“Quei giorni di maggio quando tutto è suggerito, e niente ancora soddisfatto”…. Adoro questa frase che racchiude quello che per me rappresenta il mese di maggio; ovviamente non l’ho scritta io, ma il poco conosciuto scrittore inglese Francis King (la cui autobiografia merita una lettura). Maggio suggerisce un’aria che profuma già d’estate ma senza le calure fastidiose, suggerisce profumi di fiori e frutti, di giornate che ormai ci regalano tante ore di luce da trascorrere all’aperto. Eppure sembrano spesso solo promesse, basta un temporale, bastano due giorni di pioggia e sembra che ci abbia illuso. Ma dura poso, questa uggia; il sole si riaffaccia, gli insetti riprendono a ronzare e i pollini a fluttuare nell’aria. Maggio è uno dei miei mesi preferiti perché fa già caldo ma non troppo, si possono fare tante cose all’aperto. Compreso leggere seduti su una bella sdraio… il mio massimo di attività all’aperto….. Vabbè, scherzavo…. (non troppo…).
Ecco allora alcuni titoli che vorrei leggere; se avete altri suggerimenti, saranno benvenuti.
PER CHI AMA I ROMANZI DELLA MEMORIA, I RICORDI DELL’INFANZIA

Questo romanzo è il racconto di un’infanzia della fine degli anni Settanta, quando una piccola vettura gialla stracolma di bagagli poteva scivolare su e giú per la penisola, dalla Sicilia al Veneto, e, con aria di festa e trasgressione, trasportare sogni, speranze e memorie di un paese antico e moderno.
Ti ho vista ieri, di Patrizia Liquidara, Neri Pozza 2023, pp. 272
Attraverso i ricordi della bambina di ieri, Patrizia Laquidara costruisce un inventario di vite e persone, nomi e nomignoli, oggetti e animali: dalla figura tenera e inquietante di un medium bizzarro a un pappagallo irriverente, dalle voci dei pescatori al mercato di Catania al fragore di una vecchia fornace a Murano. Un universo magico, in cui si specchia l’incanto proprio di ogni infanzia, ma anche quello di un paese che, tra il mare di Catania e lo stretto di Messina, l’autostrada del Sole, i treni infiniti attraverso le gallerie dello stivale, le campagne e le colline dell’alto vicentino, approda alla modernità trasportando tutto il peso delle sue antiche radici e leggende. Con una prosa sobria e insieme sofisticata si fa emergere il suono dei racconti orali appresi da bambina.
PER CHI AMA – CON UN PO’ DI NOSTALGIA – LO STILE DI VITA DI MONTAGNA

Anni d’oro, di Arno Camenisch, Keller editore 2023, traduzione dal tedesco di Elisa Leonzio, pp. 124
Camenisch è uno dei miei scrittori preferiti che parlano delle persone che vivono in montagna, del loro modo di vedere la vita e i rapporti tra le persone. Qui sul blog trovate tutti i suoi libri recensiti. Sono sempre romanzi brevi, con uno stile molto essenziale, asciutto, come si addice alla gente di montagna, del resto. Qui trovate la recensione di questo nuovo romanzo.
Da 51 anni, Margrit e Rosa-Maria gestiscono un chiosco con tanto di bella insegna luminosa e pompa del carburante. È il punto di riferimento per l’intero paese e per chiunque si ritrovi a percorrere le strade di quelle montagne. Da Margrit e Rosa-Maria sono passate persone di ogni tipo e le due donne hanno visto di tutto: auto eleganti e vecchi ciclomotori, il Tour de Suisse, celebrità e persino truffatori, ma i loro preferiti sono gli innamorati che soffrono pene d’amore. È così che al chiosco tra un caffè, una rivista e un biglietto della lotteria ci si scambia confidenze, storie accorate, parole gentili, e si svela ciò che fa vibrare gli animi. Arno Camenisch racconta con grande ironia e una certa nostalgia un mondo che cambiamento dopo cambiamento rischia quasi di scomparire, ma fino a quando Margrit e Rosa-Maria gestiranno il loro chiosco quel mondo rimarrà meravigliosamente bello e luminoso. «Anni d’oro» è una storia dal valore universale nella quale un piccolo angolo di montagna diventa specchio dei nostri tempi e, allo stesso tempo, conferma Camenisch come una delle voci più originali della letteratura in lingua tedesca di oggi.
PER CHI AMA LA TENSIONE DEL CRIME A SFONDO SOCIALE, E L’AUSTRALIA

