L’area balcanica è molto estesa e comprende molti paesi. In geografia, si definisce la Penisola balcanica una penisola dell’Europa orientale che è delimitata a ovest dal mare Adriatico, a sud-ovest dal mar Ionio, a est dal mar Nero, a sud-est dal Mar di Marmara e a sud dal mar Egeo. Prende il nome dal sistema montuoso omonimo che si trova tra Serbia e Bulgaria, il cui nome di origine turca significa semplicemente “monte”.
Sulla terraferma, solitamente se ne stabilisce il confine sul Danubio e sul suo affluente Sava. In questo modo si include in tale area anche parte della Slovenia e della Romania (paese di lingua romanza orientale), che però storicamente hanno avuto a che fare con i Balcani solo dopo la dissoluzione dell’Impero asburgico.
I paesi inclusi nella definizione sono Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Bulgaria, Kosovo, Albania, Macedonia del Nord, Grecia, Turchia europea. Alcuni studiosi includono anche Slovenia, Romania e Moldavia.
Un’area estesa, che al suo interno esprime grandi differenze e frammentazioni per storia, nazionalità, lingua, cultura e religione delle popolazioni che vi abitano
In questo post comprenderò romanzi e autori che appartengono solo ad alcuni di questi stati: ciò perché includo opere che ho letto, per potervi dare dei riferimenti più dettagliati. Sotto la foto di copertina, trovate il link alla recensione.
Molti di questi paesi, nel XX secolo, hanno fatto parte della dissolta Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia (Jugoslavia significa: terra degli slavi del sud).
Croazia:

Mare calmo, di Nicol Ljubić, Keller editore 2013, traduzione dal tedesco di Franco Filice, pagg. 188, vincitore del premio Adelbert-von-Chamisso-Förderpreis 2011

Hotel Tito, di Ivana Bodrožić, Sellerio editore 2019, traduzione di Estera Miočić, pagg. 177

Segreti di famiglia, di Ivana Šojat, Voland editore 2021, traduzione di Valentina Marconi, pagg.400

Una questione di pelle, di Marina Vujčić, Bottega Errante Edizioni 2021, traduzione dal croato Estera Miočić
Ruta Tannenbaum, di Miljenko Jergović, Nutrimenti edizioni 2019, edizione originale 2006, traduzione di Ljiljana Avirović, pagg. 318
Inserisco qui il libro di Miljenko Jergović in quanto è ambientato a Zagabria. Jergović è bosniaco, vive da molti anni a Zagabria.
Il posto perfetto per l’infelicità, di Damir Karakaš, Nutrimenti 2018, traduzione di Elisa Coppetti, pagg. 270
Serbia:
Il muro di vetro, di Vladimir Tasić, Edizioni Ensemble 2017, traduzione di Anita Vuco, pagg 282
Una tomba per Boris Davidovič, di Danilo Kiš, Adelphi 2005, traduzione di Ljiljana Avirović
Bonavia, di Dragan Velikić, Keller editore 2019, traduzione di Estera Miočić

Il quaderno scomparso a Vinkovci, di Dragan Velikić, Keller editore 2021, traduzione di Estera Miočić,
Generazione Serbia, di Dušan Veličković, Bottega Errante Edizioni 2018, traduzione di Elisa Copetti, pagg. 169
La frattura, di Darko Tuševljaković, Voland editore 2019, traduzione di Anita Vuco, vincitore del Premio dell’Unione europea per la letteratura
Afferra il coniglio, di Lana Bastašić, Nutrimenti luglio 2020, traduzione dal serbo di Elisa Copetti, Vincitore European Union Prize for Literature 2020
Noi diversi, di Veselin Marković, Voland editore 2019, traduzione di Anita Vuco, pagg. 397
Come l’aria, di Melinda Nadj Abonji, Voland editore 2010, traduzione di Roberta Gado, pagg. 253
Bosnia ed Erzegovina:
Cirkus Columbia, di Ivica Đikić, Bottega Errante Edizioni 2019, traduzione di Silvio Ferrari
La giraffa in sala d’attesa, di Božidar Stanišić, Bottega Errante edizioni 2019, traduzione di Alice Parmeggiani
I buchi neri di Sarajevo, di Božidar Stanišić, Bottega Errante Edizioni 2016, traduzione di Alice Parmeggiani e Rosalba Molesi
Me’med, la bandana rossa e il fiocco di neve, di Semezdin Mehmedinović, Bottega Errante edizioni 2020, traduzione di Elvira Mujčić, pagg. 208
L’ascensore di Prijedor, di Darko Cvijetić, Bottega Errante Edizioni 2021, traduzione di Elisa Copetti, pagg. 120

