Come ogni anno, inizia la rassegna di libri per ispirare i vostri regali di Natale. Libri che potrete regalare a parenti ed amici, ma anche alle biblioteche comunali e scolastiche: un libro è sempre un buon investimento e regalare cultura è un dono per chi lo riceve e per un sistema imprenditoriale grazie al quale la società può continuare a crescere.

Vi segnalo novità letterarie di questi ultimi mesi ma anche libri che ho letto in passato o di recente e per i quali avete a disposizione anche la mia recensione, oltre alla sinossi. I libri che vi propongo sono anche un viaggio letterario intorno al mondo, dal Sudafrica, all’Islanda, al Canada, alla Svezia, agli Stati Uniti e naturalmente una puntata in Italia.

Buoni acquisti – in libreria, preferibilmente! – e buone letture a tutti.

ROMANZI

Il nuovo straordinario romanzo di Damon Galgut, vincitore del Booker Prize 2021, che racconta il declino di una famiglia bianca durante la transizione del Sudafrica dall’apartheid e dal colonialismo alla società libera. Il racconto inizia nel 1986 e termina nel 2016, abbracciando quindi un trentennio cruciale, sia a livello pubblico che privato, per le vite dei protagonisti. (la mia recensione)

Partiamo subito per l’Islanda: l’autrice islandese più amata (vi ho parlato di lei in questa recensione), torna a sorprendere i lettori con un romanzo che parla di luce; una luce abbagliante e magica come quella dell’aurora boreale tipica del suo paese. Un romanzo che parla della prima luce che vediamo, quella di quando veniamo al mondo. Una luce così abbagliante che dobbiamo abituarci a tollerarla per riuscire ad apprezzarla. (qui la mia recensione)

I giorni che precedono il Natale sono tra i piú freddi dell’inverno islandese. E questa volta bisogna tenersi pronti a una tempesta eccezionale prevista per la notte della Vigilia. Dýja se lo sente ripetere dalla sorella meteorologa, preoccupata per i fenomeni climatici estremi così come per l’organizzazione della tradizionale cena festiva. Evento al quale Dýja non parteciperà perché, come al solito, è di turno. Ma a lei non dispiace: più che un lavoro, il mestiere di ostetrica è una passione profonda. Quasi innata, giacché scorre nel sangue della famiglia da almeno quattro generazioni. Eppure Dýja da ragazza non sognava di seguire gravidanze e parti. Determinante per la sua decisione di lasciare gli studi di teologia è stata l’influenza della sorella di sua nonna, la zia Fífa. Dýja ha sempre amato e ammirato quest’anziana ostetrica dalle idee un po’ eccentriche sul mondo e sulla vita, che ha esercitato per quasi mezzo secolo nel reparto maternità dell’ospedale di Reykjavík, lo stesso in cui lavora adesso Dýja. Qui Fífa, scomparsa da alcuni anni, è considerata un’istituzione, passata alla storia per i completini confezionati a maglia per ogni neonato, le deliziose torte allo sherry, le frasi enigmatiche sussurrate tra le culle. Da qualche tempo Dýja occupa l’appartamento che ha ricevuto in eredità da Fífa. Nonostante l’arredamento antiquato e l’impianto elettrico capriccioso, Dýja esita a rinnovare la casa, come se non volesse alterare la patina dei ricordi. Un giorno, in fondo a un vecchio armadio, ha ritrovato uno scatolone pieno di fogli dattiloscritti. La vita degli animaliLa verità sulla luceLa casualità: sono le tre sezioni dell’opera, in apparenza incompiuta, che Fífa ha redatto con il suo tipico stile stravagante, scrivendo di nascita e morte, luce e tenebre, rapporti tra tutte le specie viventi. Piú Dýja procede in questa lettura complicata, più le parole che Fífa le ha rivolto prima di morire si fanno chiare e il destino splende di un nuovo significato. Perché ogni tempesta arriva, e passa. E cede il posto nel cielo al fulgore di un’aurora boreale.

E ora ci spostiamo in Canada, per il il romanzo vincitore del prestigioso premio letterario canadese ScotiaBank Giller Prize.

Riproduzione è un romanzo gioioso e poetico, una riflessione sui legami di sangue, sull’evoluzione del concetto di famiglia, sull’incontro tra culture diverse e sul delicato equilibrio tra la vita e la morte. Un’opera corale spumeggiante, dallo stile estroso e innovativo, che rompe gli schemi del romanzo tradizionale e cresce e si sviluppa imitando l’aspetto biologico e ricorsivo della riproduzione.