Città di polvere, di Hayley Scrivenor, NN Editore 2023, traduzione dall’inglese di Fabrizio Coppola, pp. 354
Qui trovate la mia recensione.
In un caldo pomeriggio di fine novembre, a Durton, Australia, la dodicenne Esther scompare mentre torna a casa da scuola, e la comunità della piccola cittadina sprofonda in un vortice di dubbi e dolore. La detective Sarah Michaels, donna queer in un mondo maschile e maschilista, viene inviata sul posto per indagare, e ben presto i sospetti cadono sul padre della ragazzina, Steven, un uomo affascinante dal passato controverso. La detective non è la sola a voler far luce sul caso: anche Ronnie, migliore amica di Esther, è determinata a scoprire la verità, ma si scontra con i segreti e le bugie delle persone intorno a lei, incapaci di sacrificare la propria reputazione in un ambiente dove tutti si conoscono e le voci si diffondono rapidamente. Con un sapiente gioco narrativo che alterna i punti di vista dei protagonisti a quello corale dei ragazzini, Hayley Scrivenor mette in scena un crime in cui lo sfondo sociale e ambientale determina le azioni dei personaggi, minando certezze e fiducia reciproca. Ma è proprio nel dolore che la comunità si ricompatta e fortifica, trovando nel perdono il sentimento più potente per aprirsi a un futuro diverso.
PER CHI AMA I MISTERI, LE FUGHE E LO STILE DI CORMAC MCCARTHY

Cormac McCarthy, autore del bellissimo La strada che nel 2007 ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa, nonché di Non è un paese per vecchi, diventato il film omonimo firmato dai fratelli Coen, ritorna con un atteso romanzo:
Il passeggero, di Cormac McCarthy, Einaudi 2023, traduzione dall’inglese di Maurizia Balmelli, pp. 392
Durante una missione di recupero al largo della costa del Mississippi, Bobby Western vede quel che non avrebbe dovuto vedere: un JetStar apparentemente intatto adagiato sul fondale e, in cabina, chiome fluttuanti, bocche aperte e occhi vuoti, nove corpi senza vita. Da dove viene quell’aereo, che fine ha fatto la scatola nera, e che ne è stato della decima persona sulla lista passeggeri? Queste le domande a cui Bobby, perseguitato da due emissari governativi «con un’aria da missionari mormoni», non sa dare risposta. Capisce allora di dover scomparire. Del resto a fuggire ci è abituato, da tanto tempo è inseguito dai sensi di colpa nei confronti del mondo e di lei, Alicia, l’amore del suo cuore, la rovina della sua anima. Alicia Western, sua sorella.
Dolente viandante del mondo da sempre braccato dalla perdita e dalla colpa, ora Bobby deve tornare a fuggire, inseguendo la libertà e il ricordo di una donna per sempre irraggiungibile.
PER CHI AMA I ROMANZI DISTOPICI

Cielo, di Piia Leino, Voland editore 2023, traduzione dal finlandese di Irene Sorrentino, pp. 288
Un romanzo lucido ed essenziale, una distopia che forse sta per avverarsi, che probabilmente stiamo preparando con le nostre stesse mani… nel 2019 ha vinto il Premio dell’Unione Europea per la letteratura.
Helsinki, 2058. Dopo una violenta guerra civile, la società è crollata e il movimento sovranista Luce ha preso il potere sull’ex capitale della Finlandia. I dissidenti politici sono fuggiti al nord, mentre ai cittadini leali Luce ha donato Cielo, una realtà virtuale dove tutto è meraviglioso e colorato. Cielo però è anche un anestetico sociale: addormenta le menti, placa gli istinti e infiacchisce lo spirito. Akseli, un ricercatore universitario, tenta di scoprire la causa dell’epidemia di apatia, che ha annullato gli appetiti sessuali e azzerato le nascite. Ottenuto l’accesso a Cielo, si imbatte in una donna di nome Lina. L’incontro è così potente che i due decidono di incontrarsi anche nella realtà. Da quel momento, tutto cambia…

