Eccoci arrivati al penultimo appuntamento di questo 2020. Nel mese di novembre mi sono molto rifugiata nella lettura che mi ha sollevata da preoccupazioni e malumori, e mi ha regalato tante belle letture.

Ecco i libri che ho letto in questo mese:

Damir Karakaš, Il posto perfetto per l’infelicità

Tim Winton, Dirt music

Jón Kalman Stefánsson, Crepitio di stelle

Luca Baldoni, Itaca, l’isola dalla schiena di Drago

Dörte Hansen, Tornare a casa

Vigdis Hjorth, Eredità

Flavio Stroppini, Sotto il cielo del mondo

Valeria Gentile, Viagginversi

Daniel Woodrell, Tomato Red

I libri letti mi hanno letteralmente portata in giro per il mondo, che poi è esattamente uno dei “superpoteri” che mi aspetto dalla lettura: entrare in contatto con altre culture, altri stili di vita, paesaggi, lingue…. eccetera.

E, se questo è uno dei principali vantaggi che i libri ci possono offrire, allora il libro del mese di novembre è quello che più di tutti mette in relazione la letteratura – espressa in prosa e in poesia – col viaggio inteso come strumento di conoscenza e di contaminazione culturale

Gentile viagginversi

Sulle tracce dei poeti contemporanei. Giappone, Cina, Libano, Palestina, Senegal

Viagginversi, di Valeria Gentile, Exorma edizioni 2015Prefazione di Paolo Rumiz

Un lungo viaggio in giro per il mondo — Giappone, Cina, Libano, Palestina, Senegal — per incontrare noti poeti contemporanei. Una silloge che unisce poesia e prosa.
L’autrice, Valeria Gentile, si confronta e chiede loro quale può essere il valore della poesia nella realtà contemporanea e nel loro Paese.
Nel libro, anche attraverso le voci e i testi dei poeti Akira Takenami, Ho Wu Yin Ching, Husam Alsabe, Joumana Haddad e Alioune Badara Bèye si descrivono i caratteri delle comunità e dei territori, cibo e passioni, città moderne e storie antiche.