Eccoci al consueto appuntamento con le vetrine natalizie della mia libreria virtuale. Vi propongo i libri che mi sembrano interessanti cercando di variare nei generi in modo che possiate trovare spunti per regalare ad amici e parenti il libro più adatto a ciascuno.

Mettete tanti libri sotto l’albero di Natale!!

I Moosbrugger, di Monika Helfer, Keller 2022, traduzione di Scilla forti, pp.210

Monika Helfer ci regala un romanzo potente, dalla prosa luminosa e di rara intensità che ci trasporta in un mondo rurale e crudo e racconta dei fardelli che pesano sulla storia di ogni famiglia.
Josef e Maria Moosbrugger vivono con i loro cinque figli ai margini di un paesino in una remota valle delle montagne austriache. Sono poveri, emarginati e tenuti alla larga da tutti a eccezione del sindaco. Quando nel 1914 scoppia la guerra e Josef è arruolato e mandato al fronte, Maria e i suoi figli vengono lasciati soli a sé stessi. Un giorno alla porta della bella Maria bussa Georg, uno straniero che parla un tedesco molto diverso dal loro. Non appena la donna rimane incinta, le voci e le gelosie si diffondono velocemente. Cosa accadrà quando Josef tornerà a casa? I Moosbrugger si è imposto come un autentico caso editoriale nel mondo tedesco, conquistando critica, lettori e librai.
Un viaggio narrato in prima persona dall’autrice alla ricerca della storia della sua famiglia. I Moosbrugger prendono vita attraverso il racconto, ora fedele, ora immaginato di zia Kathe, 94 anni l’unica sopravvissuta di quel manipolo di sette figli di Maria e Josef, nonni della Helfer e genitori di Margarethe, sua madre. (qui trovate la mia recensione)

Dall’autrice di Quel che si vede da qui (mia recensione) un divertente e surreale triangolo d’affetti tra anime che si proteggono reciprocamente.

La confezionista, di Mariana Leky, Keller 2022, traduzione di Scilla Forti, pp.201

Il mondo sembra offuscarsi e scomparire davanti agli occhi di Katja Wiesberg che oltre ad avere problemi di vista si ritrova a perdere il lavoro come traduttrice e pure il marito. Ora è rimasta sola. All’improvviso nella sua vita compare l’anziano vicino di casa. È una presenza discreta, e non poteva essere altrimenti visto che il dottor Blank è morto e ora è un fantasma talmente timido da non avere nemmeno il coraggio di presentarsi alla propria vedova. E ben presto davanti all’ingresso dell’appartamento compare anche Armin, vestito da pompiere, che sostiene di aver risposto a una chiamata per incendio e che, con una naturalezza disarmante, si insedia nella vita di Katja. Tutto ciò di cui lei non avrebbe bisogno, o forse sì. Nasce così un divertente e surreale triangolo d’affetti tra anime che si proteggono reciprocamente, con un pompiere innamorato dei film di karate e un saggio fantasma che però solo Katja può vedere.

Al di qua del fiume, di Alessandra Selmi, Editrice Nord 2022, pp. 496

Il racconto appassionato dell’intreccio di destini tra imprenditori visionari e coraggiosi e famiglie operaie: speranze, drammi, vendette e amori in un grandioso ed emozionante affresco storico.
La storia di una famiglia che ha fatto un pezzo di storia imprenditoriale tra Ottocento e Novecento. E ha lasciato alle sue spalle una testimonianza, il villaggio operaio di Crespi d’Adda.
Nel 1877 Cristoforo Crespi ha un grande sogno. Lui, figlio di un tengitt, di un tintore, farà sorgere un cotonificio all’avanguardia e, soprattutto, un villaggio per gli operai come mai si è visto in Italia, con la sua chiesa, la sua scuola, case accoglienti con giardino. Si giocherà tutto quello che ha, Cristoforo, per realizzare quel sogno. I soldi, la reputazione e anche il rapporto col fratello Benigno, ammaliato dalle sirene della nobiltà di Milano e dal prestigio di possedere un giornale. Per Cristoforo, invece, ciò che conta è produrre qualcosa di concreto e cambiare in meglio la vita dei suoi operai. E la vita della giovane Emilia cambia il giorno in cui si trasferisce nel nuovo villaggio. Figlia di uno dei più fedeli operai dei Crespi, e con una madre tormentata da cupe premonizioni del futuro, Emilia è spettatrice della creazione di un mondo autosufficiente al di qua del fiume, e la sua esistenza, nel corso degli anni, si legherà ineluttabilmente a quella degli altri abitanti di Crespi d’Adda. Come la famiglia Malberti, l’anima nera del villaggio, o gli Agazzi, idealisti e ribelli. Con loro, Emilia vive i piccoli e grandi stravolgimenti di quel microcosmo e affronta le tempeste della Storia: i moti per il pane del 1898, la prima guerra mondiale, le sollevazioni operaie… Tuttavia il destino farà incrociare la sua strada anche con quella di Silvio Crespi, erede dell’azienda e della visione del padre Cristoforo. Nonostante l’abisso sociale che li divide, tra i due s’instaura un rapporto speciale che resisterà nel tempo, e sarà Emilia il sostegno di Silvio nel momento in cui i Crespi – forse diventati troppo ricchi, troppo orgogliosi, troppo arroganti – rischieranno di perdere tutto. Fino all’avvento del fascismo, quando il villaggio Crespi, come il resto del Paese, non sarà più lo stesso. Il villaggio è sotto la tutela dell’Unesco e si può visitare.

