Oggi, Primo maggio, i giornali sono pieni di articoli e le televisioni propongono dibattiti e speciali. È un tema cruciale, che tocca tutti e che rispecchia i valori della società; quella italiana è ben fotografata qui. Cosa ci riserva il futuro?
Oggi, Primo maggio, i giornali sono pieni di articoli e le televisioni propongono dibattiti e speciali. È un tema cruciale, che tocca tutti e che rispecchia i valori della società; quella italiana è ben fotografata qui. Cosa ci riserva il futuro?
Precarietà, perdita di identità, della propria dignità e rischio di depressione: l’emigrazione dietro l’angolo, sotto il palazzo e dentro casa. Il lavoro vissuto come entità astratta dentro una realtà da sabbie mobili. Il futuro? qui, il presente. Elemosinare e, quando c’è, lavoro sottopagato. E nero. Come “il nemico” di pelle nera che vogliamo cacciare fuori. Neoliberismo e nazionalismo, questi i cardini del credo in cui siamo immersi e circondati. Siamo decisamente affezionati ai telefonini, ai tatuaggi, agli aperitivi, al razzismo e alle catene. Quando si tratta della moda, tutto è lecito. Basta che le cose siano dettate dalla moda e acconsentiamo. E sorridiamo, di gusto.
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hai fatto un quadro preciso e reale della situazione
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Grazie per aver condiviso il link a un articolo in cui, purtroppo, ritrovo parecchie delle questioni che mi tormentano e l’eterno tarlo “perché non te ne vai?”. Per come la penso io, il futuro ci potrà riservare qualcosa solo idee sensate e concrete sgomineranno slogan e parole vuote. Forse, varrebbe proprio la pena di iniziare da qui, dal potere delle parole, tanto abusate ultimamente.
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La festa del 1°maggio e sopravvissuta ….il lavoro no…
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