Quando pensiamo alle isole davanti ai nostri occhi si formano immagini di luoghi meravigliosi, spiagge bianche, mare cristallino e … vacanze. Le isole sono spesso meta privilegiata di chi ama il mare e di chi ama fare le vacanze in barca a vela, ma anche di chi ama visitare isole dalla storia millenaria, capaci di riservare sorprese dal punto di vista artistico, come per esempio accade a chi si reca in Sicilia.
L’isola come scenario nei libri di narrativa può rifarsi ad una visione romantica, oppure diventa l’escamotage per porre una distanza fisica e mentale tra la vita “sociale” e il luogo deserto; soprattutto in passato, l’isola è stata un luogo immaginario preso a pretesto per mettere alla prova i personaggi in situazioni difficili, un luogo isolato dove gli eroi naufragano e poi devono vedersela con la natura selvaggia, facendo incontri positivi e/o negativi, insomma uno stratagemma per confrontarsi con se stessi.
Tanti sono i romanzi ambientati su un’isola che di libro in libro può assumere le sembianze più varie: a volte quelle di un vero e proprio paradiso in terra, altre invece un inferno da cui si vorrebbe fuggire a gambe levate come nel caso di Shutter Island, di Dennis Lehane.

L’opera letteraria che racchiude molte isole nel suo racconto è l‘Odissea di Omero: Ulisse/Odisseo, nato in un isola, scorrazza nelle sue peripezie in lungo e largo nel Mediterraneo, approdando su isole reali o immaginarie: l’isola dei Lotofagi, del gigante Polifemo, le Eolie del dio Eolo, la misteriosa Circe, il naufragio nell’isola di Ogigia, l’approdo nell’isola dei Feaci. Per tornare alla fine del suo periglioso viaggio alla propria isola natale, Itaca.
Un’altra opera celebre ambientata nel Mediterraneo è La tempesta di William Shakespeare: Prospero vive infatti esiliato su di una isola spoglia.
Verso la fine del Settecento, grazie al romanzo d’avventura, le isole diventano l’archetipo del luogo al di fuori della società. Troviamo Robinson Crusoe di Daniel Defoe, nella sua isola sperduta presso la foce del fiume Orinoco, (la vera isola di Robinson Crusoe è l’isola di Selkirk). L’isola del tesoro in cui Stevenson immaginò la sua storia immortale da un disegno fatto dal figlio, creando il canone di pirati caraibici e marinai con una gamba sola e l’occhio bendato, i galeoni, le isole tropicali e logore carte geografiche con una X segnata che indica un tesoro sepolto. Jonathan Swift fa naufragare Lemuel Gulliver nelle isole di Lilliput e Blefuscu divise da un conflitto scaturito da una vecchia e irrisolvibile controversia.
Verso la fine dell’Ottocento esce a puntate L’isola misteriosa di Jules Verne, che racconta le avventure di un gruppo di statunitensi naufragati su un’isola del Pacifico meridionale non segnata sulle mappe. Di isole inventate e avvolte nella magia, ce ne ha dato un esempio imperituro J.M. Barrie con le avventure di Peter Pan sull’isola che non c’è.
Negli anni Venti del Novecento spiccano due capolavori: Il grande Gatsby di F. Scott Fitzgerald, per buona parte ambientato a Long island, simbolo di una prigionia dell’anima, del desiderio, della nostalgia, e Gita al faro di Virginia Woolf, che si apre sulla vacanza estiva che la famiglia Ramsay sta compiendo sull’Isola di Skye, nelle Isole Ebridi. Elsa Morante ci trasporta a Procida, teatro in cui si svolge L’isola di Arturo; Gerald Durrell ne La mia famiglia e altri animali ci spinge fino alla Corfù paradisiaca.
Riprendendo il concetto della prova, William Golding ci mostra il lato inquietante delle avventure su un’isola, con il suo Il signore delle mosche, in cui, a causa di un incidente aereo, un gruppo di ragazzini deve sopravvivere su un’isola deserta. Con un mix di ironia e di profondità psicologica, Daniele Pasquini nel suo Un naufragio attualizza il topos dell’isola deserta ai giorni nostri e se ne serve per raccontare l’avventura più pericolosa e affascinante di tutte: l’amore tra due esseri umani che si sono scelti, tra milioni di altri, con il folle obiettivo di diventare una cosa sola.
Venendo alla letteratura nostrana, possiamo incontrare molti romanzi, anche di genere, ambientati in Sicilia: dal Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, alle opere di Pirandello e Verga, a Leonardo Sciascia, fino ai più recenti Leoni di Sicilia, la saga dei Florio di Stefania Auci, ai gialli di Andrea Camilleri.

