INCIPIT
1
Il modo di camminare è quasi sempre un segno rivelatore dell’età. I bambini hanno un’andatura buffa e incuriosita: si sollevano di continuo sulla punta dei piedi alla scoperta di un mondo che resta loro nascosto a causa della statura, e nessuno ha niente da ridire fin quando non raggiungano il metro e mezzo. Dopodiché, per un breve periodo, l’andatura si fa un po’ arrogante, da teppistello; oppure, al contrario, impacciata, vagamente curva in avanti, con conseguente disappunto e apprensione dei passanti: va’ a sapere cosa può combinare uno che cammina in quella maniera! Intorno ai vent’anni, subentra invece una certa personalizzazione: c’è chi incede baldanzoso, chi cammina di traverso, a seconda del modo in cui vede la vita e di una minore o maggiore dose di paura. In ogni caso, quanto detto vale soltanto alla luce del giorno. La notte è per così dire liberatoria: svincola dalla camminata abituale e dall’età. A maggior ragione la notte tra il 17 e il 18 settembre.
Il rumore dei passi di quella notte del 2011 proveniva da vari punti della città, compreso il parco Strijs’kij, sui cui alberi da tempo immemorabile si trasferivano all’imbrunire gli stormi di corvi neri che durante il giorno si rimpinzavano nella discarica del vicino villaggio di Griboviči. Si sarebbero potuti definire tanti “assolo” quei passi di persone che neppure in epoca sovietica erano state capaci di marciare a tempo. Semmai un tamburino avesse provato a imprimere loro un ritmo, ne sarebbe uscito malconcio. Non troppo, però: quella era gente decisamente inidonea a picchiare duro, persino nel caso fosse saltato fuori che uno dei nuovi acquisti della loro cerchia era una spia. A proposito di quella cerchia: va detto per inciso che negli ultimi tempi si era drasticamente ridotta, se paragonata a venticinque, trent’anni prima, quando annoverava una cinquantina di adepti, cui si aggiungevano ogni metà settembre compagni di idee e sentimenti arrivati a Leopoli in autostop, in treno o anche a piedi. Nei pressi del monastero di Sant’Alfonso della Congregazione del Santissimo Redentore, si udirono dei passi nervosi: c’era qualcuno che andava di fretta.
Andrei Kurkov