Come scriveva il poeta Sandro Penna, “Sotto il cielo di aprile la mia pace/è incerta.” Come già detto (scusate se vi ammorbo con questa solfa…) sono in fase di trasloco… dunque di pace proprio non se ne parla. E sarà la primavera, sarà che “mi prende un bisogno di leggerezza” (Luca Carboni), ma per consolarmi dalla fatica, nei pochi momenti di relax, non faccio che pensare alle nuove uscite di libri. Condivido con voi quelle che mi hanno più incuriosita e vi auguro buone letture!
PER CHI AMA I ROMANZI DI FORMAZIONE E DI AMICIZIA

La scomparsa delle farfalle, di Fabio Geda, Einaudi editore 2023, pp. 256
Quando in montagna Andrea viene travolto da un fiume di fango, nel tentativo di salvarsi non si aggrappa solo ai rami bassi degli alberi, ma anche, con la stessa forza, ai fili tesi dal ricordo di un’amicizia.
Tra conflitti e occasioni di meraviglia, tra realtà quotidiana e rivelazioni, quattro ragazzi intrecciano le loro vite con tutta l’energia della giovinezza. Un ritratto commovente di quella stagione dell’anima che più d’ogni altra si imprime in ciascuno di noi e sceglie il nostro destino.
Anna, Andrea, Cora e Valerio sono compagni di scuola. Assieme studiano, si divertono, sperperano con allegria le giornate. Il perno di queste esistenze – ancora brevi e già segnate da perdite e ferite – è il negozio di un anziano rigattiere nei vicoli di Torino, un luogo che diventa una specie di base, talvolta di rifugio. Il tempo, però, non regge la richiesta di perfezione, di assoluto, che l’adolescenza pretende. Il desiderio si insinua nel gruppo e lo logora. Andrea, che rispetto agli altri percepisce ogni cosa con intensità maggiore, a poco a poco si isola: a fargli mancare il fiato sono tanto la bellezza impetuosa del presente, quanto il senso di minaccia che arriva dal futuro. Ma nel momento in cui si troverà in pericolo i suoi amici, quegli amici unici che solo una certa età ti regala, saranno di nuovo con lui.

Una sera d’estate, di Stanley Middleton, SEM edizioni 2023, traduzione di Alfredo Colitto, pp.256
Inghilterra, metà anni Sessanta. Abbiamo un fratello e una sorella – Bernard è al college, Mary è ancora a scuola – alle prese con la propria giovane vita, le perdite, gli amori, le scoperte, verso la fine di una bellissima estate. Allo stesso tempo, la madre Ivy sta morendo di cancro in ospedale mentre il padre prova a tenere in piedi la fragile impalcatura di una famiglia che affronta cambiamenti dolorosi fingendosi unita.

La Malnata, di Beatrice Salvioni, Einaudi 2023, pp. 248
Solo la forza di un’amicizia indissolubile può spingere due ragazzine a ribellarsi all’ingiustizia. Soprattutto nel gretto conformismo dell’Italia fascista.
Un’adolescente reietta, e una coetanea che impara a conoscerla per davvero, al di là di ogni pregiudizio. E che grazie a lei trova il coraggio di far sentire la propria voce, la propria verità. Un coinvolgente romanzo di formazione sullo sfondo di una provincia padana oppressa dal controllo, dal sessismo e dalla violenza del Ventennio.
L’esordio di Beatrice Salvioni ha incantato gli editori di tutto il mondo. Esce in contemporanea con l’edizione italiana in Francia, Spagna, Grecia, Repubblica Ceca, Turchia, Bulgaria e, a breve, anche Stati Uniti e Germania. È in corso di traduzione in 32 lingue.
Monza, marzo 1936: sulla riva del Lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. Sono sconvolte e semisvestite. È Francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a lì. Dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango. Sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola Malnata. Ma quella sua aria decisa, l’aria di una che non ha paura di niente, la affascina. Sarà il furto delle ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche. Sullo sfondo della guerra di Abissinia, del dolore per la perdita e degli scompigli dell’adolescenza, Francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto quello maschile, nonostante la riprovazione della comunità.

