Nelle mie esplorazioni dei cataloghi delle CE che amo trovo sempre novità molto attraenti. Come questo libro edito da Keller!! Si trova nella collana Razione K, dedicata al reportage narrativo che si muove tra giornalismo, letteratura di viaggio e approfondimento. Qui sul blog, trovate varie recensioni a libri di questo genere. Ma vediamo questa novità:

 

Terra di nessuno. L’incredibile storia di Moresnet, un luogo che non sarebbe dovuto esistere, di Philip Dröge, Keller editore 2020, traduzione di Andrea Costa, pagg. 288

 

Droge terra di nessuno

TERRA DI NESSUNO È UN LIBRO SORPRENDENTE E DIVERTENTE SU COME SI POSSA RACCONTARE LA STORIA DI UN CONTINENTE INTERO PARTENDO DA UN PICCOLISSIMO LEMBO DI TERRA LETTERALMENTE “DIMENTICATO” DURANTE LA RIORGANIZZAZIONE DELL’EUROPA AL CONGRESSO DI VIENNA…
TUTTO È INIZIATO CON NAPOLEONE, UNA VASCA DA BAGNO IN ZINCO E UN GENIALE INVENTORE…

 

Alla fine del Congresso di Vienna, nel 1815, una piccola porzione di territorio vicina a Aquisgrana scivola dimenticata – e indivisa – tra le mani dei rappresentanti degli Stati europei. Sia la Prussia sia i Paesi Bassi la rivendicano ma senza mai riuscire a trovare un’intesa. Prende forma così uno stranissimo accordo provvisorio che finirà per durare oltre cent’anni. Questa è la storia del Moresnet neutrale che conta una superficie di 3,4 chilometri quadrati e che resiste a ogni tentativo di spartizione e annessione. Allo stesso tempo non solo diventa un caso politico e di diritto internazionale ma anche fucina di fiorente economia, sperimentazioni filateliche e persino linguistiche, crocevia di fatti e costumi del XIX e XX secolo e anche eldorado per avventurieri, contrabbandieri, giocatori e sognatori di ogni genere.
La storia politica, sociale e culturale dell’Europa è davvero indimenticabile se vista e raccontata dall’angolo visuale di Moresnet.
Ancora una volta è un piccolo territorio a permetterci di guardare alla grande Storia, il tutto in un libro vivace, colto e divertente che è allo stesso tempo viaggio, omaggio, trattato di costume, reportage e saggio, racconto di un mondo scomparso, di una terra e di uomini che vivono letteralmente su quattro confini.

La cittadina mineraria tra Belgio, Olanda e Germania non venne assegnata dal Congresso di Vienna e per un secolo visse in apolide neutralità: tale «meraviglioso errore della storia» mostra l’illusorietà di ogni confine. Lorenzo Fazzini, La Stampa

 

PHILIP DRÖGE
Nato a Groningen (Paesi Bassi) nel 1967, Philip Dröge è autore di libri storici e giornalista. Ha collaborato tra gli altri con «National Geographic», «Forbes», «NRC Handelsblad» e «De Morgen» e ha presentato per anni una rubrica settimanale di informazione scientifica su BNR Nieuwsradio.
È fondatore di faqt, un’agenzia stampa di divulgazione scientifica. Ha pubblicato il bestseller Meesterspion (2002) sui legami tra il principe Bernhard dei Paesi Bassi e vari servizi segreti, De Schaduw van Tambora e Pilgrim.