Maggio è stato un mese molto centrato sulla scrittura, per portare a termine i due progetti su cui sto lavorando. E poi c’è stato il Salone a Torino, con tutte le sue emozioni, e con i nuovi libri “accumulati” per i prossimi mesi. Le letture comunque non sono mancate, grazie ai romanzi che mi hanno fatto compagnia; negli ultimi dieci giorni di maggio ho letto “Patria” di Fernando Aramburu: un tempo necessario per le oltre seicento pagine che lo compongono e per le vicende in esse narrate, ma la recensione la pubblicherò a giugno. Ecco le mie letture di maggio:
Tutto quello che non ricordo, J.H. Khemiri.
Rosaura alle dieci. Marco Denevi
Il libro del mese di maggio è:
Veloce la vita. Sylvie Schenk. «La vita è un inganno scintillante»
L’autrice ci racconta la storia di una donna che cresce nelle sue consapevolezze, che affronta la vita e le scelte che impone, sullo sfondo di un contesto post-bellico e di tutte le complessità ad esso connesse, e poi negli anni del boom economico, fino ad arrivare ai giorni nostri. È un romanzo che mette sul piatto domande scomode, a cui la protagonista cerca di dare risposte semplici e sincere, senza temere di mettersi in gioco.