INCIPIT
Si svegliò col suono della stessa musica tonda, dal ritmo sciocco. Come tutte le mattine, ascoltò l’elenco delle ipertrofie del traffico, fra Sala Consilina e Lagonegro Nord fra Brogeda e Como e Chiasso. Levò una mano senza aprire gli occhi, palpò la superficie liscia della radio. La radio tacque. Un piccolo sollievo subito annullato dal peso degli oscuri riferimeti notturni. Sentendosi stanco si alzò. Si guardò i piedi. Uniti, nudi, magri. Gli parvero estranei al suo corpo.
Lidia Ravera
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