Itaca, l’isola dalla schiena di Drago, di Luca Baldoni, Exòrma 2019
“Nella mente, dovrai sempre avere Itaca“: è questo verso/esortazione di Costantino Kavafis che ha ispirato Luca Baldoni? Inizialmente la sua curiosità lo ha spinto a Itaca come meta fuori dalle rotte del turismo di massa. Poi l’incontro è diventato, per lui poeta e viaggiatore, l’isola dove andare alla scoperta dei luoghi di Ulisse, e di altri viaggiatori e studiosi che hanno inseguito il mito dell’Odissea, o di chi, stimolato dalle reminiscenze scolastiche, ha visitato l’isola con curiosità non solo paesaggistica.
Un libro che si legge con grande piacere, ben scritto e impreziosito da citazioni e riferimenti culturali; un diario che mette insieme la descrizione di un’isola poco battuta dal turismo di massa – vi si incontrano più che altro hippies d’antan, nudisti, allergici alle mete affollate – con la cultura che le ruota intorno.
Baldoni, che viaggia a piedi e dorme in sacco a pelo, nel corso dei vari viaggi sull’isola, perlustra ogni angolo, spingendosi anche in luoghi impervi e selvaggi, cercando il contatto con la gente del luogo, e intrattenendosi con i pochi stranieri che la percorrono, allacciando anche delle amicizie. Affascinato dalla conformazione e dalla natura dell’isola, la sua curiosità lo spinge verso i luoghi conosciuti dei canti dell’Odissea: la capanna di Eumeo, la Fonte Aretusa, la Roccia del corvo, la Scuola di Omero, la Grotta Loizos, Aetos, le grotte delle Ninfe. Ma, sul suo cammino, ci sono anche altri luoghi di interesse, come il monastero di Kathara. E, nel percorrerli, emergono anche i fatti di un passato più recente, come il terremoto del 1953, o i flussi migratori, e, nell’ultimo capitolo, tante curiosità e aneddoti mitologici e storico-culturali.
Itaca: una dorsale che emerge bruscamente dal mare, una schiena di drago ricoperta di un verde fittissimo che giunge quasi a toccare l’acqua, e che vista dall’alto si allarga in due masse di terra, una parte nord e una sud, collegate da un istmo alto e scosceso; coste ovunque profondamente incise, piene di rientranze e penisole, scogli dalle forme fantasiose. L’autore intraprende un viaggio di esplorazione capillare (in realtà, più di un viaggio), perlustra ogni angolo, si ferma in ogni località, da Sud a Nord. Ma subito dopo aver mosso i primi passi sull’isola, inizia inevitabilmente a sollevarsi la polvere degli scrittori, esploratori e archeologi che lo hanno preceduto, in un cammino a ritroso sino all’origine: all’isola che emerge dalle pagine di Omero, dai nomi, dai dati storici, dalle presenze archeologiche, dalle leggende locali. Allora la narrazione del paesaggio, gli itinerari naturalistici, i quadri antropologici, gli incontri, fanno spazio nel libro a succose digressioni, al mistero della “questione omerica”. Così, il periplo alla scoperta dell’isola, diventa anche una spedizione attraverso gli scritti di autori classici, l’incontro con una città bizantina scomparsa, le cartine dell’ammiragliato veneziano, i rapporti di archeologi-avventurieri d’inizio Ottocento, la scoperta ottocentesca del “tesoro di Itaca”, i tasselli ultimi degli scavi del Novecento, e molto altro.
Luca Baldoni, nato a Napoli e cresciuto a Firenze, si è formato tra Dublino, Londra e Berlino, ma considera la Grecia la sua patria spirituale. Ha insegnato Letteratura italiana e Storia dell’arte alle università di Londra e Oxford e alla James Madison University di Firenze. Ha pubblicato, oltre a diversi articoli e curatele, i libri di poesia “Sensi diversi” (2004 – Premio Camaiore opera prima), “Territori d’oltremare” (2008 – Premio Sandro Penna per l’inedito) e “Sale del ricordo” (2018). Ha collaborato con l’associazione Trekking Italia ideando e conducendo viaggi a piedi in varie località greche e dell’Italia meridionale, e ha partecipato a un progetto di cooperazione per la riapertura dell’antica rete di sentieri di Itaca. Attualmente sta portando avanti l’esplorazione della regione dell’Epiro e lo studio delle chiese bizantine di Salonicco.
Itaca è un’isola delle Isole Ionie, che si trova a sud di Lefkada e Cefalonia nel nord-est, da cui è separata dallo stretto omonimo. La sua capitale è Vathy. L’isola ha una superficie di 96 chilometri quadrati e una popolazione di 3.084 abitanti. Insieme ai altre isole minori della provincia di Itaca costituisce la prefettura di Cefalonia. Itaca fa parte della Regione delle Isole Ionie.
non l’ho letto però sono stata ad Itaca ed è uno spettacolo! ahaha, lo leggerei volentiri …. vediamo…
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Oddio amo quelle zone !!! Mi mancanooooo
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Bello questo libro, l’ho letto anch’io, veramente suggestivo…
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Di quelli che ti trasportano altrove….
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