Va bene, forse sto esagerando … diciamo che questa è l’ultima. Forse. E che ci posso fare se gli scaffali delle librerie sono piene di libri che mi incuriosiscono? Certo, direte voi, potresti tenertela per te la tua curiosità. E forse avete ragione. Però, se questi libri hanno attirato me, potrebbero attirare anche voi, i vostri amici, parenti, ecc. Insomma, io ve li propongo, poi vedete voi. E comunque potete sempre non leggere il post, no? (beh, no, scherzavo…. eh!)

Allora, la prima proposta riguarda un autore di cui ho appena letto un romanzo che mi è piaciuto moltissimo. Si tratta di José Ovejero (sul blog trovate la recensione) e di una sua raccolta di racconti che risale al 2004 ma che è uscita per i tipi di Voland (che non finirò mai di ringraziare per gli autori che pubblica) nel 2006 e nel 2018 in una seconda edizione.

Ovejero donne che viaggiano da sole

Donne che viaggiano da sole, di José Ovejero, Voland editore 2018, traduzione di Barbara Bertoni, pagg 224

Racconti di viaggio al femminile. Undici storie che si dipanano tra ricordo e fantasia, tra luoghi realmente visitati, Madagascar, Messico, Berlino, Karachi, e qualcuno creato dall’immaginazione. La scienziata austriaca che si reca in Pakistan per certificare l’autenticità di una mummia, la giovane senegalese che si imbarca su una carretta del mare verso un paese sconosciuto, forse inesistente: tutte hanno voglia di gettarsi il passato alle spalle in cambio di una nuova possibilità, magari di un paradiso perduto. E ogni storia è segnata da quel desiderio di evasione in cui ciascuno può ritrovarsi. Salvo poi scoprire che a volte il luogo e l’incontro sognato non bastano a trasformare la propria vita…

La mia recensione

La seconda proposta riguarda un autore tedesco, molto noto in patria, che da noi si è fatto apprezzare con Il lettore; personalmente, non conosco questo scrittore, quindi questo romanzo mi offre la possibilità di dargli una chance.

Schlink Olga

Olga, di Bernhard Schlink, Neri Pozza editore 2018, traduzione di Susanne Kolb e Cristina Proto, pagg 224

Da Breslavia, magnifica città polacca, a un piccolo villaggio della Pomerania in Germania: l’infanzia di Olga è segnata da un brusco trasferimento in seguito alla prematura scomparsa dei suoi genitori. Una stagione vissuta in compagnia di una nonna dura e scostante e dei sogni propri dei bambini poveri: voler imparare, sapere di piú. I libri ricevuti dal maestro di scuola e dal parroco, le lezioni di musica da parte dell’organista della chiesa non le bastano, tuttavia, a non sentirsi del tutto estranea a quella terra e a quel mondo.
Un giorno, però, ecco l’incontro fatale. Olga si imbatte in un ragazzo diverso come lei, estraneo al mondo come lei. In quegli anni tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, Herbert è orgoglioso della Germania, del giovane imperatore Guglielmo II, come pure della tenuta di famiglia, del suo considerevole patrimonio, della sua bella casa, ma è attraversato da un’irrefrenabile inquietudine. Il suo sogno è correre in compagnia del sole, andare alla conquista di grandi spazi, vivere giornate destinate a non finire mai.
Diventati una giovane donna e un giovane uomo, Herbert e Olga si innamorano. Inevitabilmente, fatalmente, di un amore che non si nega niente, che non si perde dietro alla paura, che si dona senza ritegno.
I pregiudizi del mondo e i folli eventi della storia congiurano però, si sa, spesso contro l’amore cosí fatto. La famiglia di Herbert, che considera Olga non all’altezza del suo rango, riesce a far trasferire la donna, divenuta nel frattempo insegnante, nella Prussia orientale, e a insinuare nel ragazzo il tarlo del dubbio sul suo destino e sui suoi doveri. Herbert si arruola dapprima nelle truppe coloniali in sanguinosa guerra contro gli Herero nell’Africa tedesca del Sud-Ovest e poi parte per una pericolosa avventura: la conquista del Polo Nord attraverso il Passaggio a Nord-Est. Una spedizione che, ai suoi occhi, è il perfetto coronamento dell’idea per la quale è meglio essere stroncato nel fiore degli anni per inseguire i propri sogni che appoggiato a un bastone dopo una vita totalmente priva di ambizioni.
Mentre Herbert si avventura nei ghiacci di quella terra inospitale, Olga continua a rivendicare con tenacia il suo amore in un tempo in cui l’avventura imperiale e, negli anni a venire, la sconfitta in guerra e l’avvento della barbarie nazista determineranno il naufragio della nazione.

La mia recensione

Infine, come terza proposta, permettetemi di dare spazio al mio romanzo. Ve ne ho già parlato (troppo?) e sul blog sapete dove trovare le recensioni che lo riguardano, ma visto che siamo in vena di suggerimenti per i regali natalizi, non vorrete lasciarlo là, in un angolino sperduto….

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