Il mestiere di leggere. Blog di Pina Bertoli

Letture, riflessioni sull'arte, sulla musica.

La presidente

INCIPIT

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– Una balena arenata, né più né meno, immensa e distesa sulla sabbia, morta. Supina, mostruosa per le sue dimensioni, ma anche affascinante nella sua gigantesca dignità. È curioso, tutti ci sentiamo un po’ colpevoli al suo cospetto, come se avessimo contribuito a ucciderla distruggendo il pianeta. Un mattino compare sulla spiaggia come dal nulla e tutti corrono a vederla, scattano fotografie, si domandano come possa essere arrivata fin lì e perché.
L’uomo parve scacciare un pensiero e continuò:
– Ecco, questa è stata la sensazione che ho avuto quando sono entrato nella stanza. Era completamente vestita, con la sua collana di perle, che non si toglieva mai. Gli occhi aperti, fissi al soffitto. Dio mio! So che non avrei dovuto toccarla, ma la prima cosa che ho fatto è stata chiuderglieli. Non riuscivo a guardarli. Quei suoi occhi grandi, sempre pronti a ridere, che in un attimo potevano trasformarsi in quelli di una belva feroce. E la strana schiuma che le usciva dalla bocca, quella bocca che ti faceva scattare sull’attenti come un soldato. Tutti avevano paura di lei, e anch’io, perché negarlo? Lei era una forza della natura, per questo la ammiravamo, ma sappiamo che un ciclone ti può travolgere senza nemmeno accorgersene. Non riesco ancora a crederci, scusate.
Gli si era incrinata la voce. Si premette le palpebre da sotto gli occhiali, che sollevandosi sulla fronte gli diedero un’aria da grosso insetto.
– Si calmi, la prego.
– Sono un po’ scosso.
– Certamente. Per ora fermiamoci qui, dottor Badía, avrà tempo di dare la sua testimonianza con più tranquillità. La questione è molto delicata. Lei è stato l’addetto stampa della signora Castellá negli ultimi sei anni della sua presidenza
– Sì, ho dato le dimissioni per rispetto nei suoi confronti, appena ho visto che il partito l’aveva messa da parte come uno straccio. Io non sono mai stato iscritto a quella formazione politica, e sono una persona leale.
– Va bene, va bene, d’accordo. Ma adesso non mi interrompa. Quello che devo dirle è della massima importanza. Ha parlato con qualcuno di quello che ha visto?
– Con nessuno, glielo assicuro. Ho avvertito il direttore dell’albergo e lui ha chiamato voi.
– E il direttore dell’albergo è entrato nella camera della signora?
– No. Quando gli ho detto come l’avevo trovata si è spaventato, ha preso il telefono per chiamarvi e non è nemmeno voluto entrare.
– Molto bene, molto bene, perfetto. Posso sapere come mai lei aveva la chiave della camera della signora Castellá?
– Ero venuto insieme a lei da Valencia perché non dovesse presentarsi sola davanti alla corte suprema. Da quando lavoravamo insieme e la accompagnavo nei suoi viaggi, lei preferiva che io avessi sempre una tessera magnetica della sua porta, nel caso che… che non sentisse la sveglia.
– Succedeva spesso?
Badía annuì con imbarazzo, visibilmente restio a rispondere.
– Be’, qualche volta… se la sera prima aveva preso parte a un cena, poteva essere un po’ indisposta.
– Eccedeva con l’alcol, è questo che vuol dire?
Badía non potè fare a meno di annuire nuovamente. Il suo interlocutore continuò:
– Non occorre che le dica, dottore, che tutto questo non è soltanto confidenziale. Sì, ha sentito bene, non è solo confidenziale, ma assolutamente segreto, faccia conto che sia un segreto di Stato. Non sappiamo che cosa può venir fuori da questa terribile vicenda ma, data la rilevanza pubblica e politica della defunta, il segreto è fondamentale, cruciale, indispensabile, finché non si saranno chiarite le cose. Lei è d’accordo, vero?
Badía annuì ripetutamente. Era confuso, spaventato, ma capiva bene quello che gli veniva detto, anche se non sapeva esattamente con chi stesse parlando. Quell’uomo lo inquietò ancora di più quando aggiunse:
– Non parli con nessuno dell’argomento. Con nessuno, e intendo dire nemmeno con i familiari o gli amici più intimi. Se mai dovesse trapelare qualcosa, potrebbe incorrere in conseguenze molto serie, la avverto. Spero di essere stato chiaro.
– Chiarissimo. Posso sapere con chi sto parlando?
– Juan Quesada Montilla, direttore generale della Policía Nacional. Nei prossimi giorni verrà informato sul da farsi.

Alicia Giménez-Bartlett

Recensione

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