediata svolta alle indagini che, tuttavia, continuano a brancolare nel buio. Kostas Charitos deve abituarsi in fretta alle responsabilità del suo nuovo ruolo per venire a capo di un intrigo tra politica e università che lo vede coinvolto in prima persona, un gioco pericoloso in cui nulla è come appare. Un’inchiesta mozzafiato per il ritorno del Maigret greco in forma smagliante: divertente, ironico, implacabile con i colpevoli.

Qui potete leggere la mia recensione.

Per approfondimenti, vi segnalo questo articolo-intervista, a cura di Matteo Nucci, pubblicato su Minima & Moralia:

http://www.minimaetmoralia.it/wp/leta-dellipocrisia-alluniversita-petros-markaris/

E questo articolo apparso su Repubblica, a cura di Luca D’Andrea:

https://rep.repubblica.it/pwa/anteprima/2019/06/20/news/petros_markaris_contro_gli_idioti-229261220/