Un’altra opera che mette in discussione il nostro stile di vita attuale è il nuovo romanzo dello scrittore spagnolo José Ovejero, attento osservatore della società contemporanea, uno dei miei preferiti, le cui opere potete trovare recensite qui sul blog.
Fumo, di José Ovejero, Voland edizioni 2023, traduzione dallo spagnolo di Bruno Arpaia, pp. 144
Una donna e un bambino vivono in una baracca in mezzo alla foresta, non hanno legami di sangue ma insieme formano una famiglia, atipica e silenziosa. Il rapporto tra i due si riduce a gesti, sguardi e abitudini condivise. La vita nella baracca è semplice, primitiva, finalizzata alla sopravvivenza, mentre il mondo fuori è ostile e selvaggio, il cibo scarseggia, la civiltà e la tecnologia sono echi lontani, appartengono a un passato dimenticato… Con uno stile asciutto e poco rassicurante José Ovejero ci racconta un futuro primordiale abitato da personaggi solitari e senza alcuno spirito eroico, e ci spinge a riflettere sull’animalità profonda della natura umana ma anche sulla sua straordinaria capacità di resistenza.
PER CHI AMA I VIAGGI PERSONALI DI SCOPERTA

Bolero Avana. Un memoir, di Carla Vitantonio, ADD editore 2023, pp. 384
Dopo la Corea del Nord e il Myanmar, Carla Vitantonio, alla guida della sua automobile cinese, ci porta tra le strade dell’Avana, lungo i litorali e nelle zone rurali dell’isola del Caribe, raccontando un altro pezzo della sua vita eccezionale nei luoghi impossibili del globo che sceglie di far diventare la sua casa. Pagina dopo pagina entriamo e usciamo dall’intimità dell’autrice, e la accompagniamo mentre nuota nella piscina diroccata del Copacabana colma di pesciolini tropicali, la scortiamo nelle camminate forsennate per vicoli, scale, terrazze e corsie di supermercati sprovviste di quelli che noi consideriamo beni di consumo di base (il burro!). In questo vortice esperienziale ci ritroviamo a meditare con lei su temi quali razzismo, post-colonialismo, femminismo bianco, e siamo sempre con lei quando celebra passi fatidici della sua nuova vita, fino al momento dell’ennesimo addio.
PER CHI AMA I ROMANZI ON THE ROAD, LE STORIE AVVENTUROSE E IL SUD-AMERICA

Edicola Edizioni pubblica Yomurí, il nuovo romanzo della scrittrice cilena Cynthia Rimsky: un rocambolesco road trip, un’avventura piena di ironia alla ricerca dell’identità e delle origini.
Yomurí, di Cynthia Rimsky, Edicola Ediciones 2023, traduzione dallo spagnolo di Silvia Falorni, pp. 280
Sbattuto fuori casa dalla quinta moglie, Kovacs, ex diplomatico in pensione e gran seduttore, chiede alla figlia Eliza di aiutarlo a realizzare il suo ultimo desiderio: vuole riportare la pace in famiglia ricongiungendosi con l’ultima figlia, Sonya. Eliza acconsente e i due partono per un periglioso viaggio verso il sud del Cile. Nella stessa direzione si muovono Carri, una giovane in cerca delle proprie radici, e un gruppo di nativi decisi a rioccupare un territorio appartenuto in passato alle loro famiglie. Per tutti Yomurí rappresenta la destinazione finale e insieme il simbolo di quello che nella vita continua a sfuggirci, un’utopia che si allontana ogni volta che stiamo per raggiungerla. Accolti nelle case mobili dei nativi, Kovacs ed Eliza inizieranno ben presto a sentirsi parte della comunità fino a quando l’illusione di una nuova pace travolgerà anche le loro vite.
PER CHI AMA I PERSONAGGI CHE NON HANNO PAURA DI DARE UNA SVOLTA – IMPREVISTA – ALLA PROPRIA VITA