Sono gli anni Settanta a Toronto quando Felicia, studentessa diciannovenne proveniente da una piccola e non meglio identificata isola caraibica, e Edgar, viziato rampollo di una ricca famiglia tedesca, si incontrano in una stanza d’ospedale dove le loro madri sono ricoverate. Tra i due nasce una strana relazione che si interrompe bruscamente non appena lei rimane incinta.
Passano gli anni e Felicia e il figlio Army prendono in affitto il seminterrato dell’abitazione di Oliver, un uomo divorziato di origini portoghesi, padre di Heather e Hendrix. Army non ha mai conosciuto Edgar, eppure il legame genetico tra i due è innegabile: del padre ha gli stessi comportamenti, gesti e predilezioni, in particolare l’attrazione per i soldi e le donne.
Quarant’anni dopo il loro primo incontro, le strade di Felicia e Edgar – che nel frattempo ha conosciuto il figlio – si incrociano di nuovo, lì dove tutto era cominciato…

Ora vi porto in Svezia, con un romanzo NON per tutti, molto intenso quanto pervaso di tristezza. Uno di quei libri in grado di lasciare una traccia profonda nel lettore. Personaggi come Solveig e Sidner sono per molti nella galleria dei personaggi più memorabili della letteratura del Novecento. Un libro anche molto poetico e musicale.

Musicista di fama internazionale, Victor Nordensson torna dopo tanti anni a Sunne, la cittadina di provincia svedese dov’è nato, per dirigere l’Oratorio di Natale di Bach con un’orchestra di dilettanti. Se ha accettato l’incarico è per saldare un debito con il passato, per realizzare un sogno sognato prima ancora che lui nascesse, ma soprattutto per ritrovare le sue radici di artista e di uomo. Dove comincia un essere umano, fino a dove risale la sua storia, quali avvenimenti gli hanno «aperto i canali dell’anima», facendo sì che tutte «quelle parole, quei pensieri congelati» che si portava dentro si sono sciolti in musica? È dalla morte di Solveig, cinquant’anni prima, che tutto ha inizio: Solveig è passata sulla terra spargendo attorno a sé gioia, carezze, parole, musica. È lei, la moglie di Aron, l’americana, che ha insegnato a Sunne l’uso di baciarsi alla luce del sole, è lei che ha lanciato il progetto dell’Oratorio di Natale, interrotto alla vigilia dell’esecuzione, dopo dieci anni di prove, dall’incidente che l’ha uccisa. È dall’esperienza di quel lutto, di un dolore totale, che Tunström fa discendere la storia delle tre generazioni dei Nordensson: Aron, Sidner e infine Victor. Una storia che spazia dalla Svezia alla Nuova Zelanda, all’inseguimento di quell’amore e di quella tenerezza che hanno perduto, di quella vita da cui la cortina del dolore li ha separati. «Cattedrali di sogni e di idee», dice Tunström, si nascondono dietro l’apparente banalità della vita, cattedrali che si innalzano verso quella luce e quella speranza che risuonano per tutto il romanzo nella musica di Bach.

Con questo romanzo d’esordio che ha suscitato grande apprezzamento, vi porto negli Stati Uniti. Pervaso di elementi onirici, e sostenuto da un linguaggio contemporaneo, ipnotico, Quanto oro c’è in queste colline è uno straordinario romanzo d’avventura che riscrive il mito di fondazione della frontiera, toccando temi cruciali come la razza e l’immigrazione e altri più intimi come il genere e la perdita, e che segna l’ingresso di una nuova voce nella letteratura americana.

Ba è morto durante la notte, Ma è scomparsa da tempo. Lucy e Sam, dodici e undici anni, si ritrovano all’improvviso in fuga in una terra ostile. Al tramonto della febbre dell’oro, con il cadavere del padre sulle spalle, partono per un viaggio nel grande Ovest americano, segnato da ossa di bisonti e impronte di tigri misteriose, per dare degna sepoltura a Ba. Nel cammino incontreranno cercatori d’oro e speculatori, un sinistro cacciatore di pellicce, la proprietaria di un bordello, una ricca ragazza di città che offrirà loro aiuto ma solo alle sue condizioni. Nell’ombra del ricordo del padre violento, per cui nutrono sentimenti contrastanti, Lucy e Sam dovranno cercare la loro strada in mezzo a paesaggi brutali e incantati, anche a costo di separarsi, e scoprire a poco a poco i segreti del loro passato familiare insieme a quelli del loro paese, l’America.

