Il mestiere di leggere. Blog di Pina Bertoli

Letture, riflessioni sull'arte, sulla musica.

Milkman

INCIPIT

Il giorno in cui Qualcuno McQualcuno mi ha puntato una pistola al petto e mi ha chiamata gatta e ha minacciato di spararmi è lo stesso giorno in cui il lattaio è morto. È stato fatto fuori da una delle squadre d’assalto governative, e a me non è importato nulla che l’avessero fatto fuori. Ad altri importava però, e alcuni di questi mi conoscevano solo di vista, come si suol dire, ma non ci eravamo mai parlati, ed ero sulle loro bocche per un pettegolezzo che loro stessi avevano messo in giro, o più probabilmente era stato cognato numero uno, cioè che io avessi una relazione con questo lattaio, io diciottenne, lui quarantunenne. Sapevo quanti anni aveva, non perché l’avevano ammazzato ed era finito su tutti i media, ma perché questi professionisti del pettegolezzo non facevano che ripeterlo, da mesi, prima che gli sparassero, che una diciottenne con un quarantunenne era disgustoso, che ventitré anni di differenza erano una cosa disgustosa, che lui era sposato e non era il tipo da farsi abbindolare da me perché c’era un mucchio di gente tranquilla di cui nemmeno ti accorgevi che pure stava lì a sbirciare. Anch’io avevo le mie colpe, a quanto pare, in questa relazione con il lattaio. A me il lattaio non piaceva ed ero solo spaventata e confusa da questo suo pedinamento e dalla sua ostinazione nel voler avere una relazione con me. Nemmeno cognato numero uno mi piaceva. Aveva questa fissazione compulsiva d’inventarsi cose sulla vita sessuale delle persone. Sulla mia vita sessuale.

Anna Burns

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