Un romanzo d’esordio che esamina gli effetti a catena della malattia mentale e del tradimento su una famiglia distrutta.

L’acqua più profonda, di Katya Apekina, Bompiani 2022, traduzione dall’inglese di Gaia Guerzoni, pp.384

Il libro ha ricevuto molti elogi, inclusa una recensione stellata da Kirkus Reviews che dice, in parte, “L’inventiva di Apekina con la struttura e la scrittura segna ogni pagina del libro, e il risultato è uno sguardo propulsivo ed elettrizzante su come la famiglia – e l’arte – possono sia spezzare le persone che rimetterle insieme”.

Dopo che Marianne viene ricoverata contro la sua volontà in un ospedale psichiatrico, le due figlie, Edie e Mae, sedici e quattordici anni, sono costrette a lasciare la casa dove sono cresciute in Louisiana per andare a vivere a New York con il padre Dennis. All’inizio le ragazze non si fidano di lui, ma il legame fra loro comincia a sgretolarsi quando Edie sceglie di rimanere fedele a Marianne, convinta che Dennis sia il vero responsabile del suo crollo, mentre Mae si avvicina sempre più al padre. Due voci, due racconti che raccontano la stessa storia. Ma a chi possiamo, a chi dobbiamo credere quando ci tuffiamo nelle acque insondabili della memoria familiare?

Katya Apekina è nata a Mosca e vive a Los Angeles. È autrice, sceneggiatrice e traduttrice. I suoi racconti sono apparsi su The Iowa ReviewSanta Monica ReviewWest BranchJoylandPANK e altre riviste.