CRONACA E MUSICA

Di stampo autobiografico, il romanzo di Mauro Pagani – ex polistrumentista della PFM -, ci racconta la storia di Sonny, studente universitario, che in mezzo al clima rovente del 1969 lascia che la sua passione per la chitarra prenda il sopravvento su tutto il resto e si impadronisca della sua vita. Decide così di accettare un ingaggio che lo porterà in giro per il mondo. Il libro è quindi suddiviso in episodi che raccontano i momenti salienti della carriera di Sonny attraverso gli anni ’70, insieme alle sue esperienze di vita e alle persone che in un modo o nell’altro gli saranno vicine, tra cui Mauro (evidente riferimento a se stesso da parte dell’autore), musicista dalle grandi possibilità con cui si rincontrerà in tutti i suoi viaggi.

Milano, dicembre ’69. In piazza della Scala volano uova imbottite di vernice rossa. In Galleria e nei night le note si fanno più dure. La musica sta cambiando. In una pensione di via Archimede vive ancora qualche materna puttana, mentre nelle trattorie più defilate, sui Navigli, già circolano gli occhi violenti dei gangster. Di lì a poco la bohème del Sessantotto finirà sotto le macerie della Banca Nazionale dell’Agricoltura. La vernice diventerà sangue. Gli scossoni di questi anni inquieti attraversano anche la storia di Sonny, chitarrista di belle speranze, sempre in giro per il mondo a rincorrere un’identità. Sempre inseparabile dal suo strumento, fonte di gioie e rovelli: il vero centro delle sue passioni. A Londra, a Miami, a Cuba, dovunque ci sia musica da suonare, una donna da tenere fra le braccia o l’amico Mauro da festeggiare, quello che aveva sempre avuto una fortuna sfacciata, quello che ce l’aveva fatta. Ma i colori della realtà si fanno sempre più lividi, le tensioni collettive sfumano, o deludono, e quelle esistenziali diventano distruttive: come succede nel sogno infranto di Parco Lambro, dieci anni dopo. O in un casinò di Campione, dove Sonny si ritrova una notte forse solo per sentirsi dire “rien ne va plus“.

SAGGIO-RACCONTO

Ricchissimo di consigli anche pratici, storie edificanti, osservazioni dirette e ricerche scientifiche, questo libro rivela come i cani sono una fonte costante di saggezza, conforto e amore.

Dopo il successo internazionale de La saggezza dei lupi, Elli H. Radinger ci accompagna in un viaggio illuminante di scoperta e arricchimento, rivelando un mondo completamente nuovo visto attraverso gli occhi dei nostri animali domestici preferiti. Un mondo pervaso di fiducia, pazienza, amore e perdono, in cui ogni giorno è un dono e nessuno è mai troppo vecchio per scoprire nuovi trucchi e punti di vista inediti. Un racconto perspicace e aperto a tutto ciò che i nostri compagni a quattro zampe possono insegnarci sulla vita e sul senso di gratitudine. Una dichiarazione d’amore verso il migliore amico dell’uomo, il regalo perfetto per chi ama questi animali meravigliosi.

THRILLER

Il nuovo grande romanzo di King, salutato come un capolavoro da chi lo ha letto.

Billy Summers è un sicario, il migliore sulla piazza, ma ha una sua etica: accetta l’incarico solo se il bersaglio è un uomo davvero spregevole. Ora ha deciso di uscire dal giro, ma prima deve portare a termine un’ultima missione. Veterano decorato della guerra in Iraq, Billy è tra i più abili cecchini al mondo: non ha mai sbagliato un colpo, non si è mai fatto beccare – una specie di Houdini quanto si tratta di svanire nel nulla a lavoro compiuto. Cosa potrebbe andare storto? Stavolta, praticamente tutto.

Più di un thriller, Per niente al mondo è un romanzo ricco di dettagli reali che si muove tra il cuore rovente del deserto del Sahara e le stanze inaccessibili del potere delle grandi capitali del mondo. Un romanzo travolgente, che coniuga il ritmo serrato con la verosimiglianza dei romanzi storici. Ken Follett ci regala un’opera magistrale capace di raccontare la trama del mondo in cui viviamo con il passo del grande thriller che non possiamo smettere di leggere.