Teoria e pratica di ogni cosa, di Marisha Pessl, Bompiani 2023, traduzione di Carlo Prosperi, pp. 688
Romanzo fuori da ogni schema, strutturato come un saggio e ricco di citazioni e riferimenti letterari e scientifici, Teoria e pratica di ogni cosa è un thriller e al contempo un romanzo di formazione che sa raccontare con brio e sentimento le vulnerabilità e la solitudine dell’adolescenza.
Blue Van Meer, dopo la morte della madre in un incidente stradale, trascorre l’infanzia e la giovinezza come una nomade, viaggiando per gli Stati Uniti con il padre, professore di scienze politiche e intellettuale di tendenze radicali. Nonostante il vagabondaggio, il padre si dedica senza interruzione a rendere la figlia erudita, insegnandole interi testi letterari a memoria, i nomi delle piante, degli animali, i fatti della storia. All’educazione intellettuale si affianca quella sentimentale: Blue è gelosissima del padre, che ha una relazione dopo l’altra, e quasi per dispetto, già a tredici anni ha una storia d’amore con un giardiniere sudamericano. Finalmente, nell’ultimo anno di liceo, Blue si ferma a St. Gallway, dove entra in contatto con un circolo esclusivo di ragazzi tanto geniali quanto sregolati, dediti a ogni eccesso, guidati dalla carismatica professoressa Hannah Schneider. Il gruppo presto è scosso dalla morte di un amico di Hannah (che si scoprirà poi essere un esperto di strategie antiterrorismo), seguita dalla morte della stessa Hannah, dopo aver annunciato a Blue una serie di scioccanti rivelazioni. Sarà Blue, improvvisatasi detective, a scoprire la verità, indagando su un’organizzazione sovversiva sommersa. A poco a poco, scoprirà la doppia vita del padre e la verità sulla morte della madre.
PER CHI AMA LE STORIE CHE PARLANO DI LEGAMI

I levrieri, i levrieri, di Sara Gallarso, Gran via edizioni 2023, traduzione di Sara Papini, pp. 512
Julián, giovane avvocato, alla morte del padre eredita un terreno e un rancho, Las Zanjas, lontano da Buenos Aires. Da sempre incapace di adattarsi a una famiglia legata alle convenzioni sociali, il giovane accoglie il lascito con stupore e gioia e si improvvisa moderno proprietario terriero, esperienza che condivide con l’amata Lisa, vivendo appieno un rapporto che sembra non trovare spazio nell’ambiente famigliare della capitale. A Las Zanjas, con la compagnia dei levrieri Corsario e Chispa, lui e Lisa costruiscono una casa, piantano alberi, avviano un allevamento, gioiscono delle piccole cose, sono felici e si amano senza sapere che il male capace di buttare all’aria gli amori non si aggira fuori ma si annida dentro di loro. Malinconico e indolente, Julián lotta in un mondo che sembra non avere posto per lui, mentre l’influenza della famiglia diventa un peso che inaridisce ogni suo slancio e sentimento, e intanto il tempo vola via veloce, come gli amati levrieri.
PER CHI E’ AFFASCINATO DALLE VITE TORMENTATE

Dipendenza, di Tove Ditlevsen, Fazi editore 2023, traduzione di Alessandro Storti, pp. 180
Il 4 aprile 2023 arriva in libreria il terzo e ultimo capitolo della Trilogia di Copenaghen di Tove Ditlevsen. Dopo Infanzia e Gioventù, ecco il terzo capitolo che chiude in bellezza la sua opera autobiografica toccando vette d’intensità ancora mai raggiunte. Tove ha soltanto vent’anni, ma è già una poetessa conosciuta, sta scrivendo il suo primo romanzo ed è la moglie di un editore molto più grande di lei. Il suo cammino nella vita sembra indirizzato verso la felicità, eppure qualcosa scricchiola: a pensarci bene, suo marito non l’ha mai presa tra le braccia; la notte dorme sul divano perché lui non è disposto a condividere il letto e a colazione non può rivolgergli la parola mentre lui legge il giornale. La prima esperienza matrimoniale non è certo idilliaca, ma la giovane non ha idea delle battaglie che ancora l’aspettano: relazioni amorose tormentate, fallimenti artistici, gravidanze indesiderate. Soprattutto, però, l’uomo davvero sbagliato non ha ancora incrociato la sua strada. Dal momento in cui lo farà, niente sarà più come prima: mano nella mano, quest’individuo subdolo la trascinerà in un baratro profondo, dal quale sarà molto difficile riemergere. Con il passare degli anni, la tensione centrale della vita di Tove viene dolorosamente messa a fuoco: il terribile richiamo della dipendenza, in tutte le sue forme.
PER CHI AMA LE STORIE DEL PASSATO AMBIENTATE IN MONTAGNA

