Vi segnalo questo breve saggio: scritto da una donna, parla di donne ribelli. L’autrice è una studiosa e storica, docente universitario, e le storie che presenta sono davvero emblematiche e curiose, scritte in modo accattivante.
«Si può fuggire inseguendo un miraggio, una speranza di vita e di lavoro migliore. Si voltano le spalle a mariti violenti. Si schiude il battente di un convento nel quale non si voleva entrare e dove ogni giorno impone la sua pena. Si tenta di andare lontano da creditori e sfruttatori. Si scappa dalle case altrui, dalla servitù e dalla schiavitù, dalle mani rapaci dei padroni, dalla mancanza di diritti. Oppure si abbandona una casa, una famiglia, per tentare la sorte in un altrove indefinito, per un richiamo di curiosità, per non rimirare ogni giorno lo stesso limitato orizzonte».
Nel Medioevo le donne vivevano in una rigida sottomissione. Non assecondare la volontà della famiglia, non ubbidire agli uomini, padri, mariti o padroni, manifestare indipendenza di giudizio o di comportamento facevano di loro delle ribelli. Ma non sono mancate sante, regine, badesse, semplici monache, umili contadine, serve, schiave, eretiche, streghe, prostitute che hanno scelto di sottrarsi a destini segnati, resistendo, opponendosi, fuggendo. Donne decise a viaggiare, conoscere, insegnare, lavorare, combattere, predicare. O semplicemente a difendersi da un marito violento, da un padrone brutale. O a salvarsi la vita, scampando ai roghi dell’Inquisizione. Da Margery Kempe a Giovanna d’Arco, da santa Brigida a Eleonora d’Aquitania, alle tante ignote o dimenticate donne in fuga verso la libertà.
Maria Serena Mazzi è professore ordinario di Storia medievale; ha insegnato nelle Università di Firenze e Ferrara. Tra i suoi libri: «Prostitute e lenoni nella Firenze del Quattrocento» (Il Saggiatore, 1991), «Toscana bella» (Paravia, 1999), «Gente a cui si fa notte innanzi sera» (Viella, 2003); «Come rose d’inverno» (2004) e «I labirinti del potere» (2010), entrambi per Nuovecarte; per il Mulino «In viaggio nel Medioevo» (2016).
Copio il link all’editore, dove potete trovare anche indice e incipit:
https://www.mulino.it/isbn/9788815271471#
Segnalo la recensione di Silvana Mazzocchi apparsa su Repubblica:
promette bene, quasi quasi me lo leggo
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Ne ho lette le prime cinquanta pagine e mi sta molto prendendo…. seguirà recensione…
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Credo lo comprerò, interessante!
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Sono curioso di leggere la recensione a lettura completa: esistono casi particolari in cui le donne medievali avevano alcune possibilità che poi sono scomparse per qualche secolo. Mi viene in mente che in alcuni Comuni italiani, se non il diritto di voto, avevano la possibilità d’esprimere le proprie opinioni nel dibattito. Insomma, se lo si osserva in modo imparziale, il Medioevo sembra sfuggire a qualunque classificazione.
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Grazie Pina per le tue sempre costanti segnalazioni!
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Molto interessante. Grazie Pina per la segnalazione. Un abbraccio. Isabella Ps interessante sara’la recensione sono sicura. Ciao
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Aspetto con impazienza la tua recensione: per ora promette molto bene :).
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Woww… Grazie della segnalazione. L’argomento è uno dei miei interessi principali. Nella mia tesi di laurea, che ha avuto una base storica anche se mi sono laureata in altro, ho fatto ricerche proprio sul passaggio importate che il Medioevo è stato nella storia della medicina. Quella che possiamo oggi chiamare una guerra contro le donne, cioè la stregoneria, ha avuto ragioni sociali ed economiche importanti. Le donne avevano acquisito un ruolo rilevante e non mi riferisco solo ai nomi famosi che cita il testo che presenti ma alle donne comuni. Per guerre e altro le vedove erano numerose, detenevano importanti pezzi economici e questo era un rischio. Sono diventate ribelli, da combattere, loro malgrado.
Grazie e ciao
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Grazie per le tue riflessioni che approfondiscono l’argomento!
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Ciao Pina, più leggo i tuoi articoli e più penso che non mi basterà una vita intera per leggere tutto quello che mi piacerebbe 🙂
Il tempo davvero non basta mai ! Grazie
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e io sogno con le vostre foto….
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Grazie Pina 😊😊
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