Genova è la Capitale italiana del Libro 2023. A proclamarla, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi a Roma, al Ministero della cultura, è stato il Ministro Gennaro Sangiuliano, con la seguente motivazione:

«Per l’ampiezza e l’organicità della sua proposta culturale la città di Genova è stata all’unanimità individuata come “Capitale Italiana del Libro 2023” pur in presenza di altri progetti qualitativamente elevati e meritevoli di attenzione. La scelta ha tenuto presenti i programmi di valorizzazione e integrazione tanto dell’articolato sistema bibliotecario del territorio comunale quanto, più in generale, delle collezioni e del patrimonio storico, artistico e letterario attraverso iniziative che vanno dalle visite virtuali delle strutture bibliotecarie alle mostre temporanee, dalle attività formative del corpo docente al coinvolgimento di giovani e anziani nei programmi di lettura. Sono state anche apprezzate iniziative già consolidate – dal Festival della Storia a quello della Scienza fino alle mostre dell’editoria e alle fiere del libro – che contribuiscono a rendere il libro anche strumento di crescita civile e di integrazione sociale. In particolare poi è stata apprezzata la capacità di “fare sistema” attraverso il ricorso ad energie pubbliche e private in grado di contribuire alla realizzazione di un programma idoneo a generare un ritorno per la città sia di immagine sia in termini economici».

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche il Direttore generale delle Biblioteche e Diritto d’Autore, Paola Passarelli; il Presidente della Giuria, Francesco Perfetti; il Presidente del Centro per il Libro e la Lettura, Marino Sinibaldi.

Le città finaliste sono state: Genova, Firenze, Lugo (Ra), Nola (Na), San Quirico d’Orcia (Si) e San Salvo (Ch). A queste vanno aggiunte Ariano Irpino (Av), Caltanissetta, Catania, Grottaferrata (Rm), Nardò (Le), Pontremoli (Ms), Terni e Trapani, per un totale di 14 candidature.

Il libro non è un oggetto, il libro è un mondo. È una dimensione etica, morale e spirituale. Io penso che ciascuno di noi attraverso la lettura migliori se stesso. Per quanto mi riguarda, leggere è come respirare ed è fondamentale per la crescita di ciascuna persona e la promozione della lettura è tra i doveri fondamentali di questo Ministero. La Commissione, nella sua autonomia e indipendenza, ha valutato una serie di progetti tutti meritevoli, per questo troveremo il modo di coinvolgere anche le altre città finaliste”, ha detto il Ministro Sangiuliano.

Il conferimento del titolo, di durata annuale, è stato istituito con Legge 13 febbraio 2020 n. 15. La prima Capitale italiana del Libro è stata Chiari (Bs), nel 2020, alla quale l’ambito titolo è stato attribuito dal Consiglio dei Ministri. Nel 2021, la citta che prevalse nella selezione fu Vibo Valentia; l’anno seguente, invece, fu la volta di Ivrea.

La Giuria

La Giuria, nominata dal Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, è composta dal professor Francesco Perfetti (presidente), Gerardo CasalePietro De LeoGiuseppe Luigi Parlato e Michela Zin.

Il Premio

Il progetto della città a cui verrà conferito il titolo di Capitale italiana del libro 2023 verrà finanziato con 500.000 euro dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore erogati tramite il Centro per il libro e la lettura.

Fonte: Ministero della Cultura

Soddisfatto per il riconoscimento il sindaco Bucci, che ha commentato: “Sono commosso, contento e orgoglioso di quanto fatto dalla nostra città. Nonostante tutto quello che è successo negli anni precedenti abbiamo creato una rete, una sistema integrato di cultura, che ovviamente in questo caso pone il libro, biblioteche e archivi, come priorità, ma che comprende tutto. Architettura, arte e pittura, che fanno quella rete assolutamente unica e di cui siamo assolutamente orgogliosi”.
“Un riconoscimento – ha aggiunto – che contribuirà all’innalzamento del livello culturale della città, coinvolgendo cittadini, turisti, giovani e anziani, operatori economici e turisti, che poi sono la ricchezza della nostra Genova. Investiremo sulle biblioteche e abbiamo l’idea di aprire biblioteche e archivi anche in orari serali e notturni. Strutture aperte per tutte le 24 ore per leggere e studiare. Coinvolgeremo persone importanti per la lettura di libri, magari a teatro, e ringrazio tutto il team di lavoro”.

