Ecco il libro da mettere in borsa e da tirare fuori nei momenti di relax: booklovers, bookalcoholics, … Insomma, voi che vivete immersi nel mondo libresco, avete trovato il passatempo ideale. Indovinelli, sciarade, cruciverba e tante, tantissime domande per metterti in gioco e dimostrare a tutti che i libri che dici di avere letto li hai letti veramente.

Compiti delle vacanze per amanti dei libri, di Massimo Roscia, Sonzogno 2022, pag. 144

Maestri, amanti, confidenti, compagni di viaggio, amici. I libri sono questo e tanto altro ancora: ci aiutano a conoscere, scoprire, evadere, sognare, creare legami, consolarci, porci domande e trovare risposte. Sono uno specchio, una chiave, una festa, una testimonianza, una passione e spesso un passatempo. Ed è per questo che Massimo Roscia, autore arguto e pungente, ha pensato di giocare con i libri e sui libri, sfidando gli amanti – veri o presunti – della lettura. Ai bibliofili incalliti propone un quaderno che si ispira ai manuali scolastici per le vacanze, con cento esercizi tra indovinelli, anagrammi, testi cifrati, sciarade, cruciverba e tante, tantissime domande, a difficoltà crescente, che spaziano dai grandi classici alla letteratura contemporanea, dal vecchio al nuovo mondo e oltre. E poi curiosità, aneddoti, enigmi misteriosi e altre chicche prelibate. Nessun premio in palio, nessun promosso o bocciato, solo un’occasione per saggiare le proprie conoscenze e mettersi in gioco, da soli o in compagnia di familiari e amici.

Ogni esercizio ha inoltre la possibilità di appuntare il punteggio ottenuto per poi sommare e andare alla fine per conoscere il profilo raggiunto. Sono cinque in tutto: Lucignolo, Barney, Copperfield, Dotto e Firmino. Ognuno ha un profilo psicologico, e psicosomatico, raccontato con ironia.

Insomma, un modo originale, simpatico e intelligente per trascorrere qualche ora, tenere allenata la mente e, al tempo stesso, rinfrescare la memoria; un modo diverso per nutrirsi e divertirsi. Perché, proprio come disse Cicerone, i libri sono l’alimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia. O fu Giovenale a dirlo?