Man mano che ci si avvicina alle festività cresce il numero di nuove pubblicazioni; la fine dell’anno è sempre un periodo di grande fermento e questo non può che farci felici e incuriosirci. Vi ho già presentato quindici novità di interesse, ma oggi sono pronta a rifare di nuovo una lista di novità che promettono davvero bene. Ne ho già alcune nel cassetto e presto sarò pronta per parlarne più approfonditamente; intanto vi segnalo i titoli.

PER CHI AMA LE SFIDE E CREDE CHE UN’AMICA SIA IL PIU’ GRANDE ALLEATO NELLA VITA

Agnes e Polly, amiche da tutta la vita, sono donne molto diverse: Agnes è una famosa scrittrice di libri per bambini, firma in segreto una serie di romanzi per adulti e non si è mai sposata. Polly ha dedicato la sua esistenza alla famiglia, da moglie e madre devota. Le amiche condividono la proprietà di Fellowship Point, un magnifico territorio nel Maine dove hanno sempre passato l’estate, fin da ragazze. Il tranquillo scorrere delle giornate viene sconvolto quando scoprono che c’è un progetto di sviluppo turistico su Fellowship Point sostenuto anche dagli altri soci, tra cui i parenti di Agnes e i figli di Polly. Agnes decide di opporsi, mentre nella sua vita irrompe la giovane Maud, che vuole convincerla a scrivere le sue memorie e non si lascia scoraggiare dai suoi rifiuti. La vita di Maud si lega a quella delle due amiche e alla battaglia per Fellowship Point, portando alla luce una verità dolorosa e necessaria, capace di guarire un’antica ferita mai rimarginata. Fellowship point è il ritratto di due donne che nonostante divergenze, segreti, passioni e battaglie sono unite dall’affetto più puro. Alice Elliott Dark racconta il dono dell’amicizia, un atto di condivisione così intimo e assoluto che ha il potere di cambiare il mondo. (qui trovate la mia recensione)

PER CHI AMA LE ISOLE DELLA POLINESIA E I GIALLI

Dall’autore del bestseller Ninfee nere, un nuovo avvincente giallo “della stanza chiusa” ambientato in un’isola della Polinesia francese. Chi fra i cinque aspiranti scrittori ha ucciso il venerato maestro delle lettere sull’isola di Gauguin?
L’isola di Hiva Oa oggi è famosa soprattutto perché ci hanno vissuto Gauguin e, settant’anni dopo, Jacques Brel, le cui tombe sono meta di pellegrinaggio. Nella pensione Au Soleil Redouté, sotto la guida del celebre romanziere Pierre-Yves François detto PYF, si svolge un laboratorio di scrittura al quale partecipano cinque aspiranti scrittrici: Clémence, trentenne sportiva, sognatrice, espansiva; Eloïse, anche lei trentenne, bella, malinconica, chiusa; Farèyne, quarantenne, comandante di commissariato a Parigi con il pallino della scrittura, accompagnata dal marito Yann, capitano di gendarmeria; Marie-Ambre, anche lei quarantenne, ricca sfondata con tendenza all’alcolismo, accompagnata dalla figlia sedicenne Maima; infine Martine, settantenne, blogger di successo con più di quarantamila followers. Nella spettacolare cornice polinesiana il consesso letterario sembra procedere con armonia e alacrità, sennonché a un certo punto lo scrittore sparisce, si volatilizza, e nella pensione si affaccia la morte sotto forma di un misterioso omicidio su cui ognuno indaga a modo suo, ma giungendo tutti a un’identica conclusione: l’assassino non può che essere uno di loro!

PER CHI STRAVEDE PER GLI AMORI IMPOSSIBILI

Scomparso improvvisamente, Alexander lascia in eredità la biblioteca al suo migliore amico. Tra i libri, un manoscritto molto particolare, un diario intimo e feroce in cui Alexander racconta la sua grande storia d’amore vissuta con una donna, molto più giovane e sposata. L’erede, colpito da questo sorprendente ritrovamento, decide di pubblicare il diario. Alexander era un giornalista viennese ormai anziano, uomo colto e raffinato, inviato di successo, bello e desiderato. Anche gli amici più stretti pensavano che avesse avuto una vita felice e appagante, nonostante la solitudine. Ma Alexander aveva accuratamente nascosto i dolori e le gioie del suo cuore. Soprattutto l’aver vissuto, in tarda età, un amore grandissimo e impossibile, fondato sull’assenza, sull’impossibilità di stare assieme, ma bruciante e senza scampo. Con un linguaggio graffiante e considerazioni spietate, con la forza del poeta e la disperazione dell’amante appassionato ma irrimediabilmente solo, Alexander riflette sull’amore, sulla vecchiaia, sulla morte e su quanto il sentimento, anche nelle sue incarnazioni più strane e inaspettate, possa fungere illusoriamente da antidoto contro la caducità della vita. Joseph Zoderer, una delle voci più riconoscibili della letteratura europea, racconta in maniera lucida, affilata e senza alcuna compassione un amore che va oltre l’età e il tempo, e che per questo è sublime e definitivo.