Una storia avvincente ma anche commovente che conferma il grande talento dell’autore nel descrivere gli ambienti montani riuscendo a emozionare i suoi lettori.
1915. Giacomo Cordero abita in Val Maira, con il nonno Girolamo, la madre Lunetta e l’anziana e riservata Desideria. Il ragazzo ha studiato ma gli viene imposto di restare a casa, a Prazzo, dove si vive di taglio del bosco, di piccolo allevamento e agricoltura, e dove gli abitanti delle malghe spesso sopravvivono nella più assoluta miseria. L’Italia è appena entrata in guerra e il vecchio Girolamo, ruvido e determinato capofamiglia, commerciante scaltro e capace, è diventato il fornitore ufficiale di merci per l’esercito. A Giacomo, esonerato dal servizio militare, viene affidata quindi la più delicata delle attività di famiglia, la raccolta dei pels, i capelli, che, accuratamente lavorati durante l’inverno dalle donne del luogo, saranno rivenduti in primavera agli atelier delle grandi città di confine per farne parrucche, ancora molto richieste. Per il commercio dei capelli in Francia, Giacomo si affida a un venditore esperto, Natale Rebaudi, che gli farà da guida confidandogli vecchi segreti riguardanti suo padre. Quando il ragazzo sarà costretto ad affrontare una situazione inattesa e a prendere in mano gli affari di famiglia, tuttavia, il più grande insegnamento gli verrà dal ricordo dei giorni passati da solo in montagna che lo aiuterà ad apprezzare il valore delle piccole cose e la semplicità del vivere quotidiano. Franco Faggiani ricostruisce con straordinaria cura dei dettagli un paesaggio particolare e un mestiere insolito che molti ancora ricordano. Nel romanzo vengono ripercorsi gli itinerari segreti dei raccoglitori di capelli delle valli cuneesi, che, seguendo le vie di questo singolare commercio, scavalcavano le Alpi e arrivavano fino in Francia.
PER CHI VUOLE AVVENTURARSI NEL METAVERSO

L’antimondo, di Nathan Devers, E/O Edizioni 2023, traduzione di Giuseppe Giovanni Allegri, pp. 256
Libro vincitore del Premio Goncourt – La Scelta dell’Italia, 2023
«Bisognava raccontarla, questa spirale. La spirale di quelli che vanno e vengono tra il virtuale e la realtà. Che perdono la misura man mano che sfumano i confini tra gli schermi e le cose, i miraggi e il reale, il mondo e le reti. Il circolo vizioso di una generazione che a tutto si connette, tranne che alla vita».
Mentre Julien sprofonda nella misera quotidianità scopre online un mondo “speculare” dalla precisione diabolica dove tutto è possibile: una seconda chance di diventare quello che avrebbe sognato di essere… Benvenuti nell’Antimondo.
«Se non avete capito niente del metaverso, questo è il romanzo che fa per voi». Le Point
PER CHI ASPIRA ALLA SOSTENIBILITA’ DELLA TECNOLOGIA

Oggetti buoni, di Steven Umbrello, Fandango 2023, pp. 120
Non possiamo immaginare un mondo senza le nostre tecnologie e i nostri strumenti. In molti modi, le nostre tecnologie sono ciò che ci definisce come esseri umani, separandoci dal resto del regno animale. Tuttavia, pensare alle nostre tecnologie come semplici strumenti, strumenti che possono essere usati nel bene o nel male, ci rende vulnerabili agli effetti sistemici e duraturi che le tecnologie hanno sulla nostra società, sui comportamenti, e sulle generazioni future. Oggetti Buoni esplora come le tecnologie incarnano i valori dei loro creatori. Prendendo questo approccio unico per guardare alle nostre importanti tecnologie, questa è la prima monografia che esplora come le tecnologie siano sensibili al valore, dimostrando come possiamo orientare il nostro futuro attraverso un design intelligente ed etico. Piuttosto che aspettare il futuro, Oggetti Buoni ci mostra come possiamo progettare il nostro futuro per i valori che riteniamo più importanti.
PER CHI AMA TOMASI DI LAMPEDUSA E LE ATMOSFERE DEL GATTOPARDO

