Scelto all’interno di una cinquina di titoli di grande interesse, il vincitore del Premio Terzani 2020 è il libro:
Amin Maalouf ha intuizioni esatte quanto predizioni e sembra prevedere i grandi avvenimenti della storia e della società molto prima che affiorino alla coscienza comune. In questo libro, con la consueta lucidità, spiega perché è convinto che siamo arrivati alle soglie di un naufragio globale, che riguarda tutte le aree della civiltà.
L’America, per quanto resti una superpotenza, è sul punto di perdere ogni credibilità morale. L’Europa, che aveva promesso alla sua gente e a tutto il mondo il progetto più ambizioso e confortante della nostra epoca, sta per smembrarsi. Il mondo arabo-musulmano è sconfinato in una crisi profonda che lascia la sua popolazione nella disperazione e che ha ripercussioni spaventose su tutto il pianeta. Delle grandi nazioni emergenti o in via di rinascita, come la Cina, l’India e la Russia, fanno irruzione sulla scena mondiale in una atmosfera deleteria in cui ciascuno pensa per sé e in cui vige la legge del più forte. Una nuova corsa agli armamenti sembra inevitabile. Senza contare le minacce, gravissime, che pesano sul nostro pianeta – il clima, l’ambiente, la sanità – e alle quali non potremo far fronte senza quella solidarietà globale che, appunto, ci manca. Da più di mezzo secolo, l’autore osserva e percorre il mondo: da Saigon a Teheran, dal Vietnam a Parigi, in questo libro potente e grandioso, Maalouf descrive il mondo sia come spettatore impegnato che come intellettuale. Mescola la cronaca alla riflessione, racconta i grandi avvenimenti di cui si è trovato ad essere testimone privilegiato
e, al tempo stesso, porta avanti una riflessione profonda e intelligente sulla storia e il destino del mondo: per spiegare perché il mondo come lo conosciamo si trova oggi alle soglie della catastrofe.
È lo scrittore e giornalista franco-libanese Amin Maalouf il vincitore del Premio letterario internazionale Terzani 2020, che gli sarà consegnato il 27 settembre a Udine, in occasione della 16/a edizione del festival Vicino/lontano, in programma dal 25 al 27 settembre. Maalouf si è aggiudicato il riconoscimento con il volume “Il Naufragio della Civiltà” (La Nave di Teseo), “lucida analisi storica della disgregazione del mondo arabo“, che si riflette anche nella drammatica situazione attuale del suo Paese d’origine.
Ad annunciare il vincitore è stata oggi in videoconferenza Angela Terzani. “Con grande sincerità Maalouf condivide con noi la propria tristezza per questa tragedia che ha colpito il suo popolo, di cui vede chiare anche le colpe e le responsabilità – ha detto Terzani – ma poi allarga la sua analisi alle politiche delle grandi potenze del mondo occidentale, da cui emerge come costante la difesa dei nostri interessi particolari nella regione, quindi anche le nostre responsabilità. Sono queste che lo storico ci invita insistentemente a condividere con gli arabi se vogliamo evitare il naufragio civile al quale potremmo altrimenti andare incontro”.
“Questi ultimi mesi – ha affermato Maalouf, nel 1999 vincitore del Premio Nonino – sono stati per tutti noi un tempo di dolore e angoscia, dunque interpreto questo annuncio come un segno che la vita sta tornando. Ora più che mai abbiamo bisogno di credere nella letteratura e nell’arte, nel libero dibattito delle idee e nell’uguale dignità di ogni essere umano. È rimanendo fedeli a questi valori – ha concluso – che onoreremo il nome di Tiziano Terzani”.
Amin Maalouf nel 1993 ha vinto il premio Goncourt per il romanzo Col fucile del console d’Inghilterra (Le Rocher de Tanios) e nel 2004 ha vinto il Premio Mediterraneo con Origines. Nel 2010 ha vinto il Premio Principe delle Asturie per la letteratura e nel 2019 il Premio Aujourd’hui con Le naufrage des civilisations.
Ho letto tutti i suoi libri editi da Bompiani, questo non l’ho ancora aperto ! Devo dire che tutto quello che scrive lo fa con una lucidità sorprendente, ha scritto un libro di racconti sul lato oscuro dell’amore con Tahar Ben Jelloun e Hanif Kureishi che mi aveva molto affascinato . È un autore tutto da scoprire! Grazie sempre
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Grazie per questo consiglio 😊
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Mi sa che lo prendo. Il collasso è visibile a tutti, ma sembra che non importi a molti. Sono parecchio disgustato da certi esseri umani. Abbiamo più che mai bisogno di informare, fare cultura e cercare di comprendere. La vedo dura.
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Durissima, ma non bisogna cedere….
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Prendo nota: “La quarta parete”, vincitore di una passata edizione e segnalato da te, si era rivelato una garanzia (l’ho persino riletto quest’estate)!
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Il libro di Chalandon è davvero molto bello. Lo consiglio vivamente. Questo di Maalouf non l’ho letto tutto, ma si prospetta come un saggio profondo e stimolante.
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Questo me lo dovrò procurare!
Quest’estate ho letto sia La frontiera che Sovietistan di Erika Fatland, di cui avevo letto sul tuo blog: davvero molto interessanti!
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Lo sto leggendo in questi giorni. Molto interessante e ben curato
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