Per chi ama la Sardegna e vuole leggere romanzi ambientati sull’isola la scelta spazia da Mal di pietre di Milena Agus, ad Accabadora di Michela Murgia, a Sardinia Blues di Flavio Soriga, al giallo Sempre caro di Marcello Fois, al giallo Omicidio a Carloforte di Antonio Boggio.
Lorenza Pieri, col suo Isole Minori, racconta una storia famigliare ambientata sull’isola del Giglio a partire da due sorelle nate negli anni Settanta. Il romanzo giallo Scacco all’isola della scrittrice Alessandra Fagioli è ambientato all’Isola d’Elba, mentre L’isola riflessa di Fabrizia Ramondino ci porta a Ventotene. Rimanendo nel Mediterraneo, troviamo Due sirene in un bicchiere di Federica Brunini, ambientato nell’isola di Gozo, attaccata a Malta, e L’isola che brucia, di Emma Piazza, che si svolge in Corsica. L’isola del crollo, di Ina Vălčanova ci porta nell’Isola di Krk, in Croazia, dove una delle due protagoniste si reca per trascorrere un lungo periodo di vacanza, e ancora Fabrizia Ramondino col suo romanzo di formazione – in parte autobiografico – Guerra di infanzia e di Spagna che ci porta a Maiorca.
Le isole greche fanno da sfondo a tanti romanzi (date un’occhiata al mio post sulla Grecia). Ecco tre titoli: L’isola dei gelsomini di Ioanna Karistiani sull’isola di Andros, della stessa autrice Mille sospiri sulle isole di Siros e Kukutsi; Sulle isole non nevica mai di Dimitris Minga e Itaca di Luca Bladoni ambientati appunto a Itaca. Un altro bel romanzo è Sull’isola di Federico Baccomo, ambientato su una piccola isola greca semidisabitata.
Lasciandoci alle spalle il Mare Nostrum, abbiamo varie alternative: dirigersi verso le isole del nord Europa, oppure attraversare l’Atlantico e approdare sulle isole caraibiche. In entrambi i casi la scelta è davvero ampia e di grande interesse. Ah, poi possiamo anche fare un salto alle Hawai, a Samoa, Tonga, Tahiti….
Partiamo dal nord Europa e qui mi vengono in mente: Isola, di Siri Ranva Hjelm Jacobsen per le Isole Faroe, Nelle isole estreme, di Amy Liptrot per le isole Orcadi. Con Fair play di Tove Jansson, andiamo su un’isoletta sperduta davanti ad Helsinki e sempre suo possiamo leggere Il libro dell’estate, ambientato sull’ultima isola abitata prima del mare aperto nell’arcipelago finlandese, un paesaggio selvaggio e incontaminato, la casa lontana dalla civiltà, una nonna e una nipotina. Le Isole Lofoten, Norvegia, arcipelago remoto, tra montagne antiche e fiordi artici, sono il teatro del giallo Una trappola d’aria, di Giuseppe Festa, e anche della saga familiare dei Barrøy di Roy Jacobsen, di cui in Italia è uscito il primo libro, Gli invisibili, a cura di Iperborea.

L’Islanda è l’ambientazione dei romanzi I pesci non hanno gambe e Storia di Ásta di Jón Kalman Stefánsson. Se la meta dei vostri sogni è l’Irlanda, ci sono decine di romanzi che la vedono protagonista. Senza scomodare James Joyce, vi potete orientare sulla scrittrice irlandese del momento, Sally Rooney o su Catherine Dunne; oppure vi consiglio il caso letterario – bandito dalla censura irlandese alla sua uscita – The dark di John McGahern che racconta l’Irlanda degli anni Cinquanta. Se invece volete saperne di più sull’Irlanda nel Nord, allora vi suggerisco Milkman di Anna Burns e Chiederò perdono ai sogni di Sorj Chalandon.