Piccole cose da nulla, di Claire Keegan, Einaudi 2022, traduzione di Monica Pareschi, pp. 104

Sono giorni che Bill Furlong gira per fattorie e villaggi con il camion carico di legna, torba e carbone. Nessuno vuole restare al freddo la settimana di Natale. Sotto la neve che continua a scendere, tutto va come sempre in quel pezzo d’Irlanda. Poi, nel cortile silenzioso di un convento, Bill fa un incontro che smuove la sua anima e i suoi ricordi. Lasciar correre, girarsi dall’altra parte, sarebbe la scelta più semplice, di certo la più comoda. Ma forse, per Bill Furlong, è arrivato il momento di ascoltare il proprio cuore. «Mentre proseguivano e incontravano altre persone che conosceva e non conosceva, si ritrovò a domandarsi che senso aveva essere vivi se non ci si aiutava l’uno con l’altro. Era possibile tirare avanti per anni, decenni, una vita intera senza avere per una volta il coraggio di andare contro le cose com’erano e continuare a dirsi cristiani, a guardarsi allo specchio?».

Se avete figli o nipoti ecco il libro giusto da regalare ai ragazzi! Dalla neonata casa editrice Accento, diretta da Alessandro Cattelan:

Quasi di nascosto, AAVV, a cura di Matteo B. Bianchi, Accento 2022, pp.176

Cosa scrivono oggi i giovani e i giovanissimi? L’antologia Quasi di nascosto nasce per rispondere a questa domanda: vuole indagare sulla realtà che i ragazzi vivono e scelgono di raccontare, e allo stesso tempo offre un panorama di voci nuove, fra le quali potrebbero comparire alcune giovani promesse della nostra narrativa futura. “Creata sul modello dello storico progetto Under 25 curato da Pier Vittorio Tondelli negli anni ’80, quest’antologia è strettamente legata alla fondazione di Accento, per sottolineare l’idea che guida buona parte del catalogo: dare rilievo agli esordienti. Scovare queste nuove voci non è stato semplice. Perché sì, i giovanissimi oggi scrivono, ma lo fanno in circuiti spesso estranei al mondo editoriale, quasi di nascosto. Dopo mesi di ricerca, e oltre quattrocento testi visionati, non potremmo essere più orgogliosi dei dodici talenti qui raccolti, autori e autrici tra i diciassette e i venticinque anni che tracciano il quadro di un presente frammentato e in profonda evoluzione, raccontando di adolescenze difficili, di transessualità, di dislivelli sociali, di integrazione razziale, di vittime di guerra, ma anche, semplicemente, di amici, di amori, di sesso e di speranze.

Anche per i più piccoli le novità non mancano; su tutte questa mi sembra davvero un’ottima lettura!

Nuove cronache di Avonlea di Lucy Maud Montgomery, Gallucci 2022, traduzione di Angela Ricci, pp. 256

Amori perduti e ritrovati, madri gelose, figli ribelli, vecchie zie appassionate di gatti e persino un pizzico di soprannaturale: l’immaginario paesino di Avonlea, la casa di Anna dai capelli rossi, è solo apparentemente un posto placido e tranquillo. In questa serie di racconti Lucy Maud Montgomery ci ricorda ancora una volta che le passioni umane agiscono ovunque con la stessa potenza e che la vita di chiunque può diventare straordinaria anche in uno sperduto angolino di mondo come Avonlea, dove da oltre un secolo tanti lettori non si stancano mai di ritornare. Età di lettura: da 11 anni.

Altre idee le trovate qui sotto:

Vetrina di Natale – 2/2022

Vetrina di Natale – 3/2022

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