INCIPIT
Parleremo di grandi scomparsi, di un patto di morte che dà sapore alla vita, del potente richiamo della foresta e dell’amore, capace a sua volta di dare valore alla vita. La storia è poco verosimile, ma dal momento che ci sono stati dei testimoni non possiamo rifiutare di crederci. Ci priveremmo di quegli altrove improbabili che danno asilo a degli esseri unici. La storia è quella di tre vecchi che hanno scelto di scomparire nella foresta. Tre esseri innamorati della libertà.
«La libertà è scegliere la propria vita.»
«E la propria morte.»
Questo è ciò che Tom e Charlie diranno alla visitatrice. Loro due messi insieme fanno quasi due secoli. Ottantasei anni Tom, tre di più Charlie, e pensano di potercela fare ancora per diversi anni. Il terzo ha smesso di parlare. È morto da poco. Morto e sepolto, dirà Charlie alla visitatrice, che si rifiuterà di credergli, troppo lungo era stato il percorso per arrivare a quel Boychuck, Ted o Ed o Edward. Le varianti del nome di quell’uomo e la stranezza del suo destino pervaderanno tutto il racconto. La visitatrice è una fotografa, e ancora non ha un nome. E l’amore? Be’, per l’amore bisognerà aspettare.
Jocelyne Saucier