Nella corrispondenza tra Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Alessandra Wolff von Stomersee il ritratto intimo di due personaggi straordinari.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del Gattopardo, e Alessandra Wolff von Stomersee, baronessa baltica e psicoanalista che contribuì a introdurre Freud in Italia, si sposarono nel 1932, trentottenne lei, di due anni di meno lui: si erano conosciuti grazie a complicati incroci di famiglia, frequenti tra gli aristocratici del tempo. Per una lunga fase della vita si spedirono lettere con molte notizie su come trascorrevano le giornate, su parenti, amici, pranzi e cani e, soprattutto, sulle reciproche letture. Rari i sentimenti. Scritte tra il 1932 e il 1943, quando, a causa delle vicende belliche, il loro matrimonio finì per assumere un «assetto più tradizionale», queste circa duecento lettere costituiscono una testimonianza estremamente significativa. Fino ad allora il loro era stato, infatti, quello che si potrebbe definire un «matrimonio epistolare»: basato su di una forte consonanza intellettuale ma di cui lo stare lontani per lunghi periodi costituiva «un elemento strutturale». Erano, i coniugi Lampedusa, fatalmente vincolati ai luoghi, alle case, ai miti fondanti della propria origine, tanto che lo scambio epistolare, il parlarsi rimanendo ognuno nel suo mondo, era divenuto, negli anni, uno dei codici primari della loro comunicazione. Giuseppe amava perdutamente la grande casa di Palermo: la casa dove era nato e si aspettava di morire. Licy (così veniva chiamata in famiglia Alessandra) non poteva, invece, restare separata a lungo dal castello avito di Stomersee in Lettonia e dalla «gente del Baltico», la «sua» gente. Sarà la guerra a scompigliare definitivamente assetti fino ad allora ritenuti immutabili: Palazzo Lampedusa viene bombardato e distrutto nel 1943, il castello di Stomersee confiscato tra l’avanzata dei tedeschi e la controffensiva sovietica.
Nel commento che conclude il volume, Giorgio Manganelli caratterizza così i due personaggi: lei, «regina boreale che ha per reggia un castello tedesco in terra di Lettonia»; lui, «custode della propria infanzia»; e sottolinea quanta energia promani da lei e quanto più languido, infantile ed emotivo appaia lui. Caterina Cardona sulle lettere, attraverso le lettere e oltre le lettere di Giuseppe e Licy conduce la sua sottile indagine svelando «un gioco della psiche, una astuzia della intelligenza e degli affetti» (Manganelli) che cattura l’interesse del lettore conducendolo alla ricerca della chiave profonda di un matrimonio e alla genesi imprevista di un capolavoro: Il Gattopardo.
Per il momento è tutto; spero di avervi incuriosito e vi auguro di trovare il libro adatto a voi, con cui trascorre qualche ora piacevole. buone letture!

In aprile io leggerò sicuramente Il bambino e le isole (un sogno di Calvino), di Marino Magliani, che esce oggi per 66thand2nd. E vista la tua recente riscoperta di Calvino, penso che piacerebbe anche a te!
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Infatti, l’ho già comprato 😊😉
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Più veloce della luce…
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Tanti titoli interessanti in questo post. Lo rileggerò con più calma per trovare quello che fa proprio al caso mio 😉
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Spero ci sia anche quello che fa per te… Buon fine settimana
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Trasloco! Hai tutta la mia comprensione!
Buona Pasqua!
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Grazie, 🙏 e buona Pasqua anche a voi 🕊️
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Mi hai incuriosita con i tuoi libri, che non conoscevo, considerando che sono in vari gruppi di lettura fb. Grazie. Ciao, Elisa
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Mi fa molto piacere sentire che hai trovato qui qualcosa di nuovo! Buone letture 🤗
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“L’antimondo” non lo conoscevo ma sembra davvero interessante!
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Originale e particolare 👍👍👍
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