Mi vedo seduta nel caos della sua vita, a digitare sul suo colossale computer parole chiave prive di significato. La stele di Rosetta sono io, un codice impenetrabile anche a me stessa, un modo d’essere alieno, un’entità inconoscibile. Odio la me stessa che vedo e vedo me stessa che odia.
La ballata del letto vuoto, di William Wall, Nutrimenti edizioni 2022, traduzione dall’inglese di Stefano Tettamanti, pagg. 240
La splendida copertina del libro ritrae il porticciolo di Camogli, preso da una prospettiva quasi aerea, come a unirsi al volo dei gabbiani. Camogli è il luogo del cuore di questo autore irlandese (originario di Cork) che ha scelto l’Italia come meta dove vivere e passare le vacanze.
Un giorno una donna bussa alla porta di Kathleen Holohan in Irlanda, le consegna un mazzo di chiavi e se ne va senza spiegazioni. Kate, professoressa universitaria ed esperta di Joyce, è vedova da poco e ha appena scoperto che il marito, operatore finanziario, l’ha lasciata sommersa in un mare di debiti.
Non ha mai visto quelle chiavi prima, ma cercando tra le carte del marito, scopre dei documenti relativi a un appartamento a Camogli.
Kete vola in Italia, spinta anche dall’urgenza di scappare dai debiti e scopre il ‘nido d’amore’ segreto del marito e la sua amante, e lì si stabilisce.
In un vortice di emozioni contrastanti, Kate inizia a trovare conforto nella vita di questa piccola comunità di mare e nell’amicizia di Anna, un’anziana e straordinaria signora sua vicina di casa, che la prende sotto la sua ala protettrice.
Giornalista e scrittrice, ex staffetta della resistenza ed ex esponente di primo piano nei partiti della sinistra italiana, Anna insegna a Kate l’italiano e le offre l’opportunità di farsi una nuova vita. Nel mezzo di questa incredibile amicizia, Anna riceve una notizia devastante: una cara amica che non sente da trent’anni sta morendo nella sua casa di Cluny.
Le due donne, a bordo del vecchissimo Maggiolino giallo di Anna, partono alla volta della Francia in un viaggio dal finale inaspettato.
La ballata del letto vuoto, titolo che rimanda al celebre blues di Bessie Smith, è un romanzo forte e intenso, ricco di immagini indimenticabili, che poggia la sua struttura sull’amicizia fra due donne e usa questa piattaforma per esplorare temi come il capitalismo finanziario, il comunismo, il debito sovrano, l’impegno politico e sociale, la lingua, la traduzione.
Oltre all’amore, al tradimento, alla gelosia, alla solitudine, alla poesia, alla musica… Il romanzo di William Wall è eccezionalmente denso di temi cruciali per la nostra epoca, di immagini indimenticabili e di snodi narrativi degni di un noir sbalorditivo. Ma quanto lo rende ancora più eccezionale è la leggerezza, l’equilibrio, la freschezza, la passione e l’originalità con cui tutti i temi vengono presentati e approfonditi, dando vita a un racconto di fortissimo valore ideale e di irresistibile forza narrativa.

William Wall è nato a Cork nel 1955 ed è autore di sei romanzi, tre raccolte di racconti e quattro volumi di poesia. Il suo romanzo This is the Country del 2005 è stato selezionato per il Man Booker Prize. Nel 2017, con la raccolta The Islands, è stato il primo autore europeo ad aggiudicarsi il Drue Heinz Literature Prize, prestigioso premio americano per racconti in lingua inglese. Vive tra l’Irlanda e la Liguria, a Camogli, e traduce dall’italiano. Un’antologia delle sue poesie è stata pubblicata nel 2012 con il titolo Le notizie sono, a cura di Adele D’Arcangelo. Con Nutrimenti ha già pubblicato Il turno di Grace (2021).
