Finalmente nel mese di giugno mi sono liberata da una serie di impegni e ho potuto dedicare più tempo alla lettura di libri, di post e articoli su blog/testate che seguo. Mi piace leggere cosa scrivono gli altri, mi sento arricchita e stimolata dai loro punti di vista e scopro tante novità.
Le mie letture di giugno mi hanno portato in Francia, in Israele, negli Stati Uniti, a Kaliningrad per tornare poi in Italia. Un bel viaggio letterario! Eccole:
Antonietta Di Vito, La teoria della carruba
Marie-Hélène Lafon, Storia del figlio
Marisa Salabelle, Il ferro da calza
Valentina Parisi, Una mappa per Kaliningrad
Tra questi libri pur diversi tra loro non ho trovato delusioni, anzi; in particolare ho apprezzato il romanzo di Marie-Hélène Lafon, autrice che non conoscevo. Questo mese però la mia corona d’alloro la metto su un saggio-viaggio – sembra un gioco di parole… – che mi ha regalato insieme conoscenze e piacere della lettura.

Scritto nel 2019 dunque ben prima che si concretizzasse lo scenario di guerra attuale, il libro di Parisi conduce il lettore attraverso una città e delle storie con delicatezza e sensibilità; grazie alla sua formazione e conoscenza delle lingue slave e della storia dell’area, l’autrice inquadra con precisione storica fatti e contesti. Il libro è quindi una lettura piacevole grazie alla fluidità della scrittura ma anche istruttiva poiché aiuta a conoscere la storia della città senza prese di posizione ma piuttosto con apertura di mente e curiosità.
Enigmatica come una delle città invisibili di Italo Calvino, Kaliningrad che fu Königsberg, l’exclave russa situata in riva al Mar Baltico, cela storie dimenticate, come quella dei tanti prigionieri di guerra, anche italiani, che vi hanno lavorato fino all’aprile 1945, nelle fabbriche del Terzo Reich.
La protagonista, nipote di uno di loro, attraversa Kaliningrad guidata da una vecchia mappa di Königsberg, sulle tracce della propria storia familiare e alla scoperta di una città dalla storia singolare.
Kaliningrad è una città “slittata”, la più occidentale dell’Unione Sovietica; pur restando immobile, la città da territorio più orientale dell’Occidente, si è trasformata in territorio più occidentale dell’Oriente. E se Königsberg aveva già le caratteristiche liminali di soglia tra due mondi – la Prussia orientale era una specie di “isola tedesca che flottava in un mare baltico-slavo sempre più tempestoso” -, ancor più questa peculiarità si è proiettata su Kaliningrad.
Cosa mi dite delle vostre letture di giugno? Soddisfatti? Cosa vi è rimasto nel cuore?
Per me un mese fantastico con la celebrazione di un compleanno importante della mia adorata mamma. 🎂♥️ Ciao Pina!
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Che bello, tanti auguri ritardatari…..
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Grazie.
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Il mio libro del mese di giugno sono stati i Diari di Sylvia Plath, che mi hanno tenuta sotto sequestro per ben due settimane. Una lettura eccezionale!
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Lo immagino!! grazie , hai fornito un ottimo spunto di lettura per tutti.
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