Nel mondo sono 280 milioni le persone che si sono messe in cammino: Sono le vittime, spesso dimenticate, di oltre 30 guerre dimenticate, dei disastri ambientali, dei popoli alla fame. Sono le vittime della tratta, della violenza e di ogni forma di sfruttamento.

Oggi 3 ottobre, Giornata nazionale della memoria e dell’accoglienza, a Lampedusa è un giorno di lutto e commozione. Ricorre il nono anniversario del drammatico naufragio avvenuto al largo dell’isola: all’alba del 3 ottobre 2013 un barcone proveniente dalla Libia si ribaltò davanti alle coste di Lampedusa, portando alla morte di ben 368 persone, tra cui 83 donne e 9 bambini. Da allora le morti in mare non si sono fermate.

Dopo quella tragedia circa 25mila migranti e rifugiati hanno perso la vita nel Mediterraneo, dei quali quasi 20mila lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Solo nel 2022, sono già 1.400 le persone morte o disperse nel Mediterraneo.

Oltre al Mediterraneo, sono altre le rotte in cui i migranti cercano di fuggire dai loro Paesi: una delle più tragiche è la rotta balcanica, per lungo tempo passata inosservata agli occhi del mondo per la volontà, di chi detiene il potere, di renderla invisibile.

Oggi le Nazioni Unite celebrano la Giornata Mondiale dell’Habitat. Il tema di quest’anno – ‘Fai Attenzione. Non Lasciare Indietro Nessuno e Nessun Luogo’ – punta i riflettori sulle crescenti disuguaglianze nelle condizioni di vita in tutto il mondo. Non lasciare nessuno indietro è l’impegno primario dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.