La mia casa altrove, di Federica Marzi, Bottega Errante Edizioni 2021, pagg.336
Bulgaria:
A est dell’Occidente, di Miroslav Penkov, traduzione di Ada Arduini, Neri Pozza editore 2012, ed. originale 2011
L’isola del crollo, di Ina Vălčanova, Voland editore 2019, traduzione di Daniela Di Sora
Kosovo:
L’amore e gli stracci del tempo, di Amilda Ibrahimi, Einaudi editore 2009
Albania:
La Bambola, di Ismail Kadare, La nave di Teseo 2017, traduzione di Liljana Cuka Maksuti
L’aquila, di Ismail Kadare, Longanesi editore 2007, traduzione dal francese di Francesco Bruno
Il paese dove non si muore mai, Ornela Vorpsi, Minimum fax 2018
Slovenia:
Il bianco si lava a novanta, di Bronja Žakelj, Bottega Errante Edizioni 2019, traduzione di Michele Obit, pagg. 272. vincitore del Premio Kresnik 2019
Il giradischi di Tito, di Miha Mazzini, Fazi editore 2008, traduzione di Michele Obit,
I cancellati, di Miha Mazzini, Bottega errante edizioni 2018, traduzione di Michele Obit

I sognatori di Lubiana, di Dino Bauk, Bottega Errante edizioni 2021, traduzione di Michele Obit
Macedonia:
Grande madre acqua, di Živko Čingo, Casa Sirio editore, collana Sciamani, 2018 traduzione di Carolina Crespi e Jessica Puliero
Se volete conoscere le ballate e le leggende tradizionali balcaniche, vi consiglio di leggere i due post che Benny, autrice del blog Il verbo leggere, ha dedicato a questo tema.
Storie e leggende serbe 2: eroi e fiabe
Per avere una visione completa e aggiornata su quanto riguarda i paesi balcanici, vi consiglio di andare sul sito Osservatorio Balcani e Caucaso. Vi suggerisco anche questo libro che offre una visione sistematica della letteratura balcanica:

Tra l’Adriatico e il Mar Nero si estendono i Balcani. Non proprio lontano da noi. Eppure i Paesi che li compongono ci sono quasi sconosciuti, nell’intimo dei suoi tanti popoli, nella loro storia, nella loro letteratura. Si nutre, piuttosto, nei loro confronti una sorta di pregiudizio, che possa trattarsi di gente selvaggia, pericolosa. Le guerre nella ex Jugoslavia degli anni Novanta, l’eco delle atrocità commesse, l’odio che i popoli tra essi hanno espresso attraverso le armi e le cronache della ferocia (l’assedio di Sarajevo, il genocidio di Srebrenica, la lunga battaglia di Vukovar, i tanti crimini di guerra) sembravano confermarlo. E, precedentemente, la presenza di certe dittature particolarmente rigide e chiuse come quella di Enver Hoxha in Albania o di Nicolae Ceausescu in Romania con il lascito, alla loro caduta, di migranti che, arrivati in occidente, sono stati identificati nello stereotipo di delinquenti, ha finito col dare dei Balcani, di quei paesi e di quelle genti, un’immagine non proprio rassicurante. Ma tutti noi sappiamo che la realtà ha molte sfaccettature e che quella che più emerge non significa che sia l’unica.
Come si vede dai libri di cui ho parlato sopra, sono molte le case editrici che hanno in catalogo autori provenienti da questa grande area. In particolare, di solito pesco tra queste CE:
Nata da poco, Bottega Errante ha al suo attivo molti libri, sia di autori giovani, che di classici. Oltre ai romanzi già citati, vi segnalo il volume Capire i Balcani Occidentali. e il prezioso volume Capire la rotta balcanica, un reportage che racconta la verità, e lo fa presentando fatti inequivocabili, lasciando la parola a testimonianze. Prefazione di Roberto Saviano.
La casa editrice Voland nasce nell’aprile del 1995 grazie alla slavista Daniela Di Sora, che la chiama proprio come il “diavoletto” de Il Maestro e Margherita di Bulgakov. Il catalogo si concentra sulla narrativa russa, arricchita da una grande attenzione per il mondo slavo in generale, e per la letteratura ceca, bulgara e polacca in particolare.
Anche nel catalogo di Keller editore si trovano molte proposte. Fondata nel 2005 e da allora diretta da Roberto Keller, la CE si è occupata sin da subito di traduzione pescando soprattutto da quell’ampio bacino di letterature e culture che è la Mitteleuropa e ponendo particolare attenzione anche alle tematiche dei confini.
La casa editrice Exorma ha pubblicato il volume La frontiera spaesata:
Con il ritmo del giornale di bordo, Giuseppe A. Samonà ci accompagna su una frontiera che non è una linea ma uno spazio disteso, fluido, dai contorni sfumati, in cui coabitano e si mescolano genti, lingue e culture. Una frontiera spaesata appunto, nel senso di un paese che non è un paese ma molti paesi. Una frontiera insomma che non si lascia afferrare, che si sposta sempre.
Si parla molto di letteratura, di Storia e storie che sono indispensabili alla comprensione dei luoghi. Un percorso esplorato insieme agli scrittori e ai poeti di queste terre e che l’autore annota e disegna su tovagliette di carta: una sorta di mappa potenziale in cui cercare pezzi di itinerari che ognuno potrebbe comporre a modo suo; preziosa per chi volesse mettersi in cammino da Trieste, verso est e verso sud-est, lungo la costa dell’Istria o penetrando l’interno della Slovenia e della Croazia, verso il cuore dei Balcani.
Splendida rassegna Pina <3. La frattura è sempre lì che mi aspetta: assaporo il piacere dell'attesa.
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Grazie, ho raccolto un po’ tutte le letture che ho fatto attorno a questa area. Continuerò a leggere autori balcanici perché c’è molto fermento.
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È da parecchio che vorrei avvicinarmi agli autori balcanici e non so come muovermi, grazie davvero! 😊
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Spero di averti dato qualche utile spunto 😊
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Senza dubbio, sei stata preziosa, grazie. 😊
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Alcuni dei libri citati li ho letti. I Balcani sono una realtà vicina ma per molti versi sconosciuta. Ad esempio dell’Albania conosciamo pochissimo ma pensiamo di conoscere bene gli albanesi che arrivarono da noi dopo la caduta del regime. Qualche anno fa ho scoperto una scrittrice, Ismete Semalnai Leba che ha svelato alcuni segreti nascosti del codice kanun, ne scrissi nel mio blog a cui rimando con questo link https://popof1955.wordpress.com/2017/01/20/la-colpa-degli-innocenti/
Ciao.
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Grazie Paolo per questo contenuti. Hai perfettamente ragione, conosciamo poco questo nostro vicini, soprattutto dal punto di vista culturale. Tra gli autori italiani che conoscono bene questi paesi e li hanno raccontati nei loro libri, consiglio Paolo Rumiz. Esce adesso una nuova edizione del suo Vento di terra, per Bottega Errante, una raccolta di reportage molto interessanti.
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hai fatto una interessantissima mappatura! alcuni li ho letti altri no, alcuni proprio sconosciuti! aggiungerò qualcuno alla lista, ma credo che per ttutto l’anno sarò a posto! bravissima ciome sempre
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Bellissima rassegna, con qualche titolo che conosco e altri che non ho letto. Dovrò rimediare! Volevo appunto segnalarti BEE, Bottega Errante Edizioni, completamente dedicata ai Balcani, ma vedo che non ti è sfuggita… Un’autrice letta molti anni fa, ai tempi delle guerre che hanno smembrato la Jugoslavia, che mi colpì veramente molto, è Slavenka Drakulic, di cui ti raccomando la raccolta Balkan Express. Non so se ti ho già parlato di Dove iniziano i Balcani, di Alessandra Repossi e francesca Cosi. un réportage di viaggio molto interessante (Ediciclo). Chiudo con un aneddoto realmente capitatomi. Qualche anno fa in classe parlavo della dissoluzione della Jugoslavia e un ragazzo, esterrefatto, mi chiese: “Come! La Jugoslavia non esiste più?”. “Da prima che tu nascessi”, gli risposi…
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😅😅😅😅
Grazie per i suggerimenti, li cerco subito!
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