Dicono che arrivi sempre il momento di pagare il conto, e quello del Negresco fu il più alto che abbia mai saldato per un albergo. Ma lo trovai giusto. Non so quanto potrebbe costare un ricordo, se i ricordi potessero mai essere in vendita, ma il mio non aveva prezzo.

Notturno francese, pag, 83

Notturno francese, di Fabio Stassi, Sellerio editore 2023, pp. 160

Fabio Stassi è autore di romanzi gialli diversi dal solito filone investigativo; i suoi sono dei gialli letterari in cui il protagonista svolge una professione singolare: è un biblioterapeuta. Vince Corso, dopo avere sprecato un po’ di anni tra le fila dei precari nella scuola, decide di lasciar perdere con l’insegnamento, di fare un corso di counselor per darsi alla nuova professione, il biblioterapeuta, per l’appunto, cioè colui che cura le persone con i libri. Il suo studio è una modesta soffitta in via Merulana a Roma (indirizzo di gaddiana memoria); lì riceve i suoi pazienti a cui prescrive una terapia letteraria che spazia tra i generi per cogliere esattamente ciò può guarire le ferite dell’anima dei suoi clienti.

La serie dedicata a Vince Corso era iniziata con La lettrice scomparsa, pubblicato nel 2016 e vincitore del Premio Scerbanesco come miglior giallo/noir italiano dell’anno; è continuata con Ogni coincidenza ha un’anima, uscito nel 2018, è proseguita con Uccido chi voglio del 2020, per arrivare a Notturno francese, appena pubblicato da Sellerio.

Vince Corso è in procinto di prendere un treno per raggiungere la sua fidanzata Feng per trascorrere con lei la prima vacanza che si concede da mesi. Feng, ospite di un congresso a Napoli, lo aspetta per passare insieme due giorni da turisti. Ma per un gioco del destino Vince sale sul convoglio sbagliato, diretto a Milano, anziché nella città partenopea.
Una volta seduto nel vagone, si imbatte in un originale compagno di viaggio: un uomo colto, insinuante, con due grosse ciocche bianche sulle tempie che gli ricorda il grande Léo Ferré, lo chansonnier anarchico di Avec le temps, alla fine della sua carriera. Hanno tutte e due in mano il biglietto con lo stesso posto assegnato ma Corso ha sbagliato direzione, doveva andare verso Sud invece che al Nord, e contrariato vorrebbe riparare. Ma l’uomo, misteriosamente allusivo, lo invita a persistere nello sbaglio: «forse lei non lo sa ancora, ma potrebbe essere arrivato il momento di fare questo viaggio».

Grazie all’imbeccata dello sconosciuto, Vince decide di prendere un treno per Genova, da dove potrebbe proseguire verso Ventimiglia e poi verso la Costa Azzurra, per raggiungere l’albergo al cui indirizzo ha spedito, ogni giorno per cinque anni, una cartolina, senza il nome del destinatario.


(sopra: le foto di cartoline inserite nel libro)

Genova è la prima tappa del viaggio a ritroso nei ricordi: da lì fino a Marsiglia era trascorsa la sua primissima infanzia. La madre cameriera lo aveva concepito con uno sconosciuto una notte di fine luglio del 1969. E sarà questa l’indagine più importante della sua vita: scoprire chi è suo padre, lo sconosciuto a cui per cinque anni ha spedito una cartolina al giorno, all’Hotel Le Negresco a Nizza.

Hotel Le Negresco. Tutte le linee della mia vita partivano da lì, e lì si spezzavano. Tante volte, negli ultimi cinque anni, avevo progettato quel viaggio. Su uno dei miei taccuini, avevo trascritto gli orari dei treni, i voli, la mappa delle autostrade, ma alla fine avevo desistito.

Notturno francese, pag. 33

Appena il tempo di lasciarsi assalire dalla nostalgia transitando per la stazione di Piazza Principe, e via, salire su un treno diretto a Ventimiglia, vedendo sfilare dal finestrino tutta la Riviera di Ponente, dove Vince ha trascorso la sua adolescenza. Dopo il confine, lo aspetta la Costa Azzurra, con una costellazione di località in cui ha trascorso la sua infanzia, seguendo la madre nei lavori stagionali in alberghi e pensioni.
Se i luoghi sono strettamente legati alla sua vita privata, altrettanto lo sono alla letteratura, e anche questo aspetto costituisce una mappa di luoghi, di scrittori (una lista infinita) e di libri da cui è stato formato.

Vince giunge a Nizza a mezzanotte; cammina per le strade vuote, assalito dai ricordi e alla ricerca di un “destino nascosto come un segnalibro nelle pagine di un romanzo“. Decide di passare la notte all’hotel Le Negresco; ma cosa lo aspetta in quel luogo mitico? Cosa riuscirà a scoprire sul suo passato?
In un continuo gioco di rimandi letterari, tra citazioni e libri che aleggiano tra le righe, ogni cosa assume il suo ruolo in questa ricerca e alla fine molto domande troveranno una risposta. Non tutte, ma le più importanti sì.

Sète (Hérault) – Tombe de Paul Valéry au Cimetière Marin.

Notturno francese è in realtà un notturno pieno di luce. È una storia di errori, di appuntamenti che non si sa di avere, di labirinti e di orfani che cercano un porto. Un romanzo dove domina la malinconia del continuo lasciarsi dietro le spalle cose e persone, nel tempo e nello spazio. Ma anche la sconsideratezza di mettersi in viaggio per ritrovarle. O per farsi trovare.

Qui potete leggere l’incipit.

Fabio Stassi (Roma, 1962) ha pubblicato con Sellerio: L’ultimo ballo di Charlot, tradotto in diciannove lingue (2012, Premio Selezione Campiello 2013, Premio Sciascia Racalmare, Premio Caffè Corretto Città di Cave, Premio Alassio Centolibri), Come un respiro interrotto (2014), un contributo nell’antologia Articolo 1. Racconti sul lavoro (2009), Fumisteria (2015, già Premio Vittorini per il miglior esordio), Angelica e le comete (2017), Mastro Geppetto (2021); e inoltre i romanzi con protagonista il biblioterapeuta Vince Corso, La lettrice scomparsa (2016, Premio Scerbanenco), Ogni coincidenza ha un’anima (2018), Uccido chi voglio (2020), Notturno francese (2023). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (2013, 2016) e di Crescere con i libri. Rimedi letterari per mantenere i bambini sani, saggi e felici (2017).