PER CHI AMA I ROMANZI STORICI E LE SAGHE FAMILIARI

Non posso non proporvi il romanzo che sto leggendo in questi giorni e che mi sta affascinando. Settecento pagine nella più salda tradizione narrativa da epopea, grandioso nell’incedere e intimo nei dettagli, il romanzo della scrittrice ucraina è un’appassionante saga familiare e un minuzioso romanzo storico, trainato da una protagonista indimenticabile.
La ventitreenne americana Florence Fein, figlia di genitori ebrei e nipote di una donna russa, è da sempre affascinata dal mondo sovietico. La Grande Depressione ha colpito gli Stati Uniti e lei, idealista e nauseata dalle contraddizioni del proprio paese, decide di lasciare New York per trasferirsi nella terra d’origine della nonna, inseguendo il sogno socialista e la promessa di un amore oltreoceano. Una volta giunta a destinazione, però, le speranze svaniscono una dopo l’altra, la ragazza si trova faccia a faccia con la brutalità di un regime sempre più opprimente e rimane presto bloccata in un paese da cui non può fuggire. Molti anni dopo, il figlio di Florence, Julian, emigra di nuovo verso gli Stati Uniti, anche se il suo lavoro nell’industria petrolifera lo porta frequentemente a Mosca. Gran parte della vita della madre gli è stata tenuta nascosta e, quando viene a sapere che il fascicolo del KGB su di lei è stato aperto, organizza un viaggio d’affari per scoprire tutta la verità. Ma il cerchio non si è ancora chiuso: per chiuderlo definitivamente Julian dovrà anche convincere suo figlio, l’ostinato Lenny, che nel frattempo sta cercando di fare fortuna nella spietata Russia di Putin, a tornare a casa. Lo stupefacente romanzo d’esordio di Sana Krasikov racconta le vicende di tre generazioni in bilico fra due continenti, intrappolate tra le forze della Storia e le conseguenze delle proprie scelte. (qui trovate la mia recensione)


Un avvincente romanzo corale ambientato in Tunisia, che intreccia i segreti di due famiglie alla storia contemporanea della Tunisia, mettendo al centro le donne e tutti coloro cui solitamente non viene data voce.
Romanzo finalista all’International prize for Arabic fiction.
La casa dei notabili racconta una vicenda importante ma mai raccontata della storia contemporanea della Tunisia. Il suo eroe è una figura storica, il riformatore Tahir al-Haddad. Sebbene le fonti non menzionino nulla sui suoi rapporti con le donne, ad eccezione della sua disperata difesa nei loro confronti, l’autrice aggiunge una storia d’amore immaginaria con una donna di nome Leila Zubaida alla sua biografia. Il romanzo dà risalto alle voci delle narratrici come custodi della memoria, che mettono in discussione una versione distorta e patriarcale della storia. La casa dei notabili è un avvincente romanzo raccontato in prima persona da diversi personaggi. Il punto focale del romanzo è la cosiddetta “notte sventurata”, cioè una notte di dicembre del 1935 durante la quale nella ricca famiglia Al-Nefer scoppia uno scandalo quando Mohsen scopre un misterioso biglietto inviato alla moglie Zubaida al-Risa’ da Tahir al- Haddad (studioso e riformatore tunisino realmente esistito), idealista di umili origini che si è battuto per la liberazione delle donne tunisine tramite l’istruzione ed è morto in disgrazia il giorno prima dell’arrivo di questo biglietto. A questa vicenda principale si intrecciano le vicissitudini e i segreti delle famiglie al-Nefer e al-Risa’, raccontate dai diversi punti di vista dei membri delle due famiglie, a cui ognuno aggiunge i propri segreti e i propri sentimenti. E così la storia procede per ognuno dei narratori principali e secondari, in un caleidoscopio di racconti e di vicende che appassiona il lettore fin dalla prima pagina, ma rivela i suoi segreti soltanto nell’ultima.

IL PIU’ UNO…

Questa antologia, a cura di Gaetano Savatteri, ripercorre i fili del racconto della Sicilia (ma meglio dire: il racconto dell’Italia espresso alla latitudine siciliana) negli ultimi trent’anni con la sua capacità di innovazione e di rielaborazione di una tradizione illustre e determinante. Un’antologia che documenta i cambiamenti, rivelando le nuove voci che hanno saputo parlare a molti, con lingue moderne e insieme antiche. Il paesaggio della narrazione siciliana ha subito fortissime torsioni, ma questa abilità di adattamento è forse la ragione del suo successo. L’anno spartiacque è il 1992, quando le stragi segnano la stagione più cupa della storia recente di Sicilia: Cosa Nostra uccide a Palermo i magistrati Falcone e Borsellino con due attentati che scuotono l’assetto civile dell’Italia. Da allora, la Sicilia ha provato a ridisegnare la propria identità narrativa e letteraria, assumendo un ruolo di reazione e di contrasto rispetto allo stigma di terra «irredimibile». «L’isola nuova», scrive Salvatore Silvano Nigro nella sua Nota, «non è un ritratto della Sicilia ma la storia di un rivolgimento culturale»: dal giornalismo alla graphic novel, dal cinema al teatro, mentre narrativa e letteratura hanno aggiornato i canoni delineati dagli autori che della Sicilia hanno fatto metafora. Il racconto di un’isola nuova, tuttora capace di allestire un potentissimo teatro di suggestioni sul palcoscenico che dalla Sicilia si apre sul resto del mondo.

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