Marzahn, mon amour della scrittrice e drammaturga Katja Oskamp in Germania è diventato un caso letterario, con centomila copie vendute. L’Orma lo ha pubblicato in Italia.
Marzahn, mon amour, di Katja Oskamp, L’Orma editore 2023, traduzione dal tedesco di Rachele Salerno, pp. 144
Il romanzo narra la storia di una donna, l’autrice stessa, che dà una svolta netta alla sua vita. A quarantaquattro anni Katja si divide tra una carriera di scrittrice assai traballante e una vita famigliare sempre più scialba. Sulla sua scrivania, un romanzo che nessuno vuole pubblicare. Ma un giorno, seguendo il più inaspettato dei consigli, si iscrive a un corso da estetista e finisce a lavorare come pedicure a Marzahn, quartiere di palazzoni alla periferia di Berlino, monotono e grigio soltanto all’apparenza. Questo nuovo impiego, che presto scopre di amare, le apre le porte di un’intimità fatta di chiacchiere minute e grandi confessioni. Con sguardo ironico e partecipe, Oskamp condensa intere vite in poche pagine, raccontando il variopinto mosaico di una comunità piena di storie da ascoltare.
Incontriamo così la sarcastica signora Frenzel che «non si lascia rovinare l’umore da niente e da nessuno», conosciamo il signor Hübner, sedicente depresso che di professione scrocca cure allo Stato, seguiamo la straordinaria odissea di Gerlinde Bonkat, profuga «immune a ogni vittimismo» che a ottant’anni fa ancora tutto di testa sua. Tra calli e massaggi, una commedia umana in miniatura. e si mette a fare la pedicure, invece che languire a casa tutto il giorno in attesa di risposte dagli editori a cui ha mandato il suo romanzo.
PER CHI AMA LE AMICIZIE CHE RESISTONO ALLE INTEMPERIE DELLA VITA

Un romanzo di relazioni, dove nessuno è innocente e nessuno è del tutto colpevole: la storia di tre uomini che si perdono e si ritrovano, in un’amicizia che attraversa le età, i luoghi, i fraintendimenti, le relazioni con le donne; uniti da un legame che è amicizia, fratellanza, incomprensione, voglia di confronto, necessità di avere modelli da imitare o contrastare, in quest’avventura che è trovare il proprio posto nel mondo. Tre uomini che diventano specchio di un’epoca difficile, dei conflitti irrisolti che l’attraversano, delle mediazioni faticosamente raggiunte. E di un malcelato bisogno d’amore.
Tra noi uomini, di Marco Pontoni, Nutrimenti edizioni 2023, pp. 288
Un giovane, Enzo, alla ricerca di qualcuno che gli faccia da padre. Il suo amico del cuore, Andrea, al quale lo lega un rapporto maturato sui banchi del liceo, quando la vita è voglia, desiderio, scoperta. E infine un uomo, Antonio, padre di Andrea e pittore anarchico che prende a cuore Enzo al punto di volerlo instradare – proprio come un padre – verso l’età adulta. Un’età che coincide, fatalmente, con la scoperta del sesso. E, nel caso di Enzo, dell’amore.
Sono questi i protagonisti di una storia fatta di traiettorie – le traiettorie di esistenze che talvolta si intrecciano, talvolta si discostano, senza mai separarsi del tutto. La traiettoria di Enzo si srotola fra Italia, Medio Oriente e Africa mentre insegue una carriera da giornalista, ed è una traiettoria di chiaroscuri, fraintendimenti, domande che non hanno avuto risposta. Di una solitudine fatta destino. Più chiara è la traiettoria di Andrea, ma solo in apparenza. Mentre Antonio, nel tentativo stolido e tenace di vivere, schiva i suoi demoni e utilizza in maniera spregiudicata quel po’ di carisma e le sue capacità manipolatorie.

BUONE LETTURE E BUON MESE DI MAGGIO A TUTTI!
Prima di tutto devo cercare di venir fuori dalla biografia di Philip Roth (circa 1000 pagine) poi vedremo…
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😁😁😁 Coraggio….
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Sei sempre una fonte inesauribile di libri fuori dal coro! Io sono combattutissima su Cormac, lo amo, ma ho il terrore di rimanere delusa!
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Anch’io sono sempre cauta quando si tratta di autori che ho apprezzato in altre opere. A volte va bene, altre invece.. Si resta delusi.. Ma mi piace tentare la sorte 😊
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Urca che listona, mi segno tutto.
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Allora buone letture!!
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mò me li segno, adesso voglio concentrarmi su Stig Dagerman
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Grande autore!
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sì, romanziere, saggista, poeta
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Diverse cose mi interessano, in particolare quel giallo australiano ed il libro di Patrizia Laquidara, che conosco solo come cantante ma che promette molto bene anche nella scrittura.
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Il romanzo di Scrivenor, l’autrice australiana, lo leggerò molto presto. Ti saprò dire…..
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