È Valeria Gargiullo con il romanzo “Mai stati innocenti” edito da Salani editore a vincere il Premio John Fante Opera Prima 2022.

La cerimonia di annuncio e di premiazione si è svolta sabato 20 agosto 2022 a Torricella Peligna durante la XVII edizione del Festival John Fante, diretto da Giovanna Di Lello, alla presenza del Sindaco di Torricella Peligna Carmine Ficca, di Victoria Fante, figlia del grande scrittore, dei membri della Giuria tecnica Maria Ida Gaeta (presidente)Nadia TerranovaMaria Rosaria La Morgia e Mario Cimini, che insieme agli altri giurati Masolino D’Amico e Claudia Durastanti hanno selezionato i quattro libri finalisti di quest’anno: insieme al libro vincitore, “Sarà solo la fine del mondo” di Liv Ferracchiati, Marsilio, “Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa” di Francesca Mattei, Pidgin, Edizioni, “I miei stupidi intenti” di Bernardo Zannoni, Sellerio Editore.

“La vincitrice Valeria Gargiullo che con il suo romanzo “Mai stati innocenti” edito da Salani ha convinto sia la giuria tecnica sia la giuria popolare. Il suo e un romanzo di formazione, un esordio che rivela autentica passione per la scrittura. Il premio Fante assegna la vittoria a Valeria Gargiullo anche per incoraggiare e rafforzare la sua determinazione e la sua fiducia nella scrittura come possibile riscatto.” dichiara la presidente della Giuria tecnica Maria Ida Gaeta.
Le letture sono state a cura dell’attore Italo Amerighi.

Giovedì 18 agosto durante il Festival è stato premiato anche Marco Vichi, vincitore del Premio alla carriera John Fante – Vini Contesa 2022.

SINOSSI

Uno stradone di un chilometro divide Civitavecchia a metà. Da una parte Santa Fermina, con le sue villette a due piani e le vie coi nomi dei fiori; dall’altra Campo dell’oro, i casermoni popolari e i fumi degli impianti industriali che corrodono l’anima delle persone. Di là, un futuro prospero, le bollette in regola, le vacanze al mare; di qua, le famiglie arrancano e i figli, abbandonati a loro stessi, sognano una fuga impossibile. È quello che fa anche Anna, che ha studiato duramente e messo i soldi da parte per potersene andare via, lontano, all’università. Poche settimane ancora e finalmente salirà su un treno, pronta a costruirsi una vita diversa. Tutto sembra andare in frantumi quando Anna vede Simone, il suo fratellino di quattordici anni, in sella a un motorino, con un martello in mano, insieme alla feroce banda criminale che controllala zona. I Sorci, li chiamano, e nei loro affari è bene non immischiarsi mai. Anna vorrebbe salvarlo, ma sa che concerta gente è impossibile trattare. Si scende a patti, semmai, fino alle estreme conseguenze. Con l’autenticità di chi in un posto così ci è nato e cresciuto, Valeria Gargiullo demolisce la retorica che spesso accompagna il racconto delle periferie, e lo fa con la consapevolezza che il Male non è soltanto un nemico, ma anche un compagno quotidiano e una pericolosa tentazione.

Valeria Gargiullo (1992) proviene da un quartiere popolare di Civitavecchia e cerca nella scrittura una forma di riscatto. Ha frequentato il Master in Tecniche della Narrazione della scuola Palomar. Attualmente vive a Roma, dove studia Lettere. Questo è il suo primo romanzo.