Passato lo stretto di Gibilterra, le Colonne d’Ercole della letteratura classica, ci avventuriamo nell’oceano Atlantico e facciamo tappa all’arcipelago delle Azzorre, con Donna di Porto Pim, di Antonio Tabucchi. Ripartiti per la traversata, navighiamo per approdare sulle rive delle isole caraibiche (qui trovate il post completo). Facciamo allora rotta su Cuba: la scelta può ricadere su un classico, Le regine dell’Avana di Miguel Barnet, al più recente Cadere di Carlos Manuel Álvarez. Dirigendosi verso la Guadalupa cambiamo lingua e possiamo leggere La vita perfida di Maryse Condé. Per chi vuole andare in vacanza ad Antigua e Barbuda, consiglio Annie John di Jamaica Kincaid; se invece avete deciso di recarvi a Trinidad, allora vi consiglio Love after love di Ingrid Persaud.
Da un oceano all’altro, sbarchiamo alle Hawaii: – uno stato degli USA – un arcipelago vulcanico isolato nel Pacifico centrale. Le isole sono rinomate per i paesaggi selvaggi fatti di scogliere, cascate, vegetazione tropicale e spiagge di sabbia dorata, rossa, nera e persino verde. Il romanzo che vi consiglio è Squali al tempo dei salvatori, di Kawai Strong Washburn, una storia commovente che mescola il grande romanzo familiare americano con il realismo magico delle Hawaii.
In Euforia di Lily King la scenografia sono le misere capanne dei tre sulle sponde del fiume Sepik, a Papua, quel mondo separato di acque rosa e cieli verdi che ancora oggi non compare sui nostri gps.
Michel Bussi con un avvincente giallo “della stanza chiusa” ci porta su un’isola della Polinesia francese. Chi fra i cinque aspiranti scrittori ha ucciso il venerato maestro delle lettere sull’isola di Gauguin?
Ancora più sorprendente è il racconto lungo L’isola in fondo al mare di , udite udite, Margaret Mitchell, sì, proprio l’autrice di Via col vento. Questo racconto ha una storia a dir poco rocambolesca (qui la potete leggere) ed è veramente per un felice caso se lo possiamo leggere navigando verso le Tonga.
Vi propongo anche due classici del Novecento, un Georges Simenon dall’ambientazione esotica di Le domeniche di Tahiti, e un Somerset Maugham di Pioggia, che ci sbarca su di una striscia argentea di spiaggia, tra le rigogliose palme da cocco e le case d’erba dei samoani: sì, siamo a Samoa! Siete affascinati dall’Isola di Pasqua? Allora questo libro pervaso da una suspense con tratti storici e archeologici fa per voi: Il Pianto dell’Isola di Pasqua di José Vicente Alfaro. Salpiamo alla volta delle Isole Marshall per leggere La bomba di Theodore Taylor, un romanzo del 1995 scritto sulla protesta contro i test nucleari sull’atollo di Bikini dopo che i nativi sono stati costretti a trasferirsi. James Jones con il suo romanzo storico ambientato durante la Seconda guerra mondiale La sottile linea rossa vi porta alle Isole Salomone. Se siete appassionati di scienza e di viaggi, allora il libro che fa per voi è il diario di viaggio scientifico L’isola dei senza colore di Oliver Sacks, che si muove tra diverse isole della Micronesia. Per gli appassionati di antica marineria, di esploratori e di isole lontane, il mio suggerimento è Navi perdute, di Naomi J. Williams: il governo francese ha chiesto a Jean-François de Galaup, conte di La Pérouse, di ripercorrere il viaggio d’esplorazione del leggendario capitano inglese James Cook. Una lunga navigazione che approda nel Mar del Giappone. Sempre nel mar del Giappone ci troviamo con Tempesta di Jean-Marie Le Clézio, che si svolge sull’isola di Udo.
Il nostro viaggio letterario alla scoperta delle isole prosegue con due libri che non sono romanzi.

Viaggio alle Incoronate di Hans Kitzmüller, che ci riporta a casa, sulle sponde dell’Adriatico, con un libro di viaggio e di ricordi. Dal Friuli austriaco Kitzmüller approda alle favolose terre dell’Istria e della Dalmazia, costellate di porti e porticcioli (Muggia, Capodistria, Isola, Pirano, Portorose, Pola, Lussino) e di località turistiche coma Abbazia e Brioni, toccando isole e arcipelaghi sino a intravedere la «tragica bellezza» delle Incoronate. Kitzmüller alterna narrazione e descrizione, passato e presente, vicende e scenari, motivi dinamici e motivi statici e si confronta con i luoghi attraversati dal nonno materno Vittorio Ceconi. Ne risulta una singolare ricerca della propria identità, un altro viaggio, punteggiato di “distrazioni” curiose, di pause e di emozioni piene di umanità.

