Lui mi ha domandato se non volevo rifletterci un po’, “Non l’ho mai fatto in vita mia,” gli ho risposto, “almeno, non per le questioni importanti.”
Questo libro è una lunga lettera, un collage di ricordi che, unendo tra loro passato e presente, accostandoli e creando effetti di rimando, come in una galleria di specchi, ammanta il lettore di malinconia e di appagamento.
La settantenne Ellinor parla a ruota libera, attraverso una lunga confessione, all’amica e alla sé stessa che si ricompone, pezzo dopo pezzo, ripercorrendo il passato e gli eventi che lo hanno scandito, per costruirsi un ponte con il quale attraversare la terra di nessuno che potrebbe diventare la sua vita senza Georg e della quale invece lei vuole riappropriarsi, per darle la sua direzione.
Bisogna scegliere il dolore che ti si addice, e io non sono mai stata il tipo che si guarda indietro. Non è assolutamente da me. Non ho mai rimuginato sulla morte né sul fatto che stessi invecchiando. Perché avrei dovuto farlo? C’era forse un’alternativa?


Una citazione “fatidica” e potrebbe aver ragione
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secondo me si, è molto centrata..
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Grandissime citazioni!
Grazie per aver parlato di questo libro 💖
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per me è molto bello, non scontato
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Grazie ancora e buon lunedì 💖
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