Nel cuore rovente del deserto del Sahara, due giovani e intraprendenti agenti segreti – l’americana Tamara Levit e il francese Tab Sadoul – sono sulle tracce di un pericoloso gruppo di terroristi islamici, mettendo così a rischio la loro vita. Quando si innamorano, le loro carriere arrivano inevitabilmente a un punto di svolta. Poco distante Kiah, una vedova coraggiosa e bellissima, decide di abbandonare il suo paese flagellato da carestia e rivolte e partire illegalmente per l’Europa con il suo bambino, nella speranza di cominciare una nuova vita. Nel corso del suo viaggio disperato viene aiutata da Abdul, un uomo misterioso che potrebbe non essere chi dice di essere. A Pechino la visione riformista e moderna di Chang Kai, l’ambizioso viceministro dei servizi segreti esteri, lo costringe a fare i conti con i vertici comunisti del potere politico che potrebbero portare la Cina e il suo alleato, la Corea del Nord, sulla via del non ritorno. Intanto Pauline Green, la prima donna presidente degli Stati Uniti, deve gestire i rapporti sempre più tesi con i suoi oppositori, mentre l’intero pianeta è scosso da un vortice di ostilità politiche, attacchi terroristici e dure rappresaglie. La presidente farà tutto il possibile per evitare lo scoppio di una guerra non necessaria. Ma la tensione internazionale cresce e si moltiplicano le azioni militari: è ancora possibile fermare quella che sembra un’escalation inevitabile?

Quando una donna viene trovata morta in una cassa di legno con il corpo trafitto da spade, la polizia di Stoccolma è frastornata: difficile capire se si tratti di un gioco di prestigio finito in tragedia o di un macabro rituale omicida. Le indagini vengono affidate a una squadra speciale: un gruppo eterogeneo di agenti scelti – e allergici alle procedure istituzionali – tra i quali spicca per doti investigative Mina Dabiri. Proprio Mina suggerisce di coinvolgere nel caso Vincent Walder, un famoso mentalista, profondo conoscitore del linguaggio del corpo e del mondo dell’illusionismo. Insieme si mettono sulle tracce del killer, ma la personalità di entrambi, segnata da piccole e grandi ossessioni e da segreti inconfessabili, ingarbuglia la caccia, anche perché il loro stesso passato si rivela connesso in modo inquietante al caso. E prima che la situazione precipiti, l’unica arma a disposizione dei due investigatori per impedire all’assassino di uccidere ancora è anticipare le sue mosse: solo comprendendo a fondo la sua follia, infatti, potranno mettervi fine. In questo primo, esplosivo episodio di una serie che è già un fenomeno internazionale, la straordinaria abilità di Camilla Läckberg di scavare negli abissi dell’animo umano incontra le competenze psicologiche di uno dei più apprezzati mentalisti del mondo per dare vita a un’originalissima coppia di investigatori: Mina Dabiri e Vincent Walder, la poliziotta misofoba e il mentalista esperto di misteri numerici, in lotta contro un serial killer spietato, e contro i propri demoni.

In questo nuovo thriller troviamo i temi preferiti di Franck Thilliez: amnesia e malattia mentale. Qui il concetto è portato al culmine poiché il protagonista soffre di amnesia psicogena atipica, una forma di amnesia molto rara e prettamente psicologica, legata al trauma . La mente chiude a chiave le porte per proteggersi. Un disturbo estremamente raro che può far scomparire i ricordi per poche ore e fino a diversi anni. Anche il tema del lutto e della scomparsa di un bambino sono temi cari all’autore, così come cacce al tesoro, enigmi e misteri.

Anche il lettore è fortemente coinvolto poiché, oltre a cercare di trovare la chiave dell’enigma che Gabriel si trova davanti, viene trascinato dall’autore su altre tracce, per mezzo di palindromi, lettere cerchiate e frasi da ricostituire. Attraverso questo processo ludico, l’oggetto libro stesso diventa una gustosa caccia al tesoro, un ultimo enigma da risolvere prima dell’epilogo. (la mia recensione)

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Bene, per ora è tutto, a rileggerci nella prossima vetrina di Natale!

Qui trovate la seconda Vetrina, e qui la terza, con tanti altri titoli interessanti.