Sintesi dei progetti delle città finaliste:

Firenze – “La città visibile”
“La città visibile” nasce come un percorso di crescita cittadino che coltiva e accompagna fino a
maturazione l’ecosistema della lettura in città, riconoscendo al libro e alla lettura un ruolo
civico, soprattutto grazie al lavoro delle biblioteche pubbliche sul territorio e le comunità che lo
abitano. L’aspirazione è quella di definire il ruolo strategico dell’ecosistema della lettura in città,
e in particolar modo delle Biblioteche comunali fiorentine, per l’Agenda 2030 attraverso un
programma strutturato pensato per Firenze nella sua globalità. In questo processo, le
Biblioteche comunali fiorentine si collocano al centro della “Città che legge” come agente
motore per lo sviluppo sostenibile impegnandosi a svolgere un ruolo di propulsione e
valorizzazione della rete che fa capo al Patto per la Lettura.


Genova – “A Pagine spiegate!”
Il progetto mette in rete l’intera città con lo scopo di consolidare il sistema culturale e,
attraverso questo, aumentare la coesione territoriale. Tra gli obiettivi di sviluppo e
trasformazione che questo progetto intende perseguire c’è il lavoro con e per le comunità, che
vede il libro e quanto idealmente da esso deriva come motore verso la consapevolezza. Il titolo
scelto è mutuato dal linguaggio marinaro e dalla tradizione marittima che da sempre
caratterizza la città di Genova: le vele si spiegano per raccogliere tutto il vento possibile. Così
può accadere per questa città: le pagine vengono spiegate – aprendo i libri, rendendoli
accessibili, dando forma a storie e memoria – per essere strumenti, proprio come vele al vento,
di conoscenza, valorizzazione e crescita ma anche di cittadinanza e movimento verso il futuro.


Lugo (Ra) – “Voi siete qui”
L’obiettivo di Lugo Capitale italiana del Libro 2023 è di permettere ai propri cittadini una
forma innovativa, personale e comunitaria, digitale e analogica di esplorazione: la parola,
dal latino exploratio, significa ‘osservazione’, ‘esame’, ‘perlustrazione (anche a fini militari)’,
è l’atto, comune a tutti gli animali, di ricercare, attraverso il movimento, informazioni sul
proprio ambiente e trarne risorse. Il progetto vuole offrire possibilità di conoscenza e
comprensione di sé, della comunità locale e dell’altro attraverso gli strumenti della lettura,
della scrittura, delle arti e della storia.


Nola (Na) – “Lib(e)ri per sognare”
La partecipazione della comunità locale è l’essenza stessa del progetto di Nola Capitale
italiana del Libro 2023: la sua genesi, il suo sviluppo e la sua sostenibilità futura. Saranno
proprio la città e i cittadini a rendere possibile lo sviluppo del progetto: Nola che si racconta
dagli albori ai giorni nostri, Nola che si fa conoscere, che si apre al mondo e si lascia scoprire
giorno dopo giorno, passo dopo passo, riga dopo riga. Ecco perché basterà solo vivere o
passare una giornata a Nola per partecipare attivamente al progetto, perché il progetto è
Nola stessa. In ogni strada, in ogni parco, locale, museo, aula o scorcio panoramico, il
cittadino avrà modo di mettersi in gioco in prima persona per sostenere attivamente
l’iniziativa.

San Quirico d’Orcia (Si) – “San Quirico D’Orcia 2023”
Gli obiettivi strategici perseguiti in questo anno di attività da Capitale Italiana del Libro si
muovono lungo quattro capisaldi: i giovani, il dialogo intergenerazionale, l’inclusività,
l’editoria, punti essenziali che ruotano intorno al libro, fulcro del progetto e al tempo stesso
mezzo e fine. L’idea è quella di avvicinare i cittadini alla lettura in un percorso di crescita
culturale sia personale che collettiva, per raggiungere uno sviluppo sostenibile e favorevole
della diffusione capillare dell’intero ecosistema della biblioteca e della filiera del libro.


San Salvo (Ch) – “Una città da favola”
San Salvo “città da favola” è molto di più che un progetto settoriale, dedicato ai futuri lettori.
In realtà, vuole essere una forma di posizionamento del tema lettura nella sua centralità di
hub sociale attraverso una rete che coinvolgerà l’amministrazione, le famiglie, la scuola, le
biblioteche, le associazioni e gli operatori di settore. Gli obiettivi sono: sensibilizzare alla
lettura un pubblico più esteso e diversificato possibile, con particolare riguardo
all’attivazione o al potenziamento dei servizi culturali all’interno delle strutture territoriali
e alla realizzazione di manifestazioni pubbliche diffuse; investire risorse lavorando per il
futuro creando un habitat favorevole all’ecosistema lettura così da far crescere nuovi lettori
appassionati; lavorare affinché le buone pratiche e i risultati delle progettualità degli ultimi
anni siano messi a regime per creare il necessario consolidamento sistemico che costituisce
un fattore di successo.