Il secondo è Il mondo in miniatura di Sietze Norder. Le isole sono da sempre formidabili centri di scambio di persone, merci, specie e idee, con un ruolo fondamentale nella storia del mondo. Banchi di prova per l’evoluzione, hanno fornito alla natura le condizioni ideali per gli esperimenti più selvaggi e per questo, nonostante la piccola superficie totale, hanno contribuito in enorme misura alla diversità biologica e culturale globale, suggerendo a scienziati come Charles Darwin, Jared Diamond e Edward Wilson le loro intuizioni sull’origine e sulla distribuzione della vita sulla Terra.
Sietze Norder, sulla base delle proprie esperienze e delle intuizioni scientifiche della biogeografia, ci conduce in questo mondo affascinante, illustrandoci i cambiamenti ecologici e sociali determinati dalle isole e mostrandoci come, ancora oggi, siano in grado non solo di darci informazioni sulle radici storiche delle sfide globali contemporanee, ma di indicarci reali prospettive per un futuro sostenibile.
E voi su quale isola vorreste andare? Con quale romanzo?

Che excursus interessante! Io ho su uno scaffale “Omero nel Baltico”, quel libro di quello studioso che anni fa lanciò l’idea che l’Odissea fosse ambientata qui. Praticamente da Itaca a Gotland. Chissà se mi deciderò a leggerlo…😉
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Beh sembra una tesi molto interessante!
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Si, mi incuriosisce…solo che sarà un poco pesantino.
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un po’ alla volta, ce la puoi fare!!
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😄😄😄
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Uauu bel post! Prendo nota di molti titoli.
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Allora buon viaggio tra le isole!
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L’idea di un’isola, microcosmo o posto da cui è difficile andarsene, è molto gettonata e ha sempre fascino!
Sui due piedi mi ricordo di aver letto “L’isola del dottor Moreau” di H. G. Wells (intrigante), “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie (coraggioso nella scelta del modus operandi del criminale), “Omeros” di Derek Walcott (ammicca all’epica e la smonta, ma per me fallisce nel costruirne una sua personale) e, molto più di serie B “Hell Island” di Matthew Reilly e vari romanzi pulp di E. R. Burroughs.
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Grazie per avere condiviso tutti questi suggerimenti 👍👍👍
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Le prime isole a venirmi in mente non sono “visitabili”: la prima è quella di cemento di Ballard, la seconda quella, irraggiungibile, immaginata da Eco.
Forse non mi dispiacerebbe fare un salto su qualche isola esotica assieme a Jack Aubrey e Stephen Matruin.
Grazie per questo bel viaggio letterario!
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Grazie a te che arricchisci il post con le tue considerazioni 😊
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❤
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Grazie per l’nteressantissimo e prezioso post.Restringendo il campo alle isole piccole e piccolissime ma non limitandomi ai soli romanzi,ti segnalo “Scarpe italiane” di Henning Mankell ambientato in un’isoletta al largo di Stoccolma, “L’isola” di Victoria Hislop ambientato a Spinalonga (Grecia), “In viaggio con Mohammed” di Eric Hansen ambientato in un’isola del mar Rosso al largo dello Yemen, “Più alto del mare” di Francesca Melandri ambientato in una piccola isola italiana mai nominata ma in cui si riconosce facilmente Pianosa,”Equatore” di Miguel Sousa Tavares ambientato a São Tomè.
E poi l’imperdibile “Atlante delle isole remote” di Judith Schalansky
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Uauuu Emiliano!!! Grazie davvero per avere condiviso questi suggerimenti. Hai impreziosito il post fornendo una ulteriore mappa per proseguire nella navigazione tra le isole 👏👏👏
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L’ha ripubblicato su Il mestiere di leggere. Blog di Pina Bertolie ha commentato:
Vi state preparando per le vacanze? Avete già iniziato a fare progetti, a sognare? Allora vi consiglio qualche lettura che sicuramente vi stimolerà…. buone letture propiziatorie!
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Bellissimo post, Pina! Voglia di leggerli, o rileggerli, tutti!
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si capisce che ho voglia di vacanze???
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Senza dubbio 😄
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“L’invenzione di Motel” di Adolfo Bioy Caseres è tutta ambientata su un’isola immaginaria (anche se il protagonista ritiene di averla individuata) ed esplora il tema della solitudine isolana in un modo paradossale e geniale. Uno dei libri più belli che ho letto, almeno quest’anno.
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Grazie per questa dritta!!!
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