Come accade per ogni edizione del Premio Strega – forse il più ambito riconoscimento letterario nel panorama italiano – la grande macchina si è già messa in moto, le acque si stanno già increspando e alcune ipotesi di libri candidati stanno già uscendo (vedi post de Il libraio).
Rispetto al passato in cui spesso era evidente una certa alternanza tra le case editrici major, nelle ultime edizioni le carte si sono un po’ rimescolate e l’ingresso di nuove realtà – vedi La Nave di Teseo, la “corazzata” di Elisabetta Sgarbi – e l’attenzione verso le c.e. indipendenti ha vivacizzato la competizione.
Il gruppo Mondadori è dal 2017 che non vince (Einaudi con Le otto montagne di Paolo Cognetti); poi ci sono stati Guanda, nel 2018 con Helena Janeczek (La ragazza con la Leica), Bompiani, nel 2019 con Antonio Scurati (M. Il figlio del secolo), la Nave di Teseo, nel 2020 con Sandro Veronesi (Il colibrì), e Neri Pozza, nel 2021 con Emanuele Trevi (Due vite).
Stando ai rumors riportati da Il libraio, sono diversi i libri che potrebbero essere proposti dagli Amici della domenica per quel che riguarda la Mondadori (al momento è necessario usare il condizionale): gli ultimi romanzi di Maria Pia Ammirati (autrice di Vita ordinaria di una donna di strada, l’attuale direttrice di Rai Fiction è già stata protagonista al premio romano nel 2001 con I cani portano via le donne sole), e di Romana Petri, scrittrice e traduttrice già finalista nel 1998 e nel 2013, che tornerebbe in gara con La rappresentazione.
Anche Dario Buzzolan, in uscita a febbraio con Perché non sanno, potrebbe essere proposto, e nel caso dello scrittore, drammaturgo e autore televisivo si tratterebbe di un ritorno, dopo la partecipazione con I nostri occhi sporchi di terra.
Sempre per Mondadori si parla di Vanni Santoni, in uscita a gennaio con La verità su tutto (era stato candidato con La stanza profonda) e per Jonathan Bazzi, in libreria a febbraio con Corpi minori e già finalista con l’esordio, Febbre.
Per Einaudi si parla di Antonio Pascale, autore de La foglia di fico – Storie di alberi, donne, uomini, ma anche della scrittrice e traduttrice Veronica Raimo, in uscita a febbraio con Niente di vero, così come di Mario Desiati con Spatriati, già finalista allo Strega con Ternitti. Si parla anche di Trema la notte di Nadia Terranova (uscirà a febbraio), una candidatura che potrebbe puntare alla vittoria, come quella di Viola Ardone con Oliva Denaro (qui la mia recensione).
In ambito Rizzoli – sempre gruppo Mondadori – si parla di Michela Marzano con il suo Stirpe e vergogna.
In casa Bompiani, circolano (almeno) tre nomi: Marco Peano, editor della narrativa italiana di Einaudi, che dopo l’esordio del 2015 (L’invenzione della madre, minimum fax) torna con Morsi; Davide Orecchio, autore di Storia aperta, che ha ottenuto il consenso della critica; e Pietro Castellitto: l’attore, figlio d’arte (del regista e attore Sergio e della scrittrice e sceneggiatrice Margaret Mazzantini), ha da poco debuttato nella narrativa con Gli Iperborei.
In casa Feltrinelli i nomi potrebbero essere Ginevra Bompiani con La penultima illusione, Chiara Gamberale con Il grembo paterno.
Dalla grande fucina degli editori indipendenti escono alcuni possibili candidati. Angela Bubba, studiosa di italianistica e scrittrice (già candidata allo Strega con La casa), che a febbraio torna in libreria per Ponte alle Grazie con Elsa, dedicato alla Morante; per la stessa c.e. si parla anche di Enzo Fileno Carabba, col suo Il digiunatore, appena pubblicato.
Neri Pozza, reduce dalla vittoria con Trevi, avrebbe più opzioni, a partire da Piera Ventre con Le stanze del tempo e Pierpaolo Vettori con Un uomo sottile (libro dedicato a Daniele Del Giudice). Solferino potrebbe essere della partita con L’alta fantasia, avventuroso racconto firmato dal regista e autore Pupi Avati, che ci porta nel Medioevo, al tempo di Dante. Per Adelphi si fa il nome di Fabio Bacà con Nova.
Per NN potrebbe essere scelto Andrea Donaera, mentre marcos y marcos dovrebbe schierare Roberto Livi, autore di Solo una canzone. Per Neo edizioni si fa il nome di Silvia Cossu, nata a Roma nel 1969, autrice di romanzi e racconti, sceneggiatrice per il cinema, che a metà febbraio pubblica con Neo Edizioni Il confine.
Mancano ancora rumors sui possibili candidati in casa Sellerio, La Nave di Teseo e Minimum fax, anche se sembra certo che ce ne saranno.
Staremo a vedere nei prossimi mesi quali voci cominceranno a prendere la forma della candidatura; per il momento abbiamo già qualche idea per stimolare la curiosità.