Tema lavoro

Dezio Nicola Rubino

Nicola Rubino è entrato in fabbrica, di Francesco Dezio, Feltrinelli 2004

L’occasione di Nicola Rubino, trentenne operaio pugliese, è arrivata. Una multinazionale, “leader nel settore” della produzione dei motori diesel, lo ha assunto con un contratto di formazione. Un futuro garantito dal mitico posto fisso lo aspetta come un miraggio al termine del periodo di prova. In mezzo, sei mesi di lavoro infernale: ritmi di produzione pazzeschi sotto il ricatto del licenziamento, le vessazioni dei capi, l’indifferenza dei colleghi. Il suo sguardo, e il nostro, registra i sogni della classe operaia precarizzata in luoghi e momenti topici del lavoro in fabbrica, davanti alle macchine come in mensa. “La fabbrica si prende tutto”, divorando perfino lo spazio narrativo: non c’è nulla nel romanzo che accada fuori dai suoi cancelli.

Dezio la gente per bene

La gente perbene, di Francesco Dezio, Terrarossa Edizioni 2018

Con rabbia e ironia il narratore racconta il trascinarsi delle ore e dei giorni da disoccupato o come dipendente alle prese coi meccanismi insensati e truffaldini dell’imprenditoria, in una provincia specchio della nazione e sempre più abbandonata a se stessa. Dezio non si limita a raccontare la fine del lavoro e l’ingiustizia sociale, ma reinventa un linguaggio e una sintassi che sfruttano al meglio tutte le loro possibilità in un caustico romanzo che rilancia e porta avanti il discorso sulla precarietà, che sfoga l’amarezza per una politica inadeguata e per le disparità sociali che si perpetrano di generazione in generazione.

Nella penna di Dezio, sarcastica e intransigente, le uniche posizioni che si prendono sono quelle scomode di chi subisce e, con amara lucidità, un dato assume  significato preciso: nel primo trimestre del 2021, dice l’Inail, gli incidenti mortali sul lavoro sono aumentati del 11,4% rispetto allo scorso anno. Per la gente per bene, si deve essere disposti a tutto, ed è la stessa che – nella scuola degli anni Ottanta – orientava gli studenti dei ceti medio-alti verso i licei e i figli del popolo verso le scuole tecniche e professionali, sacrificandone ogni altra vocazione e illudendoli con la chimera di un posto fisso che non sarebbe mai arrivato. Negli altopiani delle Murge tra Puglia e Basilicata, dove si insedierà la monocultura del divano destinata anch’essa al declino, si snoda la storia di Dezio e di un paese che esiste: c’è spazio per politici e imprenditori miopi, malaffare, saghe di emigrazione e storie d’amore soffocate dall’impossibilità di progettare. Ma, nel tratto nervoso, brilla feroce la voglia di riscatto. (Fonte Il Sole 24 Ore)

Francesco Dezio è nato ad Altamura nel 1970 e ha esordito nel 1998 con un racconto pubblicato nell’antologia Sporco al sole. Narratori del sud estremo (Besa). Nel 2004 ha pubblicato con Feltrinelli il romanzo Nicola Rubino è entrato in fabbrica, opera che inaugura la stagione della cosiddetta ‘letteratura precaria’. Alcuni suoi racconti sono apparsi in antologie e su quotidiani e riviste. Nel 2008 è stato ospite di cinque puntate della trasmissione Fahrenheit su Rai radio 3. Ha collaborato con «l’Unità», «la Repubblica-Bari», il «Corriere del Mezzogiorno» e condotto laboratori di lettura e scrittura creativa per le scuole. Tra un periodo di disoccupazione e l’altro, lavora